°Still°

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Scusami tanto Chuu, non so più cosa dirti davvero, non so più cosa scriverti le lacrime ormai sono una parte di me, escono tutti i giorni per un periodo di tempo davvero lungo, tutto per te.
Lo so che non è facile perdonarmi e lo capisco, sono sincera. Però ti prego di dammi una secondo e ultima possibilità per amarti e per stare con te Chuu. Mi manchi. Mi manchi tanto.

Sono stata una deficiente quella sera.

Ti avevo detto che uscivo di casa sarei andata in discoteca e sarei tornata tardi. Mi aspettasti tranquillamente com'era tuo solito fare. Mi chiamasti tante volte, io non ti risposi a nessuna di quelle, non ero ubriaca dato che avrei dovuto guidare, verso le quattro della mattina presto decisi di venirmi a cercare poiché eri davvero tanto preoccupata e con l'alba dietro che splendeva, vidi me e quella ragazza baciarci. Fu un duro colpo per te e anche per me. Tornasti subito a casa poiché non avevi intenzione di rimanere altro tempo. Io tornai a casa due ore dopo.

Scusa per averti lasciato andare senza lottare.

Tornai a casa e tu eri in lacrime, io da stupida ti chiesi:"cos'hai fatto?" tu iniziasti a raccontare tutto ciò che avevi visto mentre io, cercavo invano di mentire facendoti cambiare idea. Mi arrabbiai anche io e in poco tempi ci ritrovammo a urlarci contro. Per la prima volta diedi la colpa a me. Mi dissi era colpa mia e che non avresti accettato scuse perchè non eri stupida. A quelle parole mi passarono avanti tutti gli anni della nostra relazione e la prima cosa che dissi è stata:"ti ho trattata da stupida" tu stetti zitta mentre io raccontai quello che è successo modificandolo per salvarmi. Ci stavi per credere finchè io non raccontai tutta la verità. Mi cacciasti di casa quel giorno, la sera tornai per prendere i vestiti e tu mi salutasti e basta.

È vero per me è come se mi fosse stato tolto un peso, era quello che pensavo.

Per una settimana andai a dormire da quella ragazza che rispondeva al nome di Olivia. Stetti nel suo appartamento per 1 settimana finché non mi accorsi che la nostra convivenza non era come stare con te. Me ne sono accorta troppo tardi, appena ti vidi in giro con qualcun'altra qualcosa in me si illuminò. Dopo 2 settimane tornai da te, convinta di poterti riconquistare, la rabbia con cui mi accolsi mi fece riflettere quanto lontana eri da me in quell'istante. Lasciai perdere non cercandoti più.

Avvicinati a me Chuu, non camminare lontana da me.

Faccio fatica ora che è passato un anno. Non riesco più a raccontare il dispiacere che provo. Solo adesso mi sono accorta di quante cose hai fatto tu effettivamente per me. Io continuavo a comandarti mentre tu obbedivi senza fiatare per paura di rovinare il nostro amoroso rapporto. Non voglio farti pena Chuu, voglio farti semplicemente farti capire quanto io tengo a te ancora, raccontandoti tutti i bellissimi momenti insieme. Lo so che tu non te li sei scordati. Per quanto probabilmente abbiamo provato a cancellarli rimanevano nell'aria.

Il vento ha soffiato ancora una volta, liberando malinconia.

Era estate, eravamo in una scogliera alta alta...ricordi? Ci eravamo sedute proprio alla fine per ammirare l'immenso mare che circondava, proprio in quel momento il vento soffiò facendoti volare il tuo cappello di paglia che ti avevo regalato quando eravamo andate in viaggio insieme per coprirti dal sole. Nonostante l'altezza decisi di buttarti pur di raccoglierlo, ti raggiunsi subito dopo non vedendoti tornare a galla. Dopo essere salita in superficie mi schizzai dell'acqua marina addosso, causando il mio fastidio, eravamo proprio due bambine in estate, nuotavi il più lontano possibile cercando di schivare l'acqua che sollevavo per vendetta. Ci prendemmo un bel raffreddore quel pomeriggio.

Ed ora, Chuu, voglio ricordarti il momento più bello della nostra vita.

Quando ci siamo conosciute.

Era il primo giorno di superiori avevamo entrambe 14 anni. Inizialmente non ci andavamo molto a genio, anzi ci odiavamo. Un giorno la professoressa di chimica ci mise in gruppo insieme per un progetto. Il giorno in cui le farfalle nel mio stomaco spiccarono finalmente il volo, dopo le superficiali relazioni delle scuole medie. Entrai in casa tua e tu mi accolsi con un sorriso splendente che illuminava più di mille soli. Mi chiesi se ti potevo aiutare a cucinare per fare una torta...che poi avremmo mangiato a merenda. Era tutto tranquillo no? Poi per sbaglio ti feci cadere della farina e tu per risposta me la rilanciasti, era iniziato tutto con una guerra di farina. La stessa sera appena tornai a casa ti chiesi subito se ci potessimo vedere altre volte. Risposi di ed io ero al settimo cielo. Ci iniziammo a frequentare come semplici amiche. Però piano piano il nostro rapporto si sviluppò, dove c'ero io c'eri anche tu e dove c'eri tu, c'ero anche io. Eravamo diventate inseparabili, migliori amiche. Però iniziammo a comprendere che quello che eravamo non era solo amicizia ma molto di più. Nell'autunno della seconda superiore trovai le parole adatte per dirti che ti amavo, anche avrei potuto dirti molto, ma molto di più. Ci fidanzammo ufficialmente e tutto procedeva bene.

Hai dimenticato tutto ciò Chuu? 

-Yves

𝔅𝔯𝔬𝔨𝔢𝔫|| 𝕮𝖍𝖚𝖚𝖛𝖊𝖘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora