Heroes don't exist, and if they did I wouldn't be one of them

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"Il cosiddetto "bullismo", in fin dei conti, non è così presente ad Hogwarts, se si sa come evitarlo. I Tassorosso sono troppo leali, giusti e buoni per litigare, quindi in sostanza congedano tutti con un "sì, scusami, non litighiamo. Hai ragione tu" ed un amabile sorriso stampato in volto. E poi, normalmente, a meno che non si becca uno di loro fare pettegolezzo*, nessuno ha mai alcuna ragione per attaccare briga con i Tassorosso.

In ordine dal più pacifico al più litigioso, poi, ci sono i Corvonero. Normalmente, a meno che non li si interrompano durante la preparazione agli esami, non c'è molto pericolo. Si può dire qualunque cosa contro di loro, ma si limitano sempre a guardare il proprio interlocutore con aria di superiorità, con la tipica espressione "Sono più intelligente di te, per questo sono Corvonero", che in fin dei conti è anche una mezza verità.
Infine, a pari merito, c'erano Grifondoro e Serpeverde. I primi si sentono sempre punti nell'orgoglio, e si possono sentire offesi dal più amabile dei Tassorosso e dal più stupido dei Corvonero. I Serpeverde, invece, al contrario di quest'ultimi, amano litigare e cercano sempre un pretesto. Tutti i Serpeverde e tutti i Grifondoro adorano litigare tra loro, per dimostrare la propria superiorità agli altri. Persino Albus qualche volta s'inalbera a tal punto da mandare a quel paese anche il suo fratello perfetto. E persino James qualche volta è così cretino da provocare Albus"
Le ultime due frasi si leggevano ancora, sulla Guida di Hogwarts per Hogwarts, scritta dai due fratelli Potter dopo il secondo anno di James Sirius e il primo di Albus Severus, e corretta da loro cugina Roxanne, fiera Corvonero, che all'epoca aveva appena finito il terzo anno. Ovviamente, era stata lei a scrivere la parte sui Grifondoro e sui Serpeverde, perché i due fratelli non riuscivano neanche per un momento ad essere imparziali, o meglio, Albus ci provava, ma i suoi tentativi fallivano sempre quando James urlava "GRIFONDORO SPACCA!" e cose del genere.
Quando diedero a Lily la Guida un mese prima dell'inizio del primo anno di lei, Lily aveva creduto ad ogni parola di ciò che era scritto lì. Lily ne sapeva molto di più di chiunque altro del primo anno quando arrivò a scuola e spesso fregava la Mappa del Malandrino a James, che aveva preso la Mappa dalla camera di Harry (quest'ultimo aveva fatto finta di non accorgersene), e andava in giro di notte con Hugo, suo compagno di Casa e di anno.
Ora Lily si rigirava la Guida tra le mani, e quando trovò il paragrafo sopracitato, accanto ad esso scrisse un piccolo appunto: "Non tutti i Serpeverde e i Grifondoro non vanno d'accordo. Persino i Grifondoro e i Serpeverde a volte litigano tra loro. James, io ed Albus andiamo molto d'accordo, e Al ha anche evitato di Schiantare Sean Moore, un Grifondoro del sesto anno, quando questo ha fatto una battuta infelice sulla recente sconfitta a Quidditch dei Serpeverde e sull'incapacità di Albus come Cacciatore. Alla fine ci ha pensato James e gli ha lanciato un Levicorpus."
Lily si diresse verso le serre di Erbologia soddisfatta del proprio lavoro e di aver aggiornato la Guida.
«Oh, ciao, James.» Salutò mentre un affettuoso ed esaltato James si dirigeva verso di lei zigzagando tra la folla con un sorriso radioso. «Ma ciao, mia splendida sorellina» disse, mentre le scompigliava i capelli.
«Piantala!» strepitò Lily «Perché avete tutti questa fissazione?» James alzò le spalle con fare innocente «Boh. Forse è perché sei così adorabile» Tutto ciò non era da James, pensò Lily. Doveva esserci per forza qualcosa sotto.
«James?»
«Sì, sorellina adorata?» Le rispose passandole un braccio attorno alle spalle.
«Cosa vuoi?» James sorrise sornione, e si passò una mano tra i capelli.
«Be', Lils, hai presente Megan Truman, quinto anno, Corvonero? Non è che potresti parlarle di me?
«È un'amica di Rose! Chiedi a lei!»
«Gliel'ho già chiesto, ha detto di lasciare in pace lei e Me...»
Improvvisamente ci fu un gran fracasso in corridoio. Lily si guardò attorno, curiosa di sapere cosa fosse tutto quel chiasso. A qualcuno dovevano essere caduti i libri. Vide che lo sguardo di James era stato immediatamente rapito da qualcosa. «Lils, aspetta qui, torno subito» E iniziò ad incamminarsi verso un gruppetto di ragazzi, che fino a quel momento Lily non aveva minimamente notato. Ovviamente, però, Lily non avrebbe mai eseguito gli ordini del fratello, e lo seguì a ruota.
«Ma che st...?»
Lily riconobbe Timothy Zabini, Serpeverde, sesto anno. Era un compagno di Casa di Albus e Scorpius, ma loro non avevano mai speso parole gentili per lui. Anzi, una volta era uscito un epiteto che aveva fatto guadagnare ad Albus uno scappellotto da sua madre. Scorpius era scoppiato a ridere, confermando tutto.
Difronte a Zabini c'era un Grifondoro del quarto anno, con uno sguardo di sfida negli occhi.
«Allora, Mezzosangue? Raccogli i libri» Zabini lo spinse contro il muro. Ormai il corridoio s'era zittito completamente, e tutti si erano accalcati attorno ai due, formando un semicerchio.
«Sappiamo che sei un impedito con la magia, Zabini, molto più di noi Mezzosangue, ma addirittura usare le mani...» La situazione degenerò. Zabini tirò un pugno sulla mascella del Grifondoro, che si accasciò al muro, con ancora la mano in tasca, in cerca della bacchetta. Qualcuno urlò, tutti si mossero insieme, e Lily riconobbe una familiare testa corvina che si avvicinava con passo spedito verso Zabini, con la bacchetta in mano. «Questa la paghi, Zabini!» Esclamò James «Stupeficium!»
«Protego! Che c'è, Potter, ti intrometti negli affari altrui?» Zabini ghignò, lanciando un'occhiata a James. «È uno sporco Mezzosangue!»
«Tu invece sei un cretino, ma non per questo ti prendo a pugni» Zabini lo afferrò per la maglietta, nonostante fosse più piccolo di un anno e anche più basso, guardandolo con aria di sfida. Ormai il ghigno era scomparso dal volto. «Pensa a te e alla tua famiglia di traditori»
«La mia famiglia non è stata tutta sotto processo e condannata ad Azkaban, Zabini. Fine che farai anche tu, probabilmente»
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso-: Zabini diede un pugno nello stomaco a James e mentre questo si accasciava, una voce urlò.
«Pietrificus Totalus!»
"Oh no. Non anche tu" pensò Lily. Scorpius si era intromesso nella lite. Zabini cadde a terra, con un tonfo sordo, con gli arti paralizzati e uno sguardo vuoto.
«Ehi, tu» fece Scorpius al Grifondoro «Va' a chiamare il professor Paciock, ci penserà lui a Zabini» disse, mentre lo aiutava a rialzarsi. Il ragazzino partì spedito, zigzagando tra la folla di studenti. «James, tutto a posto?» chiese poi.

