"𝙡𝙖 𝙨𝙤𝙧𝙥𝙧𝙚𝙨𝙖"
[ATTENZIONE: il capitolo contiene contenuti maturi 🔞]
-Mi dici dove siamo?-
Margot continuava a lamentarsi da più di mezz'ora da quando Robert le aveva detto che aveva una sorpresa e le aveva messo una benda sugli occhi.
In macchina non aveva fatto altro che provare a sbirciare, beccandosi anche dei rimproveri da lui, ma ora che erano scesi era diventato più difficile spiare. Lui le camminava dietro tenendola dai fianchi per non farla inciampare e ogni volta che alzava le mani per spostare la benda ricevava una sculacciata e scoppiava a ridere.
-Ammettilo che ti stai divertendo.-
-Certo e se non la smetti ti darò tante di quelle sculacciate da farti diventare questo bel sederino tutto rosso.-
Margot si morse il labbro pensando che dopotutto non le sarebbe dispiaciuto, ma decise di fare la brava e di ascoltarlo.
Sentì delle chiavi girare in una serratura e una porta aprirsi, poi lui la invitò ad entrare dandole un colpetto.
-Senti mister Grey, non è che adesso mi rinchiudi da qualche parte?-
Robert scoppiò a ridere e le lasciò un dolce bacio sul collo iniziando a slacciare il nodo della benda.
Quando se la tolse definitivamente, Margot si ritrovò in una sala ampia dove un tavolo era apparecchiato in modo impeccabile. Si girò d'istinto e sorrise al professore.
-Hai avuto la casa?-
Lui annuì allargando teatralmente le braccia e la ragazza gli saltò addosso riempiendolo di baci.
-Questa sera ti cucino le lasagne, mia madre me le faceva sempre quando ero piccolo.-
La ragazza stortò il naso. Non sapeva che sapesse cucinare e l'unica volta che aveva mangiato quel piatto era stato in un ristorante italiano in centro. Stava già per chiedergli come facesse a sapere la ricetta, ma lui la precedette.
-Ho origini italiane da parte dei nonni materni.-
Le disse mentre la faceva scendere dalle sue braccia. Le fece cenno di seguirlo e le mostrò tutta la casa. Non era grande come la villa che aveva a New York, ma preferiva mantenere un profilo piuttosto basso e quella sistemazione andava più che bene.
Al piano terra c'erano una bellissima cucina, la sala da pranzo, il salotto e un bagno, mentre a quello superiore due stanze con bagni annessi.
Rimasero a parlare un po' in giardino e poi verso le sei lui andò in cucina e le disse di fare quello che voleva, così la studentessa si sdraiò sul divano per guardare qualcosa su netflix.
Non passò molto, neanche la fine di un episodio, che un profumino invitante giunse dalla cucina e incuriosita decise di andare a vedere cosa Robert stesse combinando.
Si soffermò sullo stipite della porta e fece scorrere lo sguardo sulla figura dell'uomo. Diversamente dal solito indossava i pantaloni neri di una tuta, una maglietta dei Beatles a maniche corte e al posto delle solite scarpe eleganti indossava soltanto delle calze nere.
-Vieni qui spiona. Ti faccio assaggiare il ragù.-Erano seduti sul divano a guardare un film da più di un'ora e ogni tanto Margot spiava Robert con la coda dell'occhio,ma l'uomo logicamente l'aveva notata subito. Decise allora di provocarla un po' allungando una mano verso la coscia della ragazza e iniziando ad accarezzarla senza smettere di guardare la televisione. Lei si morse il labbro quando strinse un po' di più la presa e gli lanciò uno sguardo.
-Che c'è piccola?-
Le chiese sempre concentrato sul film mentre faceva salire la mano lentamente. La ragazza però decise di prendere l'iniziativa e si mise a cavalcioni su di lui guardandolo con aria di superiorità e un pizzico di malizia. Non era da lei comportarsi così, ma quando stava con lui si sentiva libera di fare qualsiasi cosa.
-Non farlo Maggie, non mi sfidare. Vincerò io e lo sai.-
-E chi ti ha detto che mi dispiacerebbe?-
Gli sussurrò all'orecchio avvicinandosi a lui. Robert, che avrebbe tanto voluto mantenere il controllo in quel momento, quando la sentì pronunciare quelle parole con tale calma e iniziare a mordergli leggermente il lobo dell'orecchio, la prese dai fianchi e ribaltò le posizioni. Si tolse subito la maglietta e con velocità iniziò a spogliare anche lei. Le baciava ogni lembo di pelle che le scopriva e la sentiva ridere quando la pizzicava un po' con la barba. Quella risata così genuina lo fece eccitare ancora di più.
Non perse tempo a corteggiarla questa volta e a quanto pare anche lei non ne aveva voglia. La prese in braccio mentre teneva addosso ancora i pantaloni e si diresse verso le scale, quella volta voleva farlo in un modo un po' più comodo rispetto alla scrivania dell'ufficio.
Mentre saliva gli scalini le strinse in modo possessivo il sedere per farlo aderire di più al suo basso ventre e farle sentire l'eccitazione. Non vedeva l'ora di stenderla su quel letto e fare l'amore con lei. Aprì la porta della camera e adagiò Margot sul materasso.
Mentre lui si liberava degli ultimi indumenti lei lo guardava adorante con gli occhi che brillavano.
Robert la prese dalle cosce ed entrò in lei con un colpo di reni. Lei gli strinse subito le gambe attorno al bacino quando l'uomo iniziò a muoversi in modo sensuale. Le sue grandi mani scorrevano sul corpo della ragazzina, fermandosi talvolta sulle sue curve. Margot si strinse di più alle spalle del professore per sentirlo di più dentro di sè. Muoveva il bacino a ritmo con lui, che l'aiutava talvolta prendendola dai fianchi per farsi seguire.
-Oh Rob.-
Gli conficcò le unghie nella schiena quando lui aumentò il ritmo e le strinse un seno.
Stava per raggiungere l'orgasmo, le gambe le tremavano e stava perdendo le forze per tenersi stretta a lui. Fu questione di attimi e lei si lasciò andare gemendo il nome del professore che imperterrito continuava a muoversi dentro di lei. Non ci volle molto prima che anche lui sentisse quella sensazione familiare, diede ancora qualche colpo di reni, ma uscì da lei appena in tempo.
-Vieni qui.-
Non se lo fece ripetere una seconda volta. Margot si accoccolò tra le braccia forti dell'uomo e si lasciò stringere da quell'abbraccio meraviglioso. Avrebbe voluto passare il resto della sua vita a fare amore con lui. Si lasciò cullare dalle carezze di Robert e in poco tempo cadde tra le braccia di Morfeo.*ma che carini sono? Che belle le cose quando vanno bene e non ci sono problemi!
Al prossimo capitolo ❤️*
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ᴄᴏᴍᴇ ɪʟ ᴛᴇᴍᴘᴏʀᴀʟᴇ // 𝙍𝘿𝙅
Storie d'amoreMargot, sin da quando aveva dodici anni, ha sempre avuto un obiettivo: diventare un avvocato. Una migliore amica sbadata, un ragazzo un po' impacciato, un caso difficoltoso e un professore fin troppo arrogante è quello che si deve aspettare da ques...