II

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«Non so più come far ragionare Jungkook, è così geloso di Taehyung. Ci credi se ti dico che non vuole nemmeno stare nella stessa stanza con lui? Ormai sono passati sei mesi» dice Minjin disperata alla sua migliore amica.

«Oh, ci credo eccome. Pensa che ieri, quando lo hai lasciato da noi, ho sentito che complottava con Jimin ma sai com'è fatta quella bambina: schifosamente gentile come suo padre» l'altra ragazza fa una smorfia mentre parla di sua figlia. «Gli ha spiegato che quando il suo fratellino crescerà avrà qualcuno con cui giocare tutto il tempo, qualcuno da proteggere e coccolare. Gli ha persino detto che lo invidia!» esclama infine preoccupata, «ma in senso buono perché sia mai che Jung Jimin dica qualcosa di cattivo. Se non l'avessi partorita direi che non è mia figlia poi la guardo interagire con Hoseok e capisco tutto» conclude dolcemente pensando ai due amori della sua vita.

«È ora di mettere in cantiere un altro pargolo Yoonji!» la sfotte Jin ridendo a crepapelle.

«Ma neanche per sogno! Oltre che Jimin ho anche quel cretino di mio marito da crescere!» sbotta tirando indietro i corti capelli neri con un gesto stizzito della mano.

Si ritrovano a ridere come quando erano delle ragazzine mentre continuano a prendere il te a casa Jung, ignare di quello che stia succedendo a casa Kim.

⸙⸙⸙

«Allora soldati! Le mamme non ci sono e noi possiamo fare quello che ci pare!» esclama Namjoon come un condottiero mentre se ne sta in piedi sul tavolino di legno del salotto, sguardo fiero, sorriso trionfante con tanto di fossette e uno sbavante Taehyung di sei mesi stretto con un braccio per la vita.

Se Minjin lo vedesse probabilmente gli farebbe cadere le palle a suon di calci ma dal momento che quella tiranna di sua moglie non c'è, lui se la gode. Ogni tanto uscire dal ruolo di papà attento fa bene a tutti.

«Abbiamo esattamente...» guarda l'orologio facendo un calcolo veloce «quattro ore.»

«Wuoooh!» gridano gli altri tre seduti a terra sul grosso tappeto morbido, alzando le braccia in aria.

«Okay Taehyungie! Finalmente dopo sei mesi, potrai provare quella cosa comune che noi chiamiamo libertà. Papà ti promette che ce ne saranno tanti altri di momenti così» salta giù dal tavolino raggiungendo gli altri. «Cosa vogliamo fare?»

«Mangiare gelato fino a scoppiare!» urla Jimin.

«E guardare cartoni animati non-stop!» urla a sua volta Jungkook.

«Questo è un buon piano ragazzi» approva Hoseok alzandosi per andare in cucina e poi tornare con una vaschetta di gelato da due chili in una mano e quattro cucchiai nell'altra, tra i denti una bustina di M&M's.

«I MMMSS!» urlano i piccoli battendo le mani con gli occhi più grandi del normale.

Sì, sarà un pomeriggio fantastico.

⸙⸙⸙

Quando Minjin e Yoonji entrano in casa la prima cosa che notano è il silenzio, un silenzio inquietante. Le due si guardano preoccupate, prendono un respiro profondo e, coraggiosamente, si addentrano nell'appartamento. La prima cosa che notano sono quei cretini dei loro mariti dormire uno appoggiato all'altro sul divano, la televisione accesa su un canale di cartoni animati e nessuna traccia dei bambini.

«Ragazzi!» urla Yoonji colpendoli con un calcio, quando si dice "due piccioni con una fava".

I due si svegliano di soprassalto urlando per lo spavento prima di accasciarsi di nuovo su loro stessi «Perché la mia gattina sta urlando?» borbotta Hoseok.

«La tua gattina ti strapperà gli occhi con le unghie se non mi dici subito dove sono i bambini» lo minaccia la moglie.

«I bambini» ripete pensieroso.

Jin si passa entrambe le mani sul viso sospirando, di nuovo «Lasciamo perdere, saranno sicuramente nella cameretta di Jungkook.»

«Con voi faremo i conti dopo» sibila Yoon guardandoli torva.

Si avviano lungo il corridoio per arrivare nella zona notte, le orecchie tese per captare ogni rumore, hanno paura di quello che potrebbero trovare.

«Jungkookie, non mi sento molto bene» dice lamentosamente la vocina di Jimin. «Mi fa male il pancino.»

«Aspetta Jiminie, ora sistemo lo sgorbio e poi andiamo a svegliare i papà» risponde l'altro bambino.

A Jin quasi viene un colpo a quelle parole mentre mille scenari catastrofici le passano per la mente, corre per gli ultimi metri che la dividono dalla porta della stanza del figlio e la spalanca di botto.

«Sta' fermo sgorbio» borbotta Jungkook tenendo malamente in braccio il fratellino per poi infilarlo dentro la cesta dei giocattoli, ora svuotata mentre Jimin se ne sta stesa sul letto del migliore amico, rannicchiata con le braccia intorno alla pancia.

Minjin sospira sollevata ed entra definitivamente nella stanza «Jungkookie no, Taetae non può stare lì dentro» dice raggiungendoli.

«La mia principessa» sussurra Yoonji correndo dalla figlia per prenderla in braccio e stringerla a sé.

Decisamente un pomeriggio fantastico.

A Kookie non piace il nuovo arrivatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora