E poi il tempo volò....dopo le consuete foto di gruppo ci abbracciammo promettendoci di non perderci di vista. Raggiunsi i miei genitori, mio padre aveva noleggiato un camion di trasporti per portare via le mie cose dal campus " Tesoro è tutto pronto! Ho contattato la proprietaria di New York, aprirà lei l'appartamento per consentire alla Società di trasporti di consegnare tutte le tue scatole! Stasera dormi da Alice?" lo abbracciai " Grazie papà! Stasera si sarò da Alice, passiamo la serata insieme e domani sarò a casa!". Avrei passato qualche giorno dai miei prima di trasferirmi a New York. Li abbracciai ancora una volta e li salutai.
Raggiunsi Alice, era ormai il tramonto ed il campus aveva l'aria di una spiaggia a fine estate. Alice stava sistemando i suoi bellissimi capelli neri, glieli avevo sempre invidiati...i miei erano di un semplice castano, certo lunghi come suoi ma di un colore così comune, proprio come me. Ero sempre stata nella norma, di certo non una ninfa come Jess anzi... avevo labbra sottili e non ero per nulla magra anzi ero formosa, forse troppo...l'unico tratto che mi distingueva erano gli occhi, blu come quelli di mia madre. Alice si girò " la smetti d'osservarmi,? dai vieni qui che ti aggiusto un po la chioma selvaggia che ti ritrovi!" . Passammo un'ora così, a sistemare i miei capelli e a chiacchierare, mi disse di aver baciato Luke quel pomeriggio, un bacio d'addio disse, lui l'aveva guardata come se non volesse perderla. Erano innamorati quei due, lo sapevo, ma erano anche così stupidi da lasciarsi andare...
Mentre Alice faceva zapping, io aprii la finestra dell' alloggio e respirai per l'ultima volta l'aria del campus che mi aveva coccolata per tutti quegl'anni, e lì sotto il solito albero lo vidi, c'era Cole...sembrava immerso nei suoi pensieri...era così bello da sembrare finto...la luce del campus creava delle ombre sul suo viso perfetto, dovevo fare qualcosa, dovevo raggiungerlo... Chiusi la finestra, presi al volo la mia giacca e corsi fuori dalla stanza " Dove vai?" mi urlò Alice " Da lui.." risposi.
Corsi verso l'uscita e lo vidi, era ancora lì...quel viso aveva tormentato ogni mio sogno, quegli occhi avevano riempito ogni mio pensiero e la fantasia di quella bocca perfetta sulla mia così imperfetta aveva spezzato ogni mio respiro.
Lo amavo così tanto...ogni parte di me lo voleva...Mi avvicinai e lui alzo lo sguardo, mi vide e sorrise " Hey Scott che ci fai qui?" sorrideva sempre quando mi vedeva, mi faceva venire i brividi. " Ero da Alice e ti ho visto? Posso sedermi accanto a te?!". "Certo, vieni qui" mi sedetti al suo fianco e restammo in silenzio qualche minuto " Allora, come stai? Alice mi ha detto che con Jess è finita.." piegò le labbra in una smorfia " si, è finita...ma sto bene, non andava comunque da un po....era solo questione di tempo Kate". Fu il suo sguardo perso e triste a muovere qualcosa dentro di me. Ed in quell'attimo decisi che non sarei partita senza aver qualcosa in cambio...Avevo bisogno di sentire che non era solo una fantasia, così lo guardai negli occhi e prima di perdermi in quel blu, richiamai la sua attenzione " Cole...?" lui si avvicinò e fece quel mezzo sorriso, quello che mi faceva perdere la cognizione delle cose "dimmi..." mi avvicinai a lui quanto più possibile e senza pensare tirai fuori quella frase "....Baciami....ti prego baciami...". Lui mi guardo confuso " ti prego Cole...ti prego..." la voce mi tremava e allora lui cancellò lo spazio che c'era tra noi e poggiò le sue labbra sulle mie.
Fu come un'esplosione, le sue labbra sfiorarono le mie prima con delicatezza, poi, piano piano, la pressione delle sue labbra mi consumò. Non riuscivo a pensare ad altro che alla sua bocca sulla mia, alla sua mano sulla mia schiena. Un brivido mi percorse lungo tutto il corpo mentre le sue mani toccarono il mio viso per attirami a lui. Io appoggiai una mano sul suo petto e con l'altra mi aggrappai ai suoi capelli per avvicinarmi ancora di più come se non fosse mai abbastanza. Schiusi le labbra e sentì la sua lingua giocare con la mia, sapeva di menta, sapeva di Cole, gli tirai i capelli ed impazzii quando emise un verso gutturale, quasi un ringhio....la sua mano passo sul mio fianco e sali fin sotto il mio seno in una striscia di fuoco. Mi sentivo come lava, eppure avevo brividi in ogni parte del corpo. Non smise di consumarmi quasi come se volesse divorarmi.. Lui alzò la testa e mordicchiò il mio labbro inferiore e mi sfuggi un gemito di piacere. Eravamo entrambi senza fiato con le labbra che ancora si sfioravano... " Kate...?". disse con un tono così confuso " Cole....io...io...credo di dover andare" lui mi trattenne ancora a se " Ti prego Cole...lasciami andare" tirandomi a se con le labbra a pochi centimetri dalle mie " è la seconda volta che mi preghi stasera Kate...non voglio lasciarti andare... ho voglia di baciarti ancora...". Non potevo, non sarei più andata via se lo avessi lasciato fare " Cole...tu... tu la ami ancora?" mi guardo dritto negli occhi ma non rispose e allora capii " ...lasciami andare ti prego, lasciami andare altrimenti non saprò più come rimettere insieme i pezzi". Lui lasciò leggermente la presa, si mise le mani tra i capelli, lo faceva sempre quando era nervoso. Senza dire una parola mi alzai, avevo gli occhi lucidi, abbassai lo sguardo e con un filo di voce aggiunsi "...non dimenticarti di me, non dimenticarti di me Cole...addio" e mentre correvo via mi sembrò di sentirgli dire "sarebbe impossibile".
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Il suo sorriso
ChickLitConnecticut - Yale College ..e poi d'improvviso lui sorrise ...in un attimo il tempo si fermò, quella che era stata fino a ieri non esisteva più, in un attimo capì di essere persa...