Louis entra in cucina lentamente, senza mai distogliere l'attenzione da quel foglio che tiene tra le mani. Ne è totalmente rapito da quando lo ha trovato, sembra che non voglia leggere altro per il resto della sua vita.
Solo una volta arrivato, decide di lasciarlo sul piano della cucina e vi appoggia su il cellulare.
Recupera in fretta la teiera per riempirla d'acqua, e la sistema sul fornello per preparare il tè di cui tanto ha bisogno. Solo dopo aver acceso la fiamma, si appoggia sui gomiti per sbirciare il verso seguente.
'Took some time 'cause I've run out of energy of playing someone I heard I'm supposed to be.'
2012.
L'intervista era cominciata da poco, eppure Louis già non ne poteva più di sentire sempre le stesse domande e di dover dare sempre le stesse risposte, come se non bastassero quelle date in precedenza.
Possibile che nessuno capiva che se le domande non cambiavano, tutte le interviste erano sempre uguali?
Non poteva credere che ci fosse bisogno che glielo facesse notare lui.
Tuttavia, decise di non protestare ulteriormente, mostrando interesse per ciò che stava dicendo Liam.
Dopotutto, prima sarebbe finita quell'intervista, prima sarebbe potuto fuggire nella camera d'hotel con Harry. Era solo questione di tenere i denti stretti.
Harry, che era seduto a due posti di distanza. A separarli c'era solo Niall che, a differenza sua, stava ascoltando attentamente ciò che diceva Liam. Il ragazzo stava parlando del riscontro positivo che aveva avuto il loro ultimo album. Louis lo aveva già sentito, non c'era bisogno che lo facesse per l'ennesima volta.
Almeno, però, stavano parlando di musica. Era questione di attimi prima che si passasse alle domande più scomode, quelle sui gusti in fatto di ragazze e quelle sulle loro relazio...
«Quindi, Harry, tu sei single, giusto?» chiese l'intervistatore incrociando le dita delle mani sul bancone, mettendo fine alla parte dell'intervista dedicata alla loro musica. Ora arrivava la parte più succulenta, quella che avrebbe fatto più ascolti. Era così che la definivano i loro manager, e i ragazzi lo sapevano bene.
Harry scrollò le spalle, «è così.»
«E non stai cercando nessuno?»
Con tono tranquillo, senza far trasparire alcuna confusione per quella domanda così bizzarra, Harry scrollò di nuovo le spalle. «Non...penso si tratti di cercare qualcuno, no? Quando arriva, arriva... credo.»
Si poteva davvero cercare qualcuno? Harry non lo credeva possibile. Lui pensava che la vita fosse imprevedibile, che ti facesse conoscere determinate persone quando meno te lo aspetti, nei posti più strani. Era così che era successo con Louis, no? Si erano conosciuti in un bagno di XFactor quando la loro priorità era quella di sfondare nell'industria musicale e diventare qualcuno. E l'amore li aveva colpiti all'improvviso, senza che nessuno dei due potesse prevederlo, senza che nessuno dei due lo stesse cercando. Inoltre Louis era fidanzato al tempo, quindi aveva ben poco da cercare.
Per questo, non riuscendo a trattenersi, Louis fece un colpo di tosse, richiamando l'attenzione su di lui. Ovviamente doveva richiamare l'attenzione su di lui. Ovviamente voleva che tutti lo notassero dopo quella domanda, che tutti capissero che Harry aveva trovato la sua persona già da tempo, ormai.
L'intervistatore lo guardò confuso, «tutto bene, Louis?»
«Oh, sì, tutto benissimo. Era solo...un colpo di tosse.»
«Un colpo di tosse? Sicuro?»
«Assolutamente! Era un semplice colpo di tosse, nulla di più.»
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Habit.
Fanfiction2018. Un pomeriggio, per puro caso, Louis ritrova in un mobile dei documenti risalenti al 2016. Tra questi, c'è una canzone: Habit. Louis aveva quasi dimenticato di averla scritta, eppure gli basta rileggere il testo per tornare indietro nel tempo e...