Data la drammatica uscita verso cui la vostra accesa discussione ti ha spinto, non puoi fare a meno di scoprire l'attuale tempo capriccioso si adatta perfettamente alla situazione e al tuo umore cupo.
L'aria fresca fornisce ai tuoi polmoni ardenti il sollievo che desideravi, ma l'improvviso, duro morso del freddo non fa nulla per attutire il dolore pungente e la rabbia lasciata dalle parole taglienti di Piper.
Piccoli tagli che ti hanno ridotta a brandelli. Come delle ferite fatte con dei fogli di carta. A differenza di quelli, tuttavia, non si sono limitati a tagliare la superficie.
Invece, proprio come il frammento di vetro che hai afferrato nel tuo pugno quella notte, il danno di quelle lame ha raggiunto molto più in profondità, tagliando proprio attraverso quei molti strati di pelle e carne, muscoli e tendini, avvicinandosi all'osso. E lasciando dei segni. E stasera non c'era abbastanza adrenalina nel tuo sistema per sedare le terminazioni nervose.
No, stasera hai sentito ogni singolo dolore agonizzante.
Non l'hai mai voluto.
Sentire quelle parole, quella... mezza verità... strappata da quel posto nascosto e vulnerabile del tuo subconscio e portata su da sotto quella superficie velata contro di te in quel modo, è ciò che ha causato più danni.
Non l'hai mai voluto.
Quelle parole continuano ad echeggiare nella tua testa, pulsando ancora più dolorosamente all'interno del dolore, bruciando nel petto.
È quasi come se una bomba fosse esplosa lì dentro. Lasciando schegge nei luoghi più teneri, vulnerabili che ti fanno trasalire con un nuovo tipo di dolore quando tenti di estrarli.
Perché Piper aveva ragione.
È vero che tu non lo volevi.
O, almeno, è quello che pensavi... Prima di aver coraggiosamente osato scavare più a fondo e trovare la vera risposta che ti attendeva proprio nel tuo ricordo più doloroso; quando stavi guardando la vita defluire dall'unica persona che ti è sempre stata veramente cara, dall'unica donna che hai amato con tutto ciò che sei, inginocchiata sul pavimento sporco di un magazzino abbandonato e impotente a guardare mentre moriva.
Come hai potuto lasciarmelo fare?!
Una nauseante miscela di angoscia e rabbia da quei ricordi e quelle accuse ingiuste iniziano a turbinare e ribollire nel tuo stomaco, fino a quando puoi sentire l'acidità in gola. E quando tenti di ingoiare quella sensazione, diventi ancora più consapevole del nodo rimasto lì.
Ti sta facendo impazzire.
E ripetere queste accuse più e più volte non ti aiuta a fornire una risposta di cui sei inconsapevolmente alla ricerca.
È come camminare in cerchio. Non così diverso da come i tuoi stessi piedi ti hanno fatto camminare per il quartiere di una città ancora sconosciuta in passato... non sai nemmeno quanto tempo è passato da quando te ne sei andata, Ma sai che sei ancora sopraffatta dalla necessità di spegnere il vapore che sale dentro di te prima che quel fuoco possa ardere con la stessa forza distruttiva di un vulcano e sciolga le tue interiora. Trasformandoti completamente in un cumulo di fumo e cenere.
E vagare senza meta sotto la pioggia battente fa male a domare la minaccia di una fusione imminente.
Mentre i tuoi pensieri ti portano via in così tante direzioni diverse contemporaneamente, dividendo la tua mente, alla fine, ti ritrovi a chiamare un taxi e attraversare il ponte. Tornando dritta in città.
Improvvisamente alla ricerca di quello stesso caos da cui sei fuggita e che ti ha fatto impazzire notte dopo notte per mesi.
Perché forse questo aiuterà ad ingoiare il tumulto delle emozioni e dei pensieri che si scatenano incessantemente dentro di te.
STAI LEGGENDO
Syzygy - Oitnb *Traduzione*
Fanfiction"Sai per cosa sono pronta? per le cose facili." "Possiamo renderle facili." Ma la vita dopo la prigione non lo è. Alex lotta per la stabilità, e quando Piper le presenta una timida richiesta, si rende conto che essere una prigioniera potrebbe essere...