Riccardo's pov
Era una semplicissima giornata ed ero a lavoro però tra pochi minuti sarei uscito e sarei andato dritto a casa
Stavo compilando le ultime cose per il lavoro quando arrivò Raquel<<Ehi Riccardo, hai finito di compilare i fogli che ti ho dato prima?>> mi domandò la bionda
Annui e le passai i fogli che aveva chiesto. Controllo che fossero compilati bene, mi ringrazio e poi se ne andò. Dopo 5 minuti finii di lavorare ed uscii dall'edificio. Avevo bisogno di una boccata d'aria fresca dopo essere stato al lavoro per 10 lunghe ore, andai diretto al parco vicino al palazzo degli uffici e mi sedetti su una panchina.
La prima cosa che attirò la mia attenzione fu una bambina, aveva lunghi capelli rosa raccolti in due codini e, anche se non l'avevo vista bene, mi sembrava di aver visto due occhioni azzurri.
Assomigliava a qualcuno ma non capivo chi.La bambina continua a giocare con la sua palla da calcio e andava avanti e indietro fino a quando per sbaglio la calcio addosso a me
<<Mi scusi, signore. Non volevo farlo apposta>> mormora la bambina mentre viene a prendere la palla
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Dopo quella giornata tornai tutti i giorni alla stessa ora nello stesso luogo e tutti i giorni incontrai la bambina con suo padre.
Era ormai un appuntamento fisso e avevo fatto amicizia con la bambina. Si chiamava Raquel, aveva 8 anni e voleva diventare una calciatrice come suo padre. Mi spiegò che suo padre giocava nella squadra della raimon
A queste parole mi domandai chi fosse suo padre visto che frequentavo anche io la raimon ed avevo avuto la fascetta di capitano per 3 anni
Mi disse che suo padre si chiamava Gabriel Garcia. Gabriel Garcia. Quel nome e quel cognome mi provocavano ancora i brividi dopo tutti gli anni passati.
Mi avvicinai al padre di Raquel, voleva riprendere i rapporti con quel ragazzo che per qualche mese fu anche il mio ragazzo.
<<Ehi ciao Gabi>> dissi io avvicinandomi timidamente
<<Oh mio dio, Riccardo di Rigo>> mi guardò lui con i suoi soliti occhioni azzurro mare
Da quel momento mi riunii a lui, tornammo a fare amicizia e a conoscerci come un tempo. Mi disse che si era fidanzato solo una volta dopo la relazione con me e aveva avuto la piccola Raquel, che adesso era un padre single e che era in cerca di qualcosa in più. Sembrava che il destino mi stava per fare un favore.
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Continuai ad andare al parco tutti i giorni e lì trovai sempre Gabi con la piccola Raquel.
Un giorno presi abbastanza coraggio e chiesi a Gabi se volesse avere un appuntamento con me e lui rispose di sì.
Arrivo il giorno dell'appuntamento ed ero troppo felice. Verso le 18 cominciai a prepararmi. Mi feci una doccia, mi vestii. Optai per una camicia bianca ed un paio di jeans. Aspettai le 19 ed uscii di casa per recarmi al ristorante scelto dal rosa.
Quando arrivai al ristorante lo trovai fuori ad aspettarmi in tutto il suo splendore e gli sorrisi.
<<E la piccolina dove si trova?>> chiesi guardandomi intorno e non vedendola
<<È dalla nonna>> rispose sorridendomi e passandomi un biglietto
<<Se vuoi andare a trovarla si trova qui>> affermò lui
Non capii il senso di questo gesto ma non feci altre domanda. Passammo una bellissima giornata al ristorante, mangiammo decisamente bene e poi andammo nel parco vicino. L'ispanico si sedette sull'altalena e mi guardò dritto negli occhi.
<<Ehm, Riccardo, mi dispiace dirtelo ma non possiamo più vivere le avventure di quando eravamo dei semplici ragazzini però ricorda che ti ho amato e ti ho amato tanto>> mormorò lui
<<Anche io ti ho amato tantissimo, certe cose non le dimenticherò mai>> dissi sorridendo
Lo accompagnai a casa sua e salutai anche la piccola Raquel. Da quel momento andai al parco tutti i giorni per vedere Gabi ma lui non venne più lì. Il mio morale cominciò ad andare a terra. Misi la mano nella tasca e tirai fuori il biglietto che mi aveva dato il rosa.
Cominciai a guidare verso la metà ed quando arrivai bussai. Mi aprì la porta la mamma di Gabi insieme a Raquel.
<<Mi scusi, signora, è da un po' che non vedo sua figlio>> mormorai timidamente io
<<Mio figlio è morto.. è arrivato il momento. Raquel, porta quel libro al signore>> ordinò lei con la voce spezzata dai singhiozzi
La bambina tornò con un libro, era il mio libro preferito. Lo aprii e trovai una dedica scritta a mano da Gabi
Caro Riccardo,
Probabilmente se stai leggendo questa specie di dedica è perché io non ci sono più.. si, sono andato in un posto migliore e da qui potrò vegliare su di te e sulla piccola Raquel. Avrei voluto dirtelo prima ma pensavo che tutto questo avrebbe influenzato l'inizio della nuova relazione. Io ho avuto dei problemi di salute, ho avuto il cancro e ho cercato di combatterlo ma c'erano scarse probabilità ma all'improvviso tu arrivasti di nuovo della mia vita. Pensavo fosse un segno del destino ma la malattia continuò ad aggravarsi. Io mi sarei rimesso sicuramente con te ma non volevo farti soffrire ulteriormente per questo ho nascosto tutto ciò. Tu sei stato, al liceo, la prima persona che mi ha capito, amato, che mi ha fatto provare certe emozioni e stai sicuro che non dimenticherò mai nulla. Mai.
Adesso ti voglio chiedere un ultimo favore e fallo per rendermi felice anche se ormai ti vedo da qua sopra. Adotta Raquel per favore. Dalla prima volta che ti ha visto si è divertita sempre con te.
Il tuo caro GabiPS. Non ho mai smesso di amarti in tutto questo tempo.
Appena finii di leggere questa dedica mi sentii il mondo cadere addosso
<<Tranquillo, esaudirò il tuo ultimo desiderio>> dissi guardando in alto verso il cielo.
Angolo autrice
Beh- io ho sognato sta cosa e rip, che tristezza. Mentre stavo scrivendo ciò stavo piangendo perciò :(
Ci tengo troppo a questi due.
Spero vi sia piaciuta