Capitolo 2

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La ragazza si sveglió di soprassalto. Gli incubi le avevano fatto compagnia in quelle poche ore di sonno che si era concessa.

Dalle finestre entrava una flebile luce rossastra che preannunciava l'arrivo della sera.

La donna col cappuccio era stata lì, perché davanti alla porta, trovó una bottiglietta di vetro di Coca Cola, un panino con tonno ed insalata e un pacchetto di sigarette.

La ragazza si rese conto di avere una gran fame, dato che la colazione era stata molto scarna.

Scattò in piedi come una molla e prese il vassoio con quello che doveva essere il suo pranzo.

Scartó l'insalata dal panino e si sedette sul materasso rivolta verso la finestra, attaccando il suo pranzo ritardarario con un morso da leone affamato.

Chissà che mese era. Chissà se era caldo o freddo.
Decise di fregarsene mentre beveva un sorso di Coca cola, ormai diventata una nera brodaglia sgasata. La bevve lo stesso, data la sete.

Contempló la bottiglia per qualche secondo, poi le venne un'idea: probabilmente per vedere attraverso la finestra doveva semplicemente romperla.

Lanció con forza la bottiglia contro la finestra.
L'unico risultato che ottenne fu un tonfo fragoroso.

La finestra era ancora perfettamente intatta, ma la bottiglia era ridotta ad una pozza di macerie.

La ragazza si infilò in bocca il resto del panino e si alzò.
Fissò i frammenti ed ebbe un'altra idea.
Si chinó e raccolse il pezzo di vetro più grosso.

<<Stavolta sei fottuta, brutta stronza>>disse a voce alta, afferrando il pacchetto di sigarette e sfoderando il suo primo sorriso da quando era stata rapita.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 11, 2020 ⏰

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