La mia felicità.

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La nostra storia sta per finire.

Dopo un mesetto lui voleva una ragazza per niente seria.

Passammo sopratutto da Marzo a litigare ogni santo giorno per la gelosia.

In quel periodo la gelosia si fece sentire molto di più.

Bisogna parlare di un giorno per me orribile e stupendo.

Eravamo a scuola era un venerdì,lui non mi salutò.

A ricreazione gli chiesi cosa avesse.

Mi spiegò che era geloso che io scrivevo cose tenere agli altri ragazzi.

Si arrabbiò tantissimo.

Litigammo in mezzo a tutti,più o meno 200 persone.

Urlavamo,lui piangeva,io ero arrabbiatissima ed eravamo delusi entrambi.

Ma il bello viene dopo.

A fine scuola nel cortile io ci ho riparlato e lui mi disse piangendo:mi hai deluso.

Io:Sono libera di fare ciò che voglio,se non vuoi avere a che fare più nulla con me perfetto chiudiamola qui.

Lui:Vabene.

Io me ne andai arrabbiatissima.

Lui se ne andò a casa sua piangendo,a piedi e solo.

In quel momento piansi pure io appena lo vidi andar via.

Mi resi conto di aver sbagliato.

Cosa feci?
Andai sotto casa sua.

Lui scese con gli occhi gonfi e rossi.

Ho i brividi tutt'ora,rivedo ancora il suo volto distrutto davanti a me.

Eravamo distanti almeno cinque metri fisicamente ma almeno 1000 chilometri dentro di noi.

Parlammo con calma.

Poi mi chiese di seguirlo nelle scale e così feci.

Ci mettemmo nelle scale all'inizio lui era distante,dopo un po che ci guardammo negli occhi lui mi abbracciò e mi sussurò:ti amo.

Subito dopo lui pensando ci fosse suo padre mi disse di salire in un punto dove nessuno poteva vederci.

Eravamo vicini,anche troppo in un muretto.

Lui mi abbracciò contro il muro e mi baciò la fronte ed il collo.

Sorrisi automaticamente.

Sentivo il suo profumo addosso ed era magnifico tornare a casa con il suo profumo sul collo e nei vestiti.

In quel momento mi disse:però ti devo dire che mi piace questa ragazza.

Così io mi allontanai e gli dissi:vabene,ho capito,va tutto bene,se la vuoi mettiti con lei.

E lui:non mi vorrei mettere con lei,non lo so.

Io mi tranquillizai.

Ma non so neanche perchè lo volevo solo mio,non riuscivo a immaginare una vita senza lui,lui tra le braccia di un'altra.
Ero talmente gelosa che morivo ogni volta.
E non capivo il motivo.

Quel pomeriggio rimasi a casa sua.

Arriva sabato..io non andai a scuola.

E bam lui e lei si sono messi insieme.

Ero disperata e distrutta.

MI aveva scritto:non dirmi più ti amo e non chiamarmi amore.

In quel momento mi incazzai,mi mandi a fanculo dopo tanto?

Non gli parlai per due settimane.

Lui stava con lei a ricreazione ma guardava solo me.
Io stavo con i miei compagni e lui era geloso.

Anche mentre la baciava guardava me.
Assurdo.

Di mezzo,però,c'é stata una festa,lui mi invitò ballare un lento,parlammo e mi chiese scusa.
Ma non sapevo che fare,neanche lo salutai a fine festa.

Dopo due settimane si lasciarono e poco dopo lui ritornò da me.

Mi disse:io pensavo solo a te mentre stavo con lei,lei non era te.

Insomma io innamorata lo feci ritornare nella mia vita.

Non era mai veramente finita.

Dopo cinque giorni andammo con la scuola in gita ma eravamo davvero pochi.

Noi camminammo tutto il tempo con le mani unite.
E mi disse:ti amo.

Io lo guardai sconvolta.
Neanche se n'era accorto di averlo detto ad alta voce.

Poi si tappò la bocca ed io ero tutta rossa e imbarazzata.

In autobus tornammo insieme.

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