"Cathy, sei sicura di volerlo fare?" Chiese Elisabeth, incerta. La ragazza stava seduta sulla panchina accanto alla sorella Catherine. Era buio, le due aspettavano l'autobus che le avrebbe portate a Positano, da dove avrebbero preso una passaporta per il Paiolo Magico a Londra.
"Eli, è la nostra unica possibilità di trovarli."
"Non sappiamo quasi niente di loro e per di più è in corso una guerra magica..."
"Noi siamo purosangue, nessuno ci farà del male. Io non sopporto più questo postaccio, se ci passo un'altra estate, andrà a finire male o per me o per quale stupido Disincanto!"
"E va bene!"Arrivò l'autobus.
Le ragazze scesero vicino alla spiaggia e in breve trovarono la passaporta: era un sandalo rovinato e vecchio. Aspettarono una decina di minuti.
"Eccola! Si sta attivando!" Le due si presero per mano e toccarono la passaporta."Eccoci a Londra!" Esclamò Catherine sorridente.
"Chiediamo informazioni a qualcuno?" Chiese Elisabeth.
"Se chiediamo a qualcuno, vorrà sapere il motivo della richiesta." Rispose Catherine.
"Allora come pensi di trovarli!? Non sappiamo chi siano e dove sia la loro casa. A breve scopriranno che non siamo in orfanotrofio e..."
"Eli, rilassati. Li troveremo." Le strinse la mano e la abbracciò. Elisabeth era troppo sensibile e sapeva che ci sarebbero state delle conseguenze.
"Cosa potrebbero farci i disincanti!? Manco hanno un modo per trovarci!" Esclamò Catherine ridendo.
Elisabeth guardò la gemella negli occhi, grigi come i suoi e esclamò: "Ma certo! Un modo per localizzarli, perché non ci ho pensato prima!? Cathy, possiamo rintracciare la nostra famiglia attraverso i nostri medaglioni!"
Provarono ad incantarli e in breve ci riuscirono. Elisabeth si tolse il suo e le due cercarono una mappa, dopodiché Elisabeth posò sopra il medaglione ed ecco!
"Wiltshire!" Esclamò la ragazza.
"Sei un genio, Eli." Sorrise Catherine abbracciandola.
Le ragazze presero un autobus, dopo circa tre ore stavano a Wiltshire, ma ancora lontane da casa. Seguirono il medaglione che fluttuava nell'aria.
"Quanto siamo lontane?" Chiese Catherine, stanca dopo circa un'ora che vagavano per dei sentieri che le sembravano sperduti.
"Eccoci! Potrebbe essere questa!" Esclamò Elisabeth.
Le due si trovarono davanti una villa, che sembrava più un castello.
"Che facciamo? Entriamo e diciamo loro 'Salve genitori, siamo le vostre figlie finite in Italia per non so quale motivo!?' Ed io non so neanche bene l'inglese, Cathy."
"Ormai ci siamo. Entriamo e vediamo cosa succede."
Le ragazze utilizzarono degli incantesimi di disillusione, ma furono catturate dai ghermidori che sorvegliavano il Manor.
"Mamma, papà siamo tornate!" Gridò Catherine.
"Ma sei impazzita!?" Chiese sottovoce Elisabeth, chiudendo la bocca alla sorella con una mano.
Narcissa uscì da una stanza e rimase a fissare le ragazze. Lucius apparve dopo dopo in cima alla scalinata.
"Le abbiamo trovate mentre cercavano di intrufolarsi."
"Lo sapevo che andava a finire male. Va sempre a finire male." Disse Elisabeth.
"Chi sono?" Chiese Lucius con disprezzo. "Dagli abiti sembrano delle babbane o comunque delle sanguesporco." Disse uno dei ghermidori.
"Siamo Catherine ed Elisabeth Malfoy, le vostre figlie." Disse Catherine, cercando di sembrare sicura di sé.
"E tu come minchia ti permetti di darmi della disincanto? Idiota!" Sbraitò contro il ghermidore.
"Abbassa la voce, ragazzina. Sei al Malfoy Manor, non al mercato del pesce. E non osare più ripetere ciò che hai appena detto." Disse Lucius, aveva la voce fredda e distante.
"Portatele nelle segrete!" Ordinò.Le ragazze furono portate via senza molta delicatezza. Furono lasciate lì al buio. Erano spaventate a morte. Elisabeth incominciò a piangere.
"Eli... mi dispiace. Essere parte della loro famiglia non significa anche parte della loro vita. Avrei dovuto ascoltarti.." Disse Catherine. "Non è colpa tua, anche io li volevo conoscere."
"Bella merda però. Se avessi pensato in modo lucido al fatto che se non stavamo con loro, un motivo c'era, non sarebbe andata così..." Elisabeth la abbracciò. "Almeno stiamo insieme." Disse infine."Lucius, stiamo facendo la cosa giusta? E se fossero davvero le nostre..." si interruppe, soffriva ancora per le gemelle. "No, cara. È impossibile, è un tranello di quella lurida bestia. Aveva dato fuoco alla stanza delle nostre bambine..." Entrambi avevano gli occhi colmi di dolore. "Abbiamo visto i loro cadaveri. Sta di nuovo giocando con noi. Non la finirà mai quell'animale." Abbracciò la moglie per confortarla. "Quelle ragazzine non sembrano lontanamente inglesi, altro che Malfoy. Impossibile."
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Le Gemelle Malfoy
FanfictionCatherine ed Elisabeth, sorelle gemelle cresciute in Italia, scoprono la loro vera identità e partono per l'Inghilterra senza pensarci due volte.