ciao

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Non so cosa scattò in me ma senza dire una parola mi spinsi verso di lui e lo abbracciai, fui avvolta dal suo profumo, da quell'aroma di menta...quanto mi era mancato. Fu come tornare a casa, lo strinsi a me forte come se avessi paura di perderlo ancora. " ciao.." mi sussurrò all'orecchio, sentii elettricità partire dall'orecchio fino al centro di me. " ciao.." gli risposi ancora tra le sue braccia. Era assurdo, non aveva senso ma dopo 5 anni quell'elettricità era ancora lì, tra noi. Mi accorsi di averlo abbracciato così, senza dire una parola, arrossì e cercando un minimo di autocontrollo mi allontanai, lui fece quel sorriso sghembo che mi aveva sempre fatto impazzire "...allora ti sono mancato almeno un po' " risi " sempre il solito idiota, come stai?" Lui si toccò i capelli " direi bene e tu?" Era nervoso " anche io..." poi mi girai verso le sue foto "Cole...sono stupende..ma come? Come ci sei riuscito? L'ultima volta che ci siamo sentiti eri immerso in scavi in Asia..." lo guardai con curiosità " veramente era l'ultima volta che io ti ho scritto, tu eri sparita..." era vero, io dopo quel bacio avevo provato a chiuderlo fuori dalla mia vita, ma c'ero riuscita solo fisicamente, la mia mente ed il mio cuore non lo avevano dimenticato.
Prima che potessi rispondere una ragazza gli si avvicinò, era bellissima, alta, bionda, occhi azzurri, maledette gambe da fenicottero...era una modella, ne ero sicura...lasciava senza fiato..Lei gli si avvicinò e posò una mano sul suo petto guardando me con sfida. " Tesoro, c'è Philip che chiede di te, andiamo?" Lo guardo come se volesse divorarlo lì in mezzo a tutti noi, lui invece guardava me " vi raggiungo subito, tu va pure" le disse, forse era la sua ragazza? Una voragine mi si formò nel cuore. Ma cosa pensavo? Perché ero gelosa? Mi innervosii. La guardai andare via ancheggiando "è bellissima" dissi, lui non prestò attenzione e a quel mio commento "Kate, sei impegnata stasera?" Lo guardai confusa " no, perché?" Si toccò di nuovo i capelli " ti andrebbe di uscire con me?" Mi guardò " perché?" gli chiesi " perché no?" Rispose lui. Voleva uscire con me? Perché? Forse gli era mancata la nostra amicizia? Forse lo faceva per educazione? Perché?. Non avendo risposte, decisi di essere egoista per una volta e senza pensare alle conseguenze gli risposi di si. Lui sorrise " ok, allora dammi solo una mezz'ora, raggiungo Stephany e parlo con Philip.. purtroppo è una cosa che non posso rimandare ma sarò subito da te" io gli feci solo un cenno del capo, la mia voce non voleva fare la sua ricomparsa. Lui stava per andare, poi d'improvviso si girò " Kate, sul serio aspettami, non scappare, ok? Non scappare.." mi guardò dritto negli occhi ed io mi immobilizzai, erano fuoco per me, balbettai un " ok" e lui si allontanò.

Passai mezz'ora a guardare ancora le Sue foto e a cercare di capire i luoghi in cui erano state scattate..
Aveva ragione, per mesi lui mi aveva cercata, mi aveva scritto raccontandomi di sé, mentre io avevo alzato il muro. Quel bacio, anni fa, aveva smosso qualcosa dentro me, non ero mai stata baciata così...non avevo mai sentito quelle sensazioni ed il fatto che lui amasse ancora Jess mi aveva spinto a proteggere quel che restava di me...Ero vulnerabile, ero innamorata, avevo il cuore a pezzi eppure volevo solo lui con ogni parte di me...
Decisi allora di sparire, era l'unico modo per provare a dimenticarlo...ma a quanto pare avevo fallito.

Mi sedetti su un divanetto e lo guardai da lontano, era cresciuto...il viso più spigoloso, i tratti delineati e mascolini, quel filo di barba, i capelli più corti, il corpo più muscoloso. Quella sera il completo nero con camicia bianca gli calzava a pennello. Era ancora più sexy di quanto non fosse a Yale e come sempre non si accorgeva neanche di tutte le donne che lo guardavano sospirando. Poi d'improvviso si girò verso di me ed i nostri sguardi si incatenarono, salutò tutti e si avvicinò verso di me, io mi alzai e lui mi squadrò dalla testa ai piedi. Il suo sguardo somigliava ad un tocco e la mia agitazione aumentò. Lui mi fissò ancora come se volesse imprimere ogni parte di me dentro di se ed io tremai " sei...sei davvero bellissima Kate", cosa aveva detto? cos avrei dovuto rispondere? "Grazie...anche tu, ma questo già lo sai" risi per smorzare il nervosismo "ovviamente Scott, sono tutte pazze di me dal liceo" e risi " ancora non hai risolto quel piccolo problema di ego, vedo" rise a sua volta "lo sai che è dura essere perfetti!" era sempre lo stesso e questo mi tranquillizzò un pò, continuando a ridere mi fece cenno di andare, prendemmo i soprabiti e uscimmo.

L'aria fresca fu un tocca sana per la mia pelle in fiamme, lui mi prese la mano ed io m'irrigidii, un calore mi attraversò e dovetti costringere le mie gambe tremanti a muoversi. Mi condusse verso un auto e mi aprì lo sportello " prego, madame". Entrai nell'auto che aveva il suo profumo, rabbrividii ancora una volta " hai freddo?" mi chiese " no no, sto bene!" risposi con voce tremante " non essere nervosa Kate, sono solo io" aveva davvero detto che era solo lui? non aveva ancora capito che era proprio quello a farmi tremare come una ragazzina?Mandai un messaggio ad Alice, poi gli sorrisi e lui mise in moto.

Il suo sorrisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora