Parte 2

1.3K 84 9
                                    

I remember tears streaming down your face
When I said, “I’ll never let you go”
When all those shadows almost killed your light
I remember you said, “Don’t leave me here alone”
But all that’s dead and gone and passed tonight


D'altro canto, Louis non era mai stato portato per questo genere di cose. Desiderava solo avere una scelta perchè, se così fosse stato, avrebbe scelto di restare a casa, accanto a sua madre, in fin di vita per colpa di una malattia il cui nome è misterioso e la cura altrettanto. Ad aggravare le cose c'era anche la grave carestia che quest'anno aveva colpito il distretto 4. La maggior parte dei pesci che vengono pescati erano malati e quindi nocivi per chi se ne voleva cibare, il distretto e la popolazione era quindi costretta a spendere i loro risparmi per del cibo commestibile che gli garantisse la vita, ma i soldi scarseggiavano e Louis ha sempre avuto queste folli idee...

Talmente folli da offrirsi volontario al posto di un ragazzino di soli undici anni e partecipare agli Hunger Games, con la vana speranza di vincere a tutti i costi, ottenendo così il grosso premio in denaro, cibo e risorse naturali per il suo distretto. Per sua madre.

E ripensava a tutto questo mentre era sul treno per Capitol City insieme all'altro tributo, una ragazza di nome Zoey Malik, silenziosa e stranamente tranquilla mentre sorseggiava una spremuta di arance, di fronte al tavolino imbandito di cibo e bevande.
In quel treno c'era abbastanza cibo da sfamare tutto il proprio distretto e loro lo riservavano ad un piccolo gruppo ristretto di quattro persone che comunque sarebbero andate in contro alla morte. Era ridicolo.

Restò seduto su una comoda poltrona rossa posizionata vicino al finestrino, trattenendo a stento le lacrime che già bussavano delicatamente all'angolo dell'occhio. Avrebbe voluto gridare, correre via, scappare, tornare da sua madre ed abbracciarla un'ultima volta, ma non poteva più farlo. L'aveva lasciata sola, credendosi in grado di affrontare una cosa del genere, ma sapeva che era stato solo un folle gesto suicida dettato dall'incondizionato amore per la propria famiglia.
Morirà nell'arena, proprio sotto gli occhi di sua madre, così sofferente... così vulnerabile... E ripensò a quanto piansero insieme la sera prima della mietitura, a tutte le lacrime versate e le parole non dette per la troppa sofferenza, ma la decisione era stata presa, non si torna indietro se non come vincitore.
Ricordò sua madre che tra le lacrime ripeteva “Non lasciarmi qui da sola” e lui, sentendosi impotente ma speranzoso, ripeteva “Non ti lascerò mai, ti voglio bene, tornerò.”

***

Harry incontrò Louis per la prima volta alla sfilata dei tributi. Quest'ultimo indossava un costume da bagno che riprendeva i colori del mare, fatto di sfumature del blu e dell'azzurro fino alla spuma bianca delle onde. Un indumento che lasciava molto spazio al suo corpo tonico e meno alla fantasia. Ad adornarlo maggiormente, vi era una rete da pesca dorata messa come un drappo su una sola spalla, lasciandolo seminudo, cosa che aveva attirato particolarmente l'attenzione di Styles, che gli lanciò occhiate per tutta la durata del backstage, prima della partenza dei carri.
In tutta risposta, Louis ricambiò timidamente gli sguardi, ammirando il costume brillante e sfarzoso del ragazzo-occhi-verdi del distretto 1, uno del gruppo dei favoriti. Uno che, molto probabilmente, lo avrebbe ucciso appena dentro l'arena. Il pensiero fece rabbrividire Louis.

Tutti sapevano che i favoriti erano i più pericolosi perchè addestrati a questo fin dalla nascita, mentre la maggior parte degli altri ragazzini si ritrovavano a prendere in mano un'arma per la prima volta. Lou non era uno di questi, sapeva manovrare bene un tridente, ma non era affatto sicuro che questo sarebbe potuto bastare.

Harry incontrò Louis per la seconda volta nell'ascensore che li riportava nei loro appartamenti, alla fine della sfilata. Erano soli e senza il minimo presentimento di quello che stava per accadere. Il riccio sapeva che non era né il luogo né il momento, ma il didietro perfettamente fasciato da quel costume del ragazzo-pesce lo stava facendo letteralmente impazzire.
Premette il bottone per il suo piano, giusto uno sotto quello del ragazzo e, appena le porte si chiusero, Harry prese Louis per un polso e lo costrinse a girarsi verso di lui, per poi chiuderlo tra la parete dell'ascensore e il suo corpo, tenendo ferme entrambe le sue mani. Il castano non sembrò reagire, lo guarda shoccato con la bocca schiusa e lo sguardo che vagava nel vuoto con spavento, ma quando Harry fece maggiormente aderire il suo corpo a quello di Louis, quest'ultimo cercò di divincolarsi e liberarsi dalla presa, il tutto con scarsi risultati.

« C-che stai facendo? » 

Balbettò il castano con il viso in fiamme e il cuore in gola. Harry accennò una risata che gli fece vibrare il torace, poi posò le sue labbra morbide sul collo del ragazzo, lasciandogli una scia umida di baci. Il suo respiro, il suo sembrare così debole e quelle labbra... Tutto di lui lo faceva impazzire. Aveva bisogno di toccare quel corpo, di stringerlo, di possederlo, ma mentre le sue labbra indugiavano ancora sulla pelle nivea del suo collo, venne risvegliato dal suono dell'ascensore, un secondo prima che le porte si aprissero sull'interno della propria stanza.

« Ci vediamo domani nell'arena, ragazzo-pesce. »

Sussurrò maliziosamente al suo orecchio, sfoggiando un sorriso sornione mentre escì dall'ascensore verso la propria stanza. In fondo Harry era pur sempre un ragazzo con delle “esigenze” e tanta tanta voglia di divertirsi, che, a casa, gli era sempre stata privata. Che a tenergli compagnia fosse una ragazza o un ragazzo, poco importava. La bellezza e il piacere che gli avrebbero procurato; questo importava. Nel proprio distretto aveva avuto qualche storiella occasionale, ma mai niente d'impegnativo perchè sapeva non poteva permettersi distrazioni di nessun tipo, doveva pensare all'addestramento.
Doveva pensare alla gloria e alla vittoria tanto bramata.

Hunger Games.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora