Capitolo 7

1.7K 136 14
                                    

Il grande giorno era arrivato, io e Jisung avevamo ormai un vero rapporto di amicizia, avevamo abbandonato tutte le formalità e ci stavamo dirigendo verso l'orfanotrofio. Le mani mi tremavano, non era ansia, era felicità, pura gioia. Parcheggiai e una volta entrati la solita donna che accoglieva i potenziali genitori ci accompagnò con un sorriso fino al giardino interno in cui tutti i bambini erano riuniti a giocare. La vidi, sotto lo scivolo, intenta a giocare con delle piccole margherite.
"Minho-ssi, vedo che sei in compagnia oggi" subito mi impanicai, Jisung però era tranquillo e sorrideva.
"È un piacere conoscerla, io sono Han Jisung, un amico di Minho" sembrava così sciolto, così naturale, quello che sembrava un pezzo di legno ero io.
"Già, un amico" mi sentii in diverse di ribadire. Jisung si sporse verso l'orecchio del ragazzo per sussurrargli qualcosa che non riuscii a sentire, lui ridacchiò e ci lasciò da soli.
"Cosa gli hai detto, quello lì è freddo come il più spesso dei ghiacciai, come hai fatto a farlo ridere?" in tutto quel tempo avevo ricevuto da lui solo occhiatacce e sguardi disgustati, invece Jisung in un minuto era riuscito anche a farla ridere.
"Gli ho detto che speravo che restassimo amici ancora per poco" le mie guance si colorarono di rosso, nonostante sapevo fosse tutta una messa in scena questa cosa non pianificata mi aveva sorpreso, anche perché non me la aspettavo tutta questa audacia da parte sua.
"A-andiamo, ti faccio conoscere la mia bambina" ci avvivinammo allo scivolo e io mi piegai sulle ginocchia per arrivare alla sua altezza.
"Ciao Jae Ah, come stai?" subito il suo viso su illuminò e corse tra le mie braccia, per poi spingermi via.
"Sei cattivo, non sei più venuto per un'eternità" sorrisi al pensiero di esserle mancato. Nel frattempo anche Jisung si era piegato sulle ginocchia per avvicinarsi.
"Ciao, chi sei?" chiese la bambina.
"Ciao, io sono Jisung, Minho mi ha parlato molto di te, e sono rimasto molto affascinato dalle sue parole, tanto che gli ho chiesto di poter venire a conoscerti, spero che non ti dispiaccia" Jisung era un attore degno di un Oscar.
"Sei un suo amico?" chiese ancora.
"Veramente vorrei essere il suo fidanzato, ma lui continua a dire in giro che siamo solo amici" lei si coprì la bocca con le mani ridendo, poi puntò alla mia faccia.
"Minho-ssi, la tua faccia è diventata un pomodoro" si stavano alleando contro di me per farmi fare figuracce.
Li guardai giocare, nonostante volessi la bambina tutta per me si stava divertendo molto con Jisung, quindi li lasciai stare sedendomi sull'erba poco più lontano. Sentii qualcuno sedersi accanto a me, era Felix, l'assistente sociale di prima.
"Sembrano molto affiatati" annuii non distogliendo lo sguardo.
"So che è solo un amico per te,  ma non sembra un cattivo ragazzo, non sono in molti quelli che vogliono legarsi a qualcuno nonostante il desiderio di paternità, non lasciartelo scappare" detro questo se ne andò, poi per un attimo, un solo attimo, l'immagine di noi tre a comporre una famiglia mi balenò in mente.

Adopted (Minsung) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora