Dopo la quarta guerra ninja, i rapporti tra villaggi erano quasi migliorati - c'erano stati di nuovo dei piccoli conflitti interni, ma nulla di irreversibili - anche perchè, ormai, tutti i Kage avevano preso in simpatia Naruto Uzumaki, l'attuale Hokage.
Alcuni di loro erano talmente amici, che viaggiavano spesso da un paese all'altro, nello specifico: Sabaku no Gaara. Quest'ultimo, quando i suoi impegni lo permettevano, zompettava dal paese del Vento a quello del Fuoco; in primiss perchè la sua adorata sorella ormai abitava lì - Temari si era trasferita circa quattro anni dopo la Quarta Guerra Ninja, quando lei e Shikamaru Nara avevano ufficializzato le cose - , e poi perchè Gaara provava una sorta di ammirazione nei confronti dell'attuale Hokage, come una sorta di amicizia incondizionata.
Quando Gaara andava a Konoha, questo veniva trattato come se fosse di casa e non mancava mai una cena tutti insieme riuniti. Le persone del villaggio, poi, amavano Gaara e lo ammiravano. Insomma, c'era sempre una sorta di gentilezza verso lo stranero.
In sostanza, quello che pensavo io non era un'accoglienza di totale adorazione - per carità, no - ma almeno un po' di gentilezza. Insomma, avrebbero fatto come noi e ci avrebbero permesso di sentirci a casa, no?
Sbagliato.
***
Il viaggio tra Konoha e Suna durò poco più d un giorno: grazie alle tecnologie avanzate - e alle ferrovie - il viaggio non durava più i quattro famosi giorni di marcia: ma solo uno e mezzo, a passo lento.
Ringraziai quella tecnologia, perchè passare quattro giorni interi, a stretto contatto con tutti quegli idioti che bisticciavano sarebbero stati troppo per mettere a dura prova la mia enorme pazienza.
Ovviamente, quattro giorni solo con Inojin li avrei accettati di buon grado.
«Sarada, lo sapevi che Suna significa "villaggio nascosto dalla Sabbia" ? » parlò Mitsuki, elencando l'ennesima curiosità su Suna, leggendo la guida turistica che aveva comprato chissà dove.
«Ed è anche un paese piuttosto povero... »
«Mistuki-san! Non discriminare! » intervenne Denki, balbettando.
« Ah, e poi pare che la popolazione maschile di Suna sia al terzo posto nella classifica dei peni più grossi.»
Cos...?
Ci fu un silenzio generale. Arrossì vistosamente, dando uno scappellotto alla nuca del mio compagno di team. Mannaggia a Mitsuki e le sue curiosità del cavolo, pensai. E poi, davvero c'era scritta una cosa del genere su una guida turistica?
Iwabe scoppiò a ridere. «Ma dai, c'è davvero una cosa del genere? E' al primo posto chi c'è, eh? » incalzò, avvicinandosi a Mitsuki e alla sua "guida". Roteai gli occhi al cieli.
«I-Iwabe-kun... » balbettò Sumire, più rossa di me in viso. Sembrava stesse andando in iperventilazione e la sua mano che creava vento sulla faccia color peperone non sembrava sortire grandi effetti. «A-andiamo... non s-si dicono que-queste cose... »
Chouchou, che era rimasta in silenzio, scartando il settimo pacchetto di patine - quelle alle spezie - della giornata e infilandosene una manata in bocca, aveva scrollato le spalle. «Allora posso fare un pensierino sui maschietti di Suna! »
«Chouchou! » gridai, dando una spallata alla mia amica. Ma insomma, che discorsi erano? Noi stavamo andando a Suna per partecipare ai Giochi, un festival sportivo che si celebra ogni anno per festeggiare la ricostruzione di Suna. I giochi sarebbero durati tre giorni, e il resto del tempo lo avrebbero passato facendo da turisti e, l'ultimo giorno, sarebbe stata prevista una cerimonia.
STAI LEGGENDO
Monogɑtɑri of Sɑrɑdɑ - Diɑrio di un Uchihɑ
FanficSarada Uchiha ha quindici anni; è una kunoichi ed è la figlia di Sakura e Sasuke, ma è, prima di tutto un'adolescente, alle prese con amici anormali, situazioni strambe e famiglia altrettanto anormale. "Credo fermamente nel Karma. E non lo dico sol...