Alla Velocità Dei Sogni.

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Sara si trovava sul palco di un teatro. Stava danzando. Davanti a lei, nella platea, c'erano centinaia di spettatori. Stava per completare l'ultima piroetta, quando improvvisamente cadde. Tutti iniziarono a ridere. Le voci le rimbombavano nella testa, ad un tratto cominciò a sprofondare nel palcoscenico, venne inghiottita dal buio.
La ragazza si svegliò di soprassalto, la fronte imperlata di sudore. Si guardò intorno, era nella sua stanza. L'occhio le cadde sul calendario, poi sulla sveglia. Le ci volle un attimo per capire che, come al solito, era in ritardo. Scese dal letto e si precipitò nel bagno, in un quarto d'ora fu pronta. Non poteva fare tardi, non quel giorno. Sì, perché quel giorno era probabilmente il più importante della sua vita. Quel giorno si sarebbero tenute le audizioni per una delle più prestigiose scuole di danza della sua città. Lei sognava fin da piccola di diventare una vera ballerina e non poteva buttare via il suo sogno per un semplice ritardo.
Arrivò a teatro con giusto cinque minuti di anticipo. Entrò nel suo camerino per posare la borsa. Stava entrando nella platea quando qualcuno la urtò. Era Giorgia, una ragazza molto vanitosa, sempre pronta a rinfacciare agli altri la sua bravura. Le rivolse un ghigno. Sara fece per risponderle, ma ciò che vide le mozzò il fiato: il teatro era immenso e decorato dai ritratti di decine di ballerine. C'erano centinaia di poltrone rosso fuoco. Camminando arrivò al palco. Era molto ampio e il pavimento era di legno. Il sipario era rosso come le poltrone. Toccandolo, la ragazza si accorse che era molto ruvido, per via dei ricami. Stava ancora esaminando il posto quando fu ripresa dalla sua insegnante, le prove stavano per iniziare. Sara provò la coreografia per ore, doveva entrare in quella scuola. Mentre provava per l'ultima volta prima dello spettacolo, Giorgia la fece inciampare. Poi iniziò a ridere, mentre se ne andava con le sue amiche. Sara strinse i denti. Riuscì a rialzarsi giusto in tempo. La giuria entrò in quel momento nel teatro. La ragazza corse in camerino per infilarsi un candido tutù. Glielo aveva regalato sua madre. Doveva entrare in quella scuola anche per lei, per renderla fiera di sua figlia.
Le audizioni iniziarono. Passò circa mezz'ora, poi toccò a Sara. La ragazza sentì l'ansia crescere dentro di lei. E se fosse caduta come nel suo sogno? Fece un respiro profondo e salì sul palco. Ci vollero pochi istanti e la musica partì. La ragazza iniziò a ballare. Si dimenticò di tutto: dell'audizione, di Giorgia, persino dell'ansia. Tutto era più semplice quando ballava, per un attimo le sembrò di volare. Assaporò quel momento fino all'ultimo istante, fino all'ultimo passo. Ballava né troppo velocemente né troppo lentamente, semplicemente alla velocità dei sogni. La musica finì e lei smise di ballare. Rimasero tutti senza parole. Fu allora che si alzò un applauso che sembrava non finire mai. Sara non era mai stata così felice. Venne ammessa alla scuola, intanto Giorgia ribolliva di rabbia, ma a Sara non importava. In quel momento c'erano solo lei e il suo sogno.

Ho scritto questo testo per farvi capire una cosa molto importante: se vogliamo fare qualcosa, non dobbiamo farci fermare da niente e da nessuno, specialmente dal giudizio degli altri. Se ridono, che ridano pure. Se fissano, lasciamoli fissare. Se criticano, freghiamocene. Perché niente può impedire di seguire i propri sogni. E quando si realizza un desiderio, quando si supera un ostacolo, è in quel momento che si impara a volare.

[il testo è ispirato a un corto animato di Richarhtt, intitolato "Alla velocità dei sogni". Una delle frasi del testo appartiene al corto animato ("nè troppo veloce, nè troppo lento, semplicemente alla velocità dei sogni"). L'ho inserita perchè mi ha dato tanto, grazie Richard💛]

Verba.

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