1 Questa stupida vita

213 9 4
                                    

Tutto stava andando di male in peggio. La mia vita da un anno a questa parte era un continuo disastro. Non capivo più se davvero ero io il problema oppure ero proprio destinata a non essere felice con un ragazzo senza problemi; ogni volta che mi innamoravo finiva male e rimanevo sola, in un oceano di lacrime, sigillata in camera mia, sul mio letto, con le cuffie alle orecchie, cercando rifugio nella musica e stringendo forte a me il cuscino, la mia unica vera spalla su cui piangere che sapeva ascoltarmi senza giudicarmi. È sempre andata a finire così, in un primo momento sei al settimo cielo ed un secondo dopo ti schianti duramente al suolo. Basta pensare al mio "primo amore", David, quello splendido biondone dagli occhi del colore del cielo che mi aveva rubato il cuore, mi aveva promesso amore eterno e poi aveva improvvisamente deciso di "cadere accidentalmente" sulle labbra di una mia amica, accusandomi per giunta di essere una bambina e dicendomi che il motivo per cui non volevo perdonarlo era che non lo amavo come dicevo, altrimenti lo avrei fatto. Da quel momento iniziò ad odiarmi e il suo sentimento di ribrezzo nei miei confronti diventò ancora più forte quando mi misi insieme a Carl (un moretto bello e dannato) poichè cominciò a credere che non volevo perdonarlo perché avevo già in programma di stare col moretto. Cercai di non dare peso a David e all'idea che si era fatto di me concentrandomi sulla mia nuova storia: tutto sembrava andare di bene in meglio, eravamo diventati inseparabili, fino a quando lui decise, da un giorno all'altro, di sparire completamente senza nemmeno una spiegazione. Inutile dire che un mese dopo scoprii che si era trasferito in Francia e viveva con una ragazza che progettava di sposare da lì a poco.
Continuo a chiedermi se c'è qualcosa di sbagliato in me, magari dato che sono la terza figlia femmina sarò venuta "difettosa", incompatibile con l'amore. Le mie due sorelle sono entrambe fidanzatissime e felicissime e non hanno mai avuto problemi nemmeno simili ai miei. Cristina sta finendo l'università ed ha un ragazzo dolcissimo che non le fa mai mancare niente; Samantha è al secondo anno di università e sta con un tipo simpaticissimo che riesce a sopportare ogni suo esaurimento nervoso, cosa che non riuscivamo a fare nemmeno io e i miei a volte. Quindi magari dopo due bellissime principesse che avevano trovato il giusto principe per loro, la terza a quanto pare era venuta un po' male e più che una principessa era una specie di bambola di pezza che i principi si divertivano a strappare in mille pezzi, e ogni volta lei doveva ricucire da sola ogni brandello.
Sono passati più di due mesi dalla scomparsa di Carl e, quindi, dalla fine della mia ultima storia; non ho sicuramente ancora nessuna intenzione di riprovarci con qualcun altro per ora e credo ne avrò per molto. Ho odiato quello stupido di Carl che aveva continuato a stare con me pensando a come sparire per raggiungere la sua francesina; adesso dopo due mesi e mezzo mi è praticamente indifferente, mi chiedo addirittura come abbia fatto ad innamorarmi di lui. Posso sembrare strana, ma di quello che provavo o pensavo di provare non è rimasto completamente nulla, tanto che i ricordi non mi fanno nessun effetto. E David, lui era stato lo stronzo per eccellenza: mi aveva imbambolata con quei suoi occhi bellissimi e quel sorriso da pubblicità della mentadent e, proprio quando mi fidavo ciecamente di lui, era riuscito a rovinare tutto dandomi pure la colpa. Eppure non sono mai riuscita ad odiarlo, anzi mi sono addirittura sentita in colpa quando lo vidi in lacrime che diceva al suo amico che lo avevo lasciato perché mi ero innamorata di Carl. Volevo persino andare ad abbracciarlo e tentare di spiegargli che quello che pensava era una vera e propria idiozia, perché quando avevo iniziato a considerare l'idea di una possibile storia con Carl io e lui ci eravamo già lasciati da un pezzo. Ma sapevo che sarebbe stato inutile e pensavo di dover ricominciare e lasciarmi tutto alle spalle, pur consapevole che mi avrebbe odiata per il resto dei suoi giorni. Adesso dopo tanto tempo , però, se ripenso al tempo passato con lui , ogni bacio, ogni abbraccio, ogni risata, ogni momento, non riesco a non sorridere come una cretina e ad ammettere a me stessa che è stato il periodo più felice della vita che ho già vissuto fino ad ora. Penso sia normale, si dice che il primo amore non si scordi mai; se poi ha gli occhi color cielo e un viso angelico,come lo puoi scordare?!

Ti amo, poi ti odio, però ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora