Un incontro inaspettato

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23 ottobre 1995

Qualche giorno fa ho lanciato la Maledizione Cruciatus su un Corvonero del quarto anno. Quando i professori lo hanno trovato stravaccato a terra sono rimasti molto spaventati, ma non sono riusciti a capire chi sia stato a fare ciò. Ho deciso di mettere in giro la voce che ora per tutta Hogwarts dice che deve essere stato per forza un ragazzo ad accedere al bagno dei maschi, così mi sono esclusa dai sospettati. Pensavo di mettere in giro qualche altra voce riguardo a quale casa possa appartenere il responsabile dell'accaduto, ma ho pensato anche che così avrei rischiato un po' troppo.

Ho incontrato di nuovo Voldemort, che si è complimentato per l'efficienza e la velocità del mio lavoro. Mio zio mi ha condotto in un luogo che non avevo mai notato: la stanza era abbastanza tetra, c'era uno splendido lampadario appeso al soffitto e un tavolo lungo con molte persone sedute. Ne conoscevo alcune: c'erano molti amici dei miei zii, mio cugino, ma, soprattutto, con mia grande sorpresa, c'era il professor Piton. Lui mi ha guardato storto, era molto sorpreso di vedermi lì. L'Oscuro Signore ha parlato per molto tempo dopo avermi presentata agli altri. Ero ufficialmente una nuova Mangiamorte, il simbolo che danzava sul mio braccio mi rendeva molto fiera di me stessa. Lo guardavo in continuazione, alzando la manica e sbirciando da sotto il tavolo. Mentre Voldemort parlava io fantasticavo sul mio prossimo crudele incarico. Avrei dovuto spiare qualcuno? Torturarlo ancora? Ucciderlo? Non mi sentivo pronta per uccidere qualcuno, il che mi ha sorpreso un po' devo ammettere. Quella volta la riunione è stata abbastanza noiosa, non riuscivo a star dietro a chi parlava, quando, ad un certo punto, Voldemort ha attirato la mia attenzione usando quel suo tono soave. Mi guardava negli occhi mentre parlava. Ero presa dalla sua voce. Non sapevo cosa stesse dicendo, non l'ho ascoltato, ma l'ho fissato dritto negli occhi e avevo la certezza che grazie a lui sarei diventata qualcuno e l'avrei fatta pagare a tutti quelli che parlavano male di me alle mie spalle. 

Quando la riunione è finita e la gente ha cominciato ad andarsene, il professor Piton mi ha preso da parte e mi ha chiesto con voce tetra: ''Cosa ci fa una giovane Tassofrasso alla riunione del Signore Oscuro?''. L'ho guardato negli occhi per qualche secondo, ho provato ad imitare il suo sguardo impassibile, poi ho risposto: ''E cosa ci fa il professore di pozioni che insegna in una scuola di adolescenti alla riunione del Signore Oscuro? Mio cugino può starci e io no?''. Non so perché, ma a quelle parole ha fatto una delle sue facce più sorprese che abbia mai visto.

''Il signor... suo cugino?''

''Certo, è così strano?''

Detto ciò ho preso e me ne sono andata senza dargli il tempo di rispondere. Sapevo che non avrebbe rivelato che sono stata io a lanciare la Maledizione Cruciatus su quel ragazzo... anche perché sapeva che se lo avesse fatto, io lo avrei riferito al Signore Oscuro.

Happy to Suffer - Diario di una MangiamorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora