1) Fermata per l'istituto Antonio Rosmini

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Sono le 4.00 . Questa sera, io e le mie "amiche" siamo andate in una discoteca per goderci il venerdì. Io non mi sono divertita. Nonostante fossi circondata da persone mi sono sentita sola. Ormai mi capita sempre più spesso di vivere i momenti più divertenti della mia adolescenza con la malinconia e l'ansia. A risvegliarmi dai miei pensieri è mio fratello
<hey Ambra, tutto bene hai la faccia distrutta> non gli rispondo e mi giro dall'altro lato del letto per continuare a pensare. Sono un'autolesionista ormai da un anno, mia madre non lo sa, tantomeno mio fratello Bryce. La sola persona che era a conoscenza di questa mia situazione era la mia migliore amica ormai defunta. Per me è un periodo buio. Non so che fare della mia vita, ovviamente non mi è mai balenato nemmeno una volta per la mente di suicidarmi, sarebbe un pensiero egoista e sbagliato.
Prendo il telefono per vedere che ora si è fatta: le 6.00 del mattino, devo prepararmi per andare a scuola, sono stata stupida a fare serata ma ero stata costretta da Emma che è attualmente l'unica vera amica che ho. Questo periodo della mia vita raccontato da me sembra triste e buio, non è così, la mia vita è quella di un classico adolescente solo che io la vivo un po' peggio degli altri, tutto qua.
Sto per uscire, raccolgo le chiavi di casa, il mio zaino e il mio abbonamento del pullman. Mentre cammino con gli auricolari mi si affianca un ragazzo poco più alto di me. Capelli castani e ricci, occhi color corteccia ed è magro.
Si gira verso di me come per volermi parlare allora io mi tolgo un auricolare dall'orecchio e lo guardo. <hey ciao, Alejandro ... comunque mi sapresti dire dove è la fermata per andare alla scuola Antonio Rosmini?>
< piacere Ambra, mi sto dirigendo proprio là se vuoi ti accompagno.>
Annuisce sorridendo. Ha un sorriso mozzafiato. Tolgo definitivamente gli auricolari e li appoggio nella tasca della felpa.
Il tragitto è stato silenzioso ma non imbarazzante, siamo saliti sul bus e lui si è automaticamente seduto vicino a me.

L'amore è autolesionismo//Alejandro Kairi MattiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora