Mi hai tradito?

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"Ciao, amore."

"Non dirmi "ciao amore" se ci tieni al tuo taglio di capelli."

Maxence si lascia andare ad un sospiro rassegnato, spostandosi per far entrare Axel che si è presentato a casa sua dopo lo spettacolo, così come si erano accordati. Di solito gli piace raggiungerlo, venire via insieme, ma in questo caso gli ha scritto di raggiungerlo a casa. Se deve fare questa cosa con Frédéric, forse non è il caso di farsi vedere con Axel. Dio, con Axel. Con il suo ragazzo. Come ha potuto cacciarsi in questa situazione?

Axel sembra stanco, come ogni volta dopo uno spettacolo, ha i capelli sparati in tutte le direzioni e una giacca di jeans primaverile che si intona con i suoi occhi chiari. Se la toglie di dosso e la getta in malo o modo sul divano e si mette a braccia conserte, poggiandosi contro lo schienale e osservandolo a lungo. Maxence si sente mortificato e a malapena riesce a reggere il suo sguardo.

"Mi hai tradito."

Maxence sbarra gli occhi, sentendosi improvvisamente in colpa. "No! L'ho fatto? No, no, non ti ho tradito. Non è successo niente. Credi che io ti abbia tradito?"

"Eri sotto casa del tuo ex super affascinante stamattina" gli ricorda Axel, cominciando ad elencare i punti che gli hanno dato modo di arrivare a questa conclusione. "Non mi hai detto che ci saresti andato, mi hai chiesto di venire qui per parlarmi e ora hai la faccia di uno che si è fatto rivoltare come un calzino dal suo ex e sta per confessare un tradimento."

Maxence esita qualche istante, colpito e spaesato, prima di scuotere la testa in fretta perché non vuole assolutamente che Axel pensi questo. "No, no, ti giuro non è come credi tu. E lui non è affascinante come dici tu, smettila, tu sei affascinante. Sei bellissimo. Lo sai che sei bellissimo?"

Axel piega la testa, guardandolo di traverso. "Ecco, bravo. Ora manca solo che mi dai un anello e hai finito tutti i segnali di tradimento possibili."

"Axel" lo richiama Maxence con più fermezza, il panico palese nel suo tono di voce. "Sì, devo parlarti, e forse ho fatto una cazzata. Ma non questo, non avrei mai potuto tradirti. So che stiamo insieme da pochi mesi ma ti amo, lo sai che ti amo, e sai quanto questo - io e te, quello che abbiamo costruito, sia importante per me. Non farei mai nulla per compromettere quello che abbiamo."

Appena finisce di parlare resta in silenzio ad osservarlo, aspettandosi un segno, qualcosa, uno sguardo che gli dia fiducia, ma in questo momento Axel sembra spaventato e si odia per averlo messo in questa situazione. E si odia ancora di più per ciò che gli sta per dire. Axel tiene il suo sguardo per un po', poi sospira e va verso la finestra come se avesse bisogno di prendere un po' d'aria. "Puoi - puoi dirmi e basta che ci facevi lì, per favore? Sto diventando matto."

Lo sa che si fida di lui, che non è stato facile, che ha dovuto farne di passi e di sacrifici per guadagnarsi la sua fiducia, ma sa anche che Axel è ancora molto giovane e ha tanta strada da fare per fidarsi anche di se stesso. Per credere fermamente di non avere nulla in meno a quel Frédéric che di fascino ci vive, che con i suoi capelli biondi e gli occhi azzurri ci ha messo veramente poco a guadagnare qualche copertina quando stavano insieme mesi fa.

"Frédéric mi ha scritto stamattina, me ne sono accorto appena ho messo piede da fuori casa tua. Mi ha chiesto di vedermi perché aveva qualcosa da propormi per farci uscire da questa storia" mormora Maxence, scegliendo di cominciare dall'inizio ed essere sincero al 100%. "Avevo intenzione di ignorarlo, ma poi tu mi hai raggiunto, mi hai chiesto di abbracciarti e io ti ho promesso che avrei trovato un modo per risolvere questa situazione. Per questo sono andato da lui, Axel. Solo per te."

"Solo per me?"

"Lui mi ha tradito, Axel" gli ricorda. "Credi davvero che mi abbia fatto piacere rivederlo?"

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