In trappola

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Se le tue labbra sono lame
allora riempimi di tagli,
quegli occhi, come raggi laser
mi perforano l'orgoglio.
Il mio cuore, é una corda
sei stato tu ad aggrovigliarla.
Le mie gambe, snodate
circondano muscoli scolpiti
e i visi sempre più rossi.
Le mie mani, prendono il controllo
studiano i particolari
e visi sempre piú rossi.
Ora immobile, di pietra
e i muscoli contratti,
come radici sostengono fusti,
come travi sostengono palazzi,
come tu sostieni me.
Buio pervade l'abitacolo
e le scosse nella spina dorsale sono più frequenti.
Graffi sulla schiena marchiano il territorio, come a dire
"non ti lascio più andare".

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