La proposta

404 40 3
                                    

"Ehi. Guarda chi si fa vivo dopo mesi."

Maxence è sulla soglia della porta del suo ex fidanzato, e non sa se prenderlo a pugni o girare e andare via senza neanche dirgli una parola. Poi il ricordo di Axel triste e preoccupato torna ad assalirlo ed è abbastanza per inchiodarlo qui e impedirgli di lasciar perdere. Guarda Frédéric, poggiato con la mano contro lo stipite, e si chiede cos'è che gli piacesse così tanto di lui.

Si sono conosciuti quando era ospite in un programma. Lui era uno degli autori, non lo aveva mai visto perché quelli sono sempre dietro le quinte, la fama e popolarità di cui godono è veramente scarsa. Non come lui che, oltre al suo lavoro da critico, pian piano è diventato un vero e proprio personaggio pubblico. Sì, è abbastanza consapevole che in molti lo seguono semplicemente perché è un bellissimo ragazzo, ma in fin dei conti che gli importa? Dunque era ospite in questo programma e stava tornando dietro le quinte quando finì per scontrarsi con questo uomo affascinante, dai capelli biondi e gli occhi chiari. Fu come una calamita. Accettò il suo invito a cena, si fece scopare quella stessa sera e, anche se non lo amava, anche se con lui era bello solo il sesso, ci è rimasto comunque per otto mesi. Entrambi belli, sexy e interessanti, sono finiti subito sulle copertine delle riviste più famose di Francia e in poco tempo la loro popolarità è finita di coppia è finita alle stelle.

Maxence non ci ha mai fatto caso, o meglio, questo non gli ha cambiato la vita in qualche modo, ma a Frédéric sì. Non era abituato a tutto questo e, quando lo ha beccato a letto con uno la sera prima di conosce Axel, ha avuto la conferma che stava con lui soltanto perché i riflettori gli piacevano.

Eppure ora che lo guarda, realizza che se potesse, Frédéric un altro giro con lui se lo farebbe volentieri. Il suo fascino è quello di sempre, eppure a Maxence in questo momento non fa nessun effetto perché è soltanto lo sporco traditore che si è fatto trovare a letto con un altro. Così lo sorpassa, lasciandosi andare ad un sospiro frustrato e camminando dritto verso il soggiorno.

"Sei tu che mi hai cercato" gli ricorda, incrociando le braccia contro il petto e guardandolo.

"Che modi" mormora Frédéric, guardandolo con un sorrisetto insolente. "Ti ho chiamato perché ho visto che ti sei consolato presto quando ci siamo lasciati. Non che avessi dubbi, l'ho capito dal primo momento in cui è stata pubblicata quella commovente recensione per - "

"Frédéric. Che vuoi?"

"Ci sediamo?"

Maxence non sa se ha tutta questa pazienza, ma lo segue comunque verso il tavolo e si siede di fronte a lui. Il suo ex si limita ad osservarlo per qualche secondo, poggiandosi contro lo schienale della sedia e sistemandosi le maniche della camicia. "Non ti ho chiamato per farti la guerra, ma per aiutarti. Ho un accordo."

"Se volessi davvero aiutarmi, diresti a tutti che mi hai messo le corna e che non ti ho affatto tradito quando sono andato con il mio attuale ragazzo" sbotta Maxence, stranamente sveglio e attento. Sa di essersi fatto attirare nella tana del lupo, sa che Frédéric, che lo sta guardando come se volesse mangiarlo, non gli dirà di certo che dichiarerà al mondo di averlo tradito così che lui e Axel possano essere felici.

"Tra due settimane esce il mio libro" lo informa Frédéric, senza mezzi termini. "Sai, quello a cui sto lavorando da settembre. Il fatto che tu mi abbia lasciato mi ha un po' demoralizzato, devo ammetterlo, Eri tu la gallina dalle uova d'oro della coppia."

"Mi hai tradito, Frédéric" gli ricorda Maxence, sporgendosi in avanti e fulminandolo con lo sguardo. Non può credere che sia qui a fargli la morale, come se non fosse stato lui quello ad essere andato con un altro. Certo, il giorno dopo ha conosciuto Axel e le cose sono andate per il meglio, ma è stato comunque umiliante e triste pensare di non essere abbastanza.

