Xavier era li. Davanti a quella casa. Pronto a suonare al campanello di suo padre per preparare tutta la sua roba e portarla a casa di Jordan. Arrivati davanti la porta a Xavier tremavano le mani. Pensava a come l'avrebbe trattato dopo averlo rivisto. Si diede coraggio e suonò.
"Chi è?", chiese l'uomo
"S-sono Xavier", disse lui balbettando
"Oh, entra" rispose luiIl rosso, insicuro, aprii la porta lentamente. Aveva paura, ma sentii una mano toccare la sua spalla. Era Jordan. Gli diede coraggio ed entrò. Sapeva che c'era lui al suo fianco.
Appena entrato, il rosso vide lo sguardo del padre. Era serio, come il suo solito.
"Allora, che cosa sei venuto a fare qui" chiese tutto ad un fiato il padre
"Sono a venuto a prendere le mie cose. Penso che ricorderai che mi hai buttato fuori di casa"
"Già, e chi è quel ragazzo dai capelli verdi?" Si girò a vedere Jordan
"Lui è-"
"Io sono Jordan, piacere di conoscerla" disse Jordan
"Che cosa ci fa lui qui? E non voglio che risponda lui"
"Mi ha accompagnato a prendere le mie cose. Mi ospiterà lui" disse Xavier
Ci fu qualche secondo di silenzio, poi il padre disse."Beh? Che state aspettando? Muovetevi" disse arrabbiato
"Cosa c'è, non ti va bene che sia venuto qui con una persona che almeno mi ospita e mi vuole bene e non come te che mi hai cacciato da casa? Ti da fastidio?" Disse Xavier che con uno sguardo di rabbia incrocio lo sguardo di suo padre.
Mai e dico mai, in questa settimana, il verde aveva visto Xavier così arrabbiato. Quando pensava a questa cosa, di solito piangeva, ma adesso no, era arrabbiato ed era stanco."Oh il piccolo Xavier adesso si è fatto coraggioso" si diresse verso lui con uno sguardo minaccioso
"Non capisci? Da quando te ne sei andato sto benissimo, non ho più problemi. Mi sento libero, come lo ero prima che nascesti tu. Da lì, andò tutto a rotoli. I tuoi problemi che parlavi poco, la morte di tua madre, il trasferimento..."Continuava a parlare e a parlare, ma il rosso non lo stava più a sentire. Era deluso, triste, arrabbiato. Strinse i pugni e appena finito si diresse nella sua vecchia camera. Prese tutte le sue cose e se ne andò. Neanche salutò il padre, chiuse la porta e uscì.
Tornati a casa, Xavier si chiuse in camera sua. Dopo aver sentito quelle parole su di lui, per di più dal padre, lo faceva stare male. Pianse e pianse, continuava a ripetere che era colpa sua, era solamente colpa sua.
Aveva deciso. Voleva farla finita una volta per tutte. Prese una lametta che era nella stanza e si cominciò a tagliare. Uno due cinque tagli, continuava a piangere.
Poi ad un certo punto andò più in profondità. Uscì un mare di sangue. Non riusciva ad alzarsi. Non aveva le forze. Quindi rimase li, per terra, prima di chiudere gli occhi e svenire.
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Love you to the moon and back ~ Inazuma Eleven
FanfictionX: non ho nessuno J: non è vero, hai me ho scritto sta storia nel 2020, ero una bambina ormai adolescente distrutta da tutto quello le era successo, è scritta veramente male ed è abbastanza cringe, se volete farvi del male leggendo sta trashata fat...