Percorrendo tutto il corridoio mi sono trovata davanti il professor Conte, se l'avessi ignorato avrei proseguito per la mia strada in modo da tornarmene a casa tranquilla...ma destino voleva che questo non succedesse e che quell'uomo dovesse importunarmi.
Proprio quando iniziavo a pensare che la figura di merda di prima se la fosse dimenticata.
'Signorina Italia non penserai mica di andartene così facilmente senza aver affrontato le conseguenze per quanto accaduto stamattina'
'prof.Conte devo tornare a casa, le chiedo scusa io non sapevo che fosse...'
'Il suo professore?'
'Si...non lo sapevo'
'Mi spiace ma questo non giustifica il tuo comportamento, rimarrai a fare lezione nel pomeriggio per punizione'
'Ma come?? Non è giusto'
'Scegli. Questo o la sospensione.'
'Scelgo casa' gli dico simpaticamente.
Mi guarda come se stesse per arrabbiarsi ma mi accenna un sorriso alla fine.
'Se vuoi la sospensione c'è dillo subito..'
Dice lui accennando un altro sorriso
'Massì due ore in più che saranno mai'
'Ti aspetto nell'aula 12'...Dopo essermi presa uno snack al distributore avviso mia madre che dovrò rimanere a scuola per 'attività extra scolastiche' e ci crede senza problemi lol.
Entro in aula e lo vedo affacciato alla finestra che...culo, no davvero complimenti. Non stava indossando giacca e cravatta, erano appoggiate sulla sedia.
Con solo la camicia aveva un aspetto più casual...era quasi irriconoscibile se non fosse per il culo, quello lo riconoscerei tra milioni, scolpito alla perfezione come il David di Michelangelo.'Italia?' -lui
'Ugh...si?'
'Ti senti bene?'
'Si...mi ero solo persa nei pensieri'
'Spero di non esserne la causa'
'...'CONTINUA...
//Raga spero vi stiano piacendo i capitoli,fatemi sepere se serve aggiustare qualcosa o se magari volete darmi qualche consiglio. Comunque cercheró di pubblicare spesso un capitolo nuovo ;)//
-Claudia
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Solo CONTE sto bene
FanfictionMi chiamo Italia e mi sono infatuata di un uomo più grande di me. Io una 2001 lui del 64', frequentando l'ultimo anno di scuola dovrei sentirmi già grande ma solo lui mi fa sentire una nazione.