Le ragazze dello skate

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23 ottobre 1993

Caro Diario,

nell'ultimo mese ho fatto amicizia con Olivia, Iulia, Emma e Mia.

Sono delle ragazze fortissime e fighe, mi chiedo come vogliano essere mie amiche.

Oggi usciamo tutto il giorno e andiamo al parchetto per fare qualche giro con lo skate, e poi andiamo tutte a casa di Olivia.

Olivia è diventata la mia migliore amica. È una ragazza molto testarda e forte, non ha paura di niente. Ci confidiamo molto spesso l'una con l'altra.

Spero che mio padre non si arrabbi, ma Olivia mi ha chiesto di dormire da lei.

Sono molto emozionata, perché non ho mai dormito da un'amica.

Ci si sente

MAX

Mio padre non sapeva nulla, e mi preoccupavo molto a dirglielo.

Non è bellissimo, ma ha il fascino del papà.

Ha i capelli rossi, la carnagione chiarissima e le lentiggini. Ha gli occhi marroni, e il naso un po' ad unco.

Porta gli occhiali perché è astigmatico, come me.

Fa l'impiegato in uno studio privato, e vuole che io diventi come il suo superiore.

«Papà, senti... ti volevo dire che oggi esco con le mie amiche, e poi vado a casa di Olivia a dormire, ti dispiace?»

«Tu che vai a dormire a casa di qualcuno? E mi dovrei dispiacere? Sono felice! Mia figlia ha finalmente delle amiche!!»

«Così sembra che non ne abbia mai avute. Comunque, sono felice che tu non sia preoccupato. Aspetta, ma per caso esci con qualcuna?»

«Phff, no! Non dire sciocchezze!... si nota tanto?»

«Perché? Comunque, un po', ma sono felice, è da quando è morta la mamma che sei solo, te lo meriti.»

«Mi manca tanto, anche se sono passati 14 anni. Lei sarebbe tanto fiera di te e di Ralph.»

«Vabbè, mi vado a cambiare, che me ne vado tra venti minuti.»

Me ne tornai in camera mia, in silenzio.

La questione di Ralph era molto delicata, era partito ad agosto per fare il militare, e non mi salutò, quindi ce l'avevo un po' con lui per questo. Poi non ci mandava sue notizie da un mese, quindi avevamo paura per lui.

Ralph è un ragazzo molto alto, ha gli occhi come papà, i capelli come quelli di mamma, cioè scuri e le lentiggini. È due anni più grande di me, e litigavamo spesso, ma ci vogliamo molto bene.

Mi misi pantaloni della tuta neri, con sopra una maglietta a maniche corte di mio fratello, che mi stava gigantesca, ma era bella, quindi me a misi lo stesso. Presi anche il cappello di mio fratello, mi misi le mie vecchie vans, presi il mio zaino con il cambio per dormire da Olivia, presi il mio skate e me ne andai.

Il mio paesino, Rondane, era vuoto quel giorno.

Arrivata al parchetto, andai a salutare le ragazze, ma mancava ancora Olivia.

«E' in ritardo, strano! Di solito è la prima» dissi.

«Mi ha detto che sua mamma l'ha costretta ad andare a fare il rosario da sua nonna, povera Via.» disse Emma, mentre accendeva una sigaretta.

«Vabbè, iniziamo questa giornata di skate?» disse Mia spazientita.

«Ok, così siamo già in forma e pronte» disse Iulia.

La lettera di premorteWhere stories live. Discover now