"Se non ti avessi tradito, probabilmente ora non staresti con quell'attore provinciale da quattro soldi - "

"Non azzardarti" sbotta Maxence, battendo il palmo della mano contro il tavolo. Può sopportare tutto, può sopportare che gli addossi tutte le colpe del mondo, ma non questo. Non può insultare Axel davanti a lui, Axel che è così dolce, così perfetto, così fottutamente diverso da lui che lo ha soltanto preso in giro. "Dimmi quello che cazzo mi devi dire o ti giuro che me ne vado in questo istante, te lo giuro che - "

"Facciamo finta di stare insieme" lo interrompe Frédéric, arrestando improvvisamente le sue parole. Maxence lo guarda, incredulo, con gli occhi sbarrati e persi. "Un paio di mesi al massimo. Riprendiamo da dove abbiamo interrotto, promuovo un po' il mio libro, vendo tutte le copie che ho previsto con la mia casa editrice e tra un paio di mesi ci lasciamo. Dirò a tutti che a novembre ti ho tradito io, che tu hai voluto darmi un'altra possibilità e che io ti ho tradito di nuovo."

Maxence lo osserva, a lungo, non tanto perché sta riflettendo sull'accettare oppure no, ma perché vuole capire dov'è la fregatura. Frédéric tiene troppo all'opinione pubblica per rinunciarci in questo modo. "No, non ti credo" decide infine, convinto. "Non ti prenderesti mai tutta la responsabilità. Dovresti non solo ammettere di essere stato un pezzo di merda la prima volta, ma inventarti anche di averlo fatto di nuovo. Ami troppo l'attenzione pubblica per fare una cosa del genere."

"Be', appunto, no?" gli chiede Frédéric, spalancando le braccia. "Che se ne parli bene o se ne parli male, l'importante è che se ne parli. Voglio che questo libro vada bene, Maxence. Da questa cosa ci guadagniamo entrambi. Non dobbiamo fare altro che farci vedere insieme ogni tanto a qualche evento, poi tra un paio di mesi tornerà tutto uguale. Con la sola differenza che smetteranno di odiare il tuo nuovo fidanzato per averti portato via da me."

Maxence lo sospettava che Frédéric gli avrebbe proposto qualcosa di brutto, se lo sentiva. Se è venuto fino a qui, lo ha fatto soltanto perché sperava in qualcosa di diverso, perché sentiva di dover fare un tentativo dopo aver lasciato Axel sul pianerottolo, perché alla fine è solo colpa sua se si ritrovano in questa situazione. Axel, come Frédéric, non era abituato a tutto questo. La differenza tra loro è che Axel avrebbe preferito rimanere nell'ombra, non essere spiattellato ovunque, non diventare oggetto di polemiche e di chiacchiere. Axel è diverso, ed è suo dovere proteggerlo.

Quindi, anche se questa proposta all'inizio lo ha fatto inorridire, che male c'è?

Dovrebbero soltanto farsi vedere in giro ogni tanto, far credere alle persone che hanno una storia: Frédéric si pubblicizza il libro come gli pare, e lui potrà stare con Axel nelle privacy delle loro case, al sicuro da occhiate indiscrete e dal chiacchiericcio della gente. Potranno stare tranquilli per un po' e poi per sempre, si tratta soltanto di qualche mese. Un po' di sacrifici per non ritrovarsi addosso e in eterno le attenzioni della gente che non sa farsi gli affari propri. Cominceranno ad amarlo proprio come lo ama lui, continuerà a recensire spettacoli come un tempo e tutto andrà per il meglio.

Ama così tanto Axel, ed è così sicuro che sia lui l'amore della sua vita, che forse è disposto a fare una cosa del genere. Anzi, n'è completamente certo.

"Due mesi al massimo. Non un giorno di più."

Esce di casa davvero dopo pochi minuti, non ha voglia di rimanere qui a lungo e neanche ne ha motivo. Lui e Frédéric si sono accordati per sentirsi al più presto e decidere cosa fare per rendere credibile questo ritorno di fiamma. Quando imbocca la scalinata che porta al piano inferiore, tira fuori il telefono dalla tasca per telefonare Axel e si ritrova proprio tre chiamate perse e due messaggi su Telegram da parte sua. Entra nell'applicazione per vedere cosa gli ha scritto e improvvisamente si sente svuotato, quando vede che il primo messaggio è una sua foto di lui fuori casa di Frédéric, che risale a poco meno di un'ora fa. A quanto pare, qualcuno lo ha riconosciuto, gli ha scattato una foto col cellulare e l'ha pubblicata sui social. Lo scatto risale a quando era davanti al portone in attesa che quel pallone gonfiato rispondesse al citofono.

Il secondo messaggio, invece, lo ha scritto Axel.

E non ci sono troppi giri di parole.

"Che ci facevi sotto casa del tuo ex?"

Si aggrappa alla ringhiera della scalinata, quando improvvisamente realizza una cosa a cui non aveva minimamente pensato: ha accettato la proposta di Frédéric senza prima parlarne con Axel. Ha accettato di fingere di stare con il suo ex e ha condannato Axel a stare solo a casa, a guardarli fingere di essere felici e innamorati come un tempo. Ha accettato per Axel eppure non ha pensato veramente a lui.

Caro Maxence, stavolta sei proprio fottuto. E non come vorresti tu.

Art is lies Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora