5.Cronache della famiglia Odinson

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«KATEEEE! Ridammi immediatamente il mio pupazzo! PAPÀ Kate mi nasconde il mio pupazzo.»

«NON È VERO!»

Le tapparelle erano ancora abbassate nella loro camera e loro dormivano serenamente sotto le coperte. Era pieno autunno e si stava così bene in quel calduccio a parte per un dettaglio.

Loki sbuffò e si girò tra le coperte verso il compagno che dormiva profondamente "3,2,1...".

La porta della stanza si spalancò.

«PAPÀ! Per favore!» Fred entrò sull'orlo delle lacrime seguito da un'altra presenza «non vuole ridarmelo!» La sorellina lo superò e balzò sul letto dei genitori direttamente sulla pancia di Thor il quale si svegliò di colpo annaspando.

«Papà» disse angelicamente la bambina rivolta al biondo «Fred dice le bugie.»

Lo guardò coi suoi occhioni azzurri identici ai suoi: aveva i capelli di un biondo castano come la nonna, ma i lineamenti e il colorito della pelle erano quelli di Loki.

Thor cercò di riprendersi mentre Loki teneva gli occhi chiusi, immobile.

«Non è vero! Mi ha nascosto il mio gattino e non vuole ridarmelo! È cattiva!»

«Non è vero!»

«INVECE SI»

«INVECE NO»

«SI»

«NO»

«Bambini vi prego» fece allora Thor esasperato. Ma i due sembravano non voler demordere. Il biondo guardò implorante il compagno che però non aprì occhio.

«E va bene allora! Me lo cerco da solo, ma di addio alle tue armi!»

«Fred devi solo provarci!»

Ma il bimbo era già uscito dalla stanza e la piccola, scesa con poca delicatezza dal papà, lo seguì sbattendosi dietro la porta. Thor ricadde esausto sul letto e solo allora Loki aprì gli occhi puntandoli al soffitto.

«Le 8.15 di domenica mattina?.»

Thor afferrò la sveglia sul comodino, la guardò e lo imitò.

«Le 8.15 di domenica mattina»

Loki sorrise «Precisi come due orologi.»

«Si, ma una domenica ogni tanto non mi dispiacerebbe dormire di più! In ogni caso... »

Aggiunse voltandosi verso il compagno «Buongiorno amore!»

«Thor ti prego!» fece Loki fingendosi esasperato mentre l'altro iniziava a baciarlo sul collo e lo stringeva a sé.

«Che c'è ormai siamo svegli, posso approfittarne per farti qualche coccola.»

Loki lo spinse via e si coprì con le coperte dandogli le spalle «Tu e il tuo alito state lontani da me!»

«Ah è così? In questo caso ti farò sentire qualcos'altro» fece scorrere una mano sotto la coperta e portandola sulla schiena dell'altro iniziò ad accarezzarla.

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