Mi spalmo la crema prima sul viso e poi sulle mani uscendo dal bagno in camera, mi ravvivo i capelli e poi mi stendo sul grande letto a baldacchino beandomi della freschezza delle lenzuola in puro cotone.
Odio la seta, non sopporterei di doverci dormire, non lo vedo un materiale adatto a ricoprire un materasso.
Mi allungo per spegnere l'abat-jour quando la porta viene aperta e davanti mi compare Marc nel suo completo d'ufficio.
Ci osserviamo a vicenda senza emettere un suono, non mi aspettavo di vederlo e a quanto pare neanche lui si aspettava di vedermi.
-Clarissa- usa il mio nome e mo' di saluto chiudendosi la porta alle spalle, si allenta la cravatta e facendo il giro del letto mi si avvicina cautamente -Marc- ricambio la cortesia rimanendo seria ed in attesa che faccia qualcosa che mi faccia capire che in qualche modo ci tiene ma sembra voler restare in piedi a fissarmi.
-E' una situazione alquanto strana, non trovi?- domanda sedendosi all'altezza delle mie gambe -Strana è strana ma tu non fai nulla per migliorarla- affermo schietta guardandolo negli occhi, azzurri, proprio come i miei.
I capelli biondi gli ricadono sulla fronte dandogli un aria tenebrosa che lo fa apparire più affascinante, le labbra carnose non vogliono accennare nemmeno un mezzo sorriso di circostanza, la barba ben curata risalta gli zigomi, e ripensando alla foto, che hanno trasmesso al telegiornale, in cui era rasato posso dedurre che è una novità del momento.
-Eric mi aveva avvisato che ti avrei trovato arrabbiata, pensavo che rincasando ad un'ora così tarda la tua ira sarebbe sfumata ma come al solito non è nella tua indole lasciar correre...Mi dispiace per non essere stato presente, mi sono comportato da bastardo senza cuore, lo ammetto- mi sfiora la guancia che il suo tocco è quasi impercettibile sulla mia pelle -Cosa ci è successo, Marc?- meglio affrontare di petto la questione senza tergiversare a lungo altrimenti qui finisce che io rischi di impazzire del tutto.
-Che vuoi dire?- si allontana corrugando la fronte, sbuffo oltremodo seccata dal suo comportamento -E' più che evidente che c'è qualcosa che non va tra noi, lasciamo perdere la mia situazione mentale per un momento, adesso mi sto basando sui fatti avvenuti in questi due giorni- mi sistemo la spallina della canottiera caduta in precedenza attirando la sua attenzione -Entrando non ti sei preoccupato della mia salute e poi, lo vuoi considerare un saluto pronunciare il mio nome? Nè una chiamata nè una breve visita in ospedale, per quanto tu possa essere stracolmo di lavoro, credo, che del tempo per me, tua moglie lo avresti potuto trovare, oppure sono io ad aspettarmi troppo?- si passa una mano tra i capelli nervoso, ho premuto un tasto dolente ed il suo atteggiamento lo conferma -Potremmo riparlarne a mente fresca domani? Ho preso una giornata libera- svia l'argomento e lo rinvia, sicuramente deve trovarsi delle scuse abbastanza credibili per essere lasciato in pace -Passeremo la giornata insieme? Ma è fantastico, non vedo l'ora! Ho così tante domande da porti- si sarà pentito di essersi preso una mini vacanza, lo vedo dal suo sguardo stralunato, scoppio a ridere non riuscendo a trattenermi -Scusami, Marc, ma tutto questo è assurdo! Comunque, sono felice di passare una giornata con te e adesso ti lascio alle tue cose, credo di averti trattenuto troppo- mi avvicino e in un gesto del tutto spontaneo gli lascio un leggero bacio sulla guancia barbuta inalando la sua colonia maschile che trovo assolutamente perfetta, un'insolita sensazione di calore si sprigiona all'altezza del cuore che comincia a battere più veloce del normale.
Decido di rimettere le giuste distanze ritornando nella mia posizione precedente, è rimasto fermo immobile che per un secondo mi viene il dubbio che non stia respirando -Vado a lavarmi- dice soltanto scomparendo alla mia vista.
Poggio la mano sul petto sorpresa dalla reazione del mio corpo alla vicinanza di Marc, è un bell'uomo non posso dire il contrario e credo che sotto sotto non ho scordato di amarlo.
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Sea's Memories
General FictionClarissa Twain, moglie del miliardario Marc Twain, viene trovata dopo tre giorni di ricerche su di una barca di salvataggio al largo dell'oceano Pacifico priva di sensi. Svegliatasi in ospedale, la donna, non riesce a ricordare nulla dell'ultimo dec...