Quel giorno l'unica cosa che a Lily importava era trovare Scorpius. Lo trovò quella sera, a cena, al tavolo dei Serpeverde. Memore dell'imbarazzante e spiacevole prima sera a Hogwarts, decise di aspettare la fine della cena, quando Malfoy si sarebbe alzato per andare nei dormitori. Lo osservò per tutta la serata, osservando come quella sera sembrasse molto più introverso del solito. Lily si stupì di notare una simile sottigliezza nel comportamento del biondo. Inaspettatamente, notò che un allocco ambrato si calava su Scorpius, cosa alquanto insolita, visto che la posta arrivava spesso di mattina. Quando lesse la lettera, Scorpius sbiancò, si alzò e se ne andò.
Lily decise di seguirlo, e riuscì a raggiungerlo dopo le scale che portavano al primo piano.
«Scorpius!» Lo chiamò. Il corridoio era deserto, ed un quadro particolarmente antipatico le lanciò un'occhiataccia. «Scorpius! Io volevo solo ringraziarti per aver aiutato mio fratello, oggi...»
«Risparmiati i ringraziamenti, Potter» Stringeva ancora in mano la lettera che l'aveva fatto scappare, e fece per andarsene di nuovo, quando Lily cercò di trattenerlo. Non voleva che se ne andasse così. «Ma come, passiamo dal Lils al Potter?» Provò ad abbozzare un sorrisetto, ma evidentemente Malfoy non voleva stare al gioco. Odiava quando faceva così, si sentiva una stupida troppo piccola.
«Non è proprio il momento»
«Merlino, Scorpius! È la prima volta che ti ringrazio in tutta la mia vita e tu mi tratti così? Non hai fatto neanche una battuta!»
«Non c'è niente di cui ringraziarmi» ribatté, atono, gli occhi che guardavano il un punto vuoto, imprecisato.
«Hai salvato mio fratello e il ragazzino da quell'idiota di Zabini, hai fatto l'eroe...»
Scorpius si portò le mani al viso, nascondendocelo dietro di esse. Lily si avvicinò, preoccupata. «Stai bene? Scorpius...?» Scorpius la guardò negli occhi, con un sorriso triste. A Lily venne la voglia istintiva di abbracciarlo, ma ovviamente non poté farlo. E lui era ancora lì, vicino a lei, con un sguardo quasi di rassegnazione. « Gli eroi non esistono, e se esistessero io non sarei uno di loro»
A quel punto fece una cosa del tutto inaspettata, ma che era stata lo stesso identico pensiero di Lily due secondi prima: l'abbracciò. «Non potrei neanche se volessi». Scorpius sciolse l'abbraccio, andò a sedersi sulle scale e iniziò a leggere la lettera.

Scorpius,
siamo molto delusi dal tuo comportamento, soprattutto io. Tua madre non capisce la gravità della situazione. Puoi essere il migliore amico di Potter, può venire qui, puoi anche stare con i Weasley, fare quello che vuoi. Ma non puoi aggredire Zabini. Dio, Scorpius! (e qui scoppiò in amara risata) capisco che non ti sia mai stato simpatico, ma suo padre è un amico di famiglia! Che figura ci faccio, io? Domani verrò a parlare con i tuoi professori. Dovrò parlare con Paciock.
Scorpius, mantieni almeno le apparenze. Se c'è una rissa con un Mezzosangue lascia perdere. Puoi essere amico di chi vuoi, ma salva il buon nome della famiglia!

Papà.

«Lui e le sue apparenze» commentò disgustato Scorpius. «mia madre la pensa come me; dovrebbe abbandonare tutto. Voldemort è stato battuto più di vent'anni fa, ha già fatto la scelta sbagliata»
Lily si sentì molto imbarazzata. Cosa si poteva dire al figlio di un Mangiamorte, quando tuo padre era il Salvatore del Mondo Magico?
«Non sei obbligato a fare quello che dice lui, hai la massima libertà, soprattutto qui...» Si sedette accanto a lui, esitante. Non sapeva che dire, e quelle le erano sembrate le parole migliori.
«Non capisci...» Aveva il viso nascosto tra le mani, di nuovo. Lily lo trovò estremamente adorabile, poi si rimproverò per aver pensato una cosa del genere in un momento come quello.
«Lils, non puoi capire. Tu non sei una Malfoy, nessuno si aspetta che tu sia cattivo, che tu diprezzi persone che non vuoi disprezzare...» Lily avrebbe voluto dirgli che sì, lo capiva, dicendogli che neanche essere una Potter era tanto facile. Dovunque andassi la additavano, la importunavano di continuo insieme alla sua famiglia, e tutti si aspettavano che fosse sempre perfetta in tutto, essendo la "piccola di casa Potter"...
«Scorpius, tuo padre si è rifiutato di uccidere Silente. Ha salvato mio padre quando è stato rapito. Senza di lui nulla sarebbe stato possibile»
Scorpius la guardò, incredula. «Sul serio?»
«Sì, ce lo ha raccontato quando Al ha detto che era diventato tuo amico»
Scorpius fece la seconda cosa incredibile della giornata. L'abbracciò. Di nuovo. E restarono così, per un tempo indeterminato sulle scale.
«Lily?»
«Mh?»
«Grazie»


*Mi è venuto in mente quando Harry ne "La Camera dei Segreti" sente tutti i Tassorosso del secondo anno fare pettegolezzo in biblioteca, quindi ho dedotto che in fin dei conti non sono tutti così amabili come sembrano.

La citazione che da' il nome al capitolo è della serie tv Sherlock della BBC.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 19, 2020 ⏰

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