3. Di consigli e ritardi...

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Song: Sk8ter Boy - Avril Lavigne

Sakura Haruno, nonostante i suoi quasi quarantatrè anni, è considerata una donna molto attraente nel Villaggio della Foglia e dintorni, e anche se incute una certa soggezione a tutti, i suoi ammiratori sono molteplici. Di tanto in tanto le arrivano bouquet di fiori - tutti rigorosamente anonimi, perchè è anche risaputo chi sias uo marito - conservati poi nel suo studio medico.

Sakura Haruno, negli anni, è diventata la dottoressa Uchiha, dopo aver sposato mio padre, Sasuke Uchiha. E nonostante la sua apaticità, lui è davvero innamorato di mia madre; questo l'ho capito soltando qualche anno fa, quando mio padre aveva quasi ammazzato un corteggiatore della mamma con l'Amaterasu.

Il Clan Uchiha non è molto famoso per la manifestazione d'affetto, forse perchè non è nella nostra indole, forse perchè non ci riusciamo proprio... tanto sta che tutti i precedenti Uchiha prima di me hanno commesso gravi errori la maggior parte dovuti alla conseguenza di essere dei fottuti apatici. Io,però, sono anche una parte Haruno e in questa famiglia sono il Cupido della situazione dei miei genitori.


***


«Sarada, hai preso tutto?» strillò mia madre dal piano di sopra con un tono di voce sopra all'ottava. Era la prima volta che viaggiavamo senza un sensei, ma è anche vero che ormai sono un Jounin e non c'è affatto motivo di prendersi tanto pensiero.

«Sì!» urlai in risposta, infilando il portafoglio con i soldi che papà mi aveva dato per il viaggio, insieme alla mappa, ai panini ed a una borraccia d'acqua, il tutto per il viaggio. I bagagli con i nostri vestiti erano già stati spediti quella mattina direttamente a Suna, in modo che potessimo viaggiare leggero, ma nonostante ciò mia madre aveva insistito per farmi portare anche un mantello nello zaino, perchè non si sa mai, diceva.

Chiusi la zip mantenendo un sorriso soddisfatto e voltai il capo verso mio padre seduto sul divano, con il giornale di Konoha poggiato sulle gambe e il suo occhio scoperto fisso su di me. La sua espressione era immutabile come al solito, quindi non capì il suo sguardo, se fosse felice, preoccupato o soddisfatto di me.

«Divertiti con la mamma, papa!» incalzai allora, tentando un discorso con mio padre. Il suo sguardo mutò appena, poi inarcò un sopracciglio e un flebile « Uhm.» uscì dalle sue labbra.

Ora, non che mi aspettassi chissà che cosa da lui - ormai avevo imparato a sopportare il suo autismo- però quel suo commento - anzi, grugnito - non aveva nessun senso. Mi scappò, quindi, un «Che diavolo vuol dire? » detto con un ringhio, molto simile al tono della mamma.

Forse, in fondo, anche il grande shinobi Sasuke Uchiha aveva paura dell'ira di Sakura Haruno in Uchiha, perchè non appena percepì il mio tono, aggrottò le sopracciglia.

«Credo che tua madre debba andare alle terme con la Yamanaka, questo week-end. »

Il tono di papà lasciava forse trapelare una nota di rimprovero per la cosa? O tristezza, forse. In ogni caso, non credo proprio che mamma scelga le terme con la zia Ino invece di stare sola soletta con papà. Sicuramente aveva già detto alla zia che visto che papà era tornato sarebbe stata con lui... o forse no, ma solo perchè si aspettava che papà le chiedesse di restare con lui.

Dopo tutti questi anni, mamma commette degli errori proprio stupidi: papà non gliel'avrebbe mai chiesto; d'altro canto, anche papà è stupido, lo capisco dal cipiglio che ha ora che preferirebbe che Sakura restasse a casa con lui.

Mi schiarii la voce. «Non credo che i piani di mamma siano questi. »

Papà, se possibile, si crucciò ancora di più. « E invece sì. Lo ha detto stamattina.»

Monogɑtɑri of Sɑrɑdɑ - Diɑrio di un UchihɑDove le storie prendono vita. Scoprilo ora