Capitolo 5

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Scendo di nuovo nella mia stanza, Cole ha lo sguardo perso fuori dalla finestra.

<Hey, è tutto ok?>

<Si, è solo che era tanto che non entravo più qui>

Sentiamo la porta aprirsi di scatto, Ricky e Ian mi sembra entrano con le mie valigie in mano.

<Entrate pure, appoggiate le valigie accanto al letto>

Entrano a passo lento, anche loro con sguardo malinconico, appoggiano le valigie dove gli avevo detto e si girano a guardare la stanza, la ammirano come quando si vede una cosa dopo tanti anni, quasi come un ricordo.
Cala un silenzio pesante che decido di spezzare, ma qualcuno mi precede entrando di scatto nella stanza.

<Ragazzi è pronto stanno tutti disotto, si mangia la pizza>

Si incamminarono tutti verso la porta iniziando a chiacchierare animatamente, io decisi saltare il pranzo per mettere apposto la stanza.

Inizio con lo spacchettare il letto dalla plastica che avevo messo per non far graffiare il legno, apro la scatola contenente le lenzuola e le coperte e le applico al materasso, poi passo a togliere la plastica agli altri mobili che la ditta traslochi ha portato qui.

Noto una porta proprio accanto alla finestra al piano superiore e , presa dalla curiosità, mi precipito ad aprirla rivelando un grande bagno.

Ha una grande doccia ed è completamente ricoperto in marmo con un ripiano con doppio lavabo.

La biblioteca invece è molto impolverata e si vede che è da tanto che qualcuno non ci mette piede, i libri sono suddivisi per categorie ed alcuni scaffali sono ricoperti da teli di plastica per non far rovinare i libri.

Il piano inferiore della stanza è molto accogliente e luminoso, con un ampio spazio per fare quel che si vuole.

Metto tutti i vestiti nella cabina armadio e le scarpe sugli appositi scaffali posizionati proprio come nei negozi di alta moda.

Un'ora dopo ho finito di pulire e sistemare la stanza da letto ed il bagno in cui ho portato le cose per fare la doccia e ho messo le mie numerosissime creme e maschere negli appositi cassetti o contenitori.

Prendo l'ultimo libro e lo appoggio in un pila a caso di quelle formatesi nelle ultime quattro ore.

Ho tolto tutti i libri dagli scaffali e li ho messi tutti al cento della stanza , alcuni sui divani altri sui tavoli ed altri ancora per terra.

Pulisco accuratamente tutti gli scaffali. Su una mensola trovo incisa una E e accanto una W ma in questa casa nessuno si chiama con queste iniziali mi sembra, allora chi è che è stato qui? È qualcuno che i ragazzi conoscono o è solamente un ragazzo che aveva voglia di divertirsi?

Pulisco anch'esso e inizio a spolverare libro per libro rimettendoli apposto uno dopo l'altro esattamente come erano prima.

Pulisco i, le sedie ed il tavolo e finalmente ho finito. Sento la serratura scattare e dei passi farsi avanti al piano disotto , mi affaccio dalla ringhiera e vedo Ian che si gira su se stesso per ammirare la camera, come se dopo tanto tempo avesse ripreso la vita che aveva un tempo.

<Allora resti lì continuando a guardarti intorno o sali a vedere il piano superiore?>

Sobbalza evidentemente spaventato alzando lo sguardo verso di me, inizia a salire le scale con passo lento.

<Quasi non ho riconosciuto la stanza per la pulizia impeccabile>

<Beh, grazie ho finito ora di mettere a posto i libri>

Sembra venirgli in mente una cosa importante per poi dirigersi verso l'ultimo scaffale, sposta alcuni libri, passa una mano sul legno, come se in un tocco ci fossero ricordi di una vita nascosti tra le venature pronti a essere di nuovo portati alla luce, avvicinandomi noto che sta sfiorando le iniziali incise sul legno, quelle che fino a poco fa' pensavo fosse frutto della noia di qualcuno, adesso, si rivela come un ricordo prezioso, una lacrima bagna la guancia di Ian e, d'istinto lo stringo in un abbraccio che ricambia poco dopo.

Si stacca delicatamente dal mio abbraccio rivolgendomi un dolce sorriso.

<È tutto apposto?>

<Si tranquilla è che entrare qui dopo tanto tempo fa' uno strano effetto, non mi ricordavo quasi come era fatta questa stanza>

<Perché ha uno strano effetto?È una stanza come tutte le altre, una semplice camera da letto , nulla di più nulla di meno>

Abbassa lo sguardo come per decidere cosa dire ma senza successo. Alza di nuovo lo sguardo su di me.

<Niente, era solo molto tempo che non venivo qui>

Scende velocemente le scale e si precipita fuori dalla stanza

//spazio autrice//
Hey, ciao a tutti , come state?
Io sto molto bene e la quarantena procede normalmente tra videolezioni, compiti e relax.
Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto e lasciate una stellina.
Grazie mille per le 100 letture❤️
-Ali

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 22, 2020 ⏰

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