angolo autrice
in questa fanfiction tutti i personaggi sono maggiorenni + ci sono temi che possono urtare perciò fermatevi prima :)
Shindou's pov
Dopo il mio diciottesimo compleanno avevo convinto mia madre a lasciarmi andare a new york per seguire il mio sogno, quello di diventare un ballerino. Era stato abbastanza difficile convincere mia madre, che era fissa della sua opinione: dopo l'incidente non sarei riuscito a seguire i miei sogni. All'età di 9 anni ero in macchina con mio padre e una macchina, in contromano, ci venne a sbattere in contro. Io rimasi in vita ma persi l'uso della vista mentre mio padre morì sul momento. Da quel giorno decisi che avrei seguito il mio sogno anche per lui.
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Avevo preso un appartamento vicino alla scuola così non avrei dovuto fare molta strada e non mi sarei affaticato troppo ma non ero riuscito a convincere nessuno a condividere l'appartamento con me in modo da abbassare le spese.
Quel giorno stavo andando a fare la spesa quando passai davanti alla mia scuola e mi fermai.
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dopo un decina di minuti decisi di entrare per "vedere" com'era e poi inoltre dovevo passare anche in segreteria per consegnare alcune cose.
<<Ehi ciao, ti posso aiutare?>> mi disse una voce che proveniva dalle dietro le mie spalle
Mi girai e abbassai gli occhiali per far vedere a quel qualcuno che avevo problemi
<<Ehm si, dovrei consegnare questi fogli in segreteria. Mi potresti aiutare? >> domandai gentilmente
<<Certamente>> rispose
Il ragazzo mi prese la mano e mi portò davanti all'ufficio
<<Resta qua, li porto io i fogli>> staccò la sua mano dalla mia e sentii dei brividi
Dopo qualche minuto tornò da me e mi prese la mano
<<Comunque io sono kirino ranmaru>> mi disse e immaginai che stesse sorridendo
<<Io sono shindou takuto>> mi girai verso la direzione della voce e sorrisi
<<Allora vorresti diventare un ballerino eh?>> domandò lui in un modo così pacato che mi ero quasi dimenticato che io stessi parlando con uno sconosciuto
<<Si, sarebbe il mio sogno. Tu invece perché sei qua?>> abbassai lo sguardo
<<Insegno>> rispose il ragazzo con una fragorosa risata
<<Ehm posso farti una domanda?>> chiesi timidamente
<<Certamente>> mormorò il ragazzo vivacemente
<<Visto che- beh non posso vedere, potresti descriverti? Sempre se ti va >>
<<Certo, allora sono di qualche cm più alto di te, ho gli occhi azzurro mare, lunghi capelli rosa che ogni tanto lego in due codini e basta credo>> disse lui
<<Devi essere proprio carino>> dissi accennando un sorriso
Avrei giurato che il rosa avesse le guance rosse come il padre del mio migliore amico*
<<Vabbè, adesso ti porto fuori>> borbottò il ragazzo quasi tirandomi di peso
<<Ti va di andare a prendere qualcosa oggi pomeriggio?>> domandai guardandolo negli occhi (più che altro speravo di aver capito la direzione giusta)
