Testa o Cuore?

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Sono seduta alla mia scrivania. Ho appena acceso il computer per scrivere una nuova storia. Non so cosa scrivere, non ho ancora trovato nessun argomento interessante. Inizio a guardare le storie che ho scritto negli anni scorsi. Ho sempre scritto tanto, perché quando nella testa non c’è più spazio per mettere i pensieri, c’è sempre un foglio bianco pronto ad accoglierli. Ho molti file nella mia cartella segreta (nessuno sa che scrivo). Guardandoli tutti ne trovo alcuni di quando ero piccola, avevo circa dieci anni quando li ho scritti. Per curiosità ne apro uno a caso. Il titolo è “Dal diario di Emily Road: i nuovi vicini””. Ovviamente Emily Road sono io. Non mi è mai piaciuto firmarmi con il mio vero nome, a breve capirete perché. Inizio a leggere. Il racconto mi porta alla memoria tanti ricordi di un’estate bellissima, una delle più belle della mia vita. Dopo aver finito vedo che la nostra amica Emily ha scritto altri racconti. Finalmente so cosa scrivere. Decido di riadattare i racconti. Apro un nuovo file word, incollo il testo originale. Quando devo raccontare di me non scrivo mai scalette, quindi inizio subito con l’introduzione. Mi fermo dopo nemmeno un minuto, cancello tutto. Non ho avuto un blocco dello scrittore, come molti potrebbero pensare. Il mio computer non è impazzito, facendomi perdere tutto il lavoro. Semplicemente, il racconto stava diventando troppo personale, e il mio cervello ha ben deciso che non era il caso di condividerlo. Infondo, cosa importa agli altri della mia infanzia? Tutte scuse. Aprirsi è sempre stato difficile per me, anche con le persone che mi sono più vicine. Non riesco a condividere spontaneamente i miei sentimenti a tal punto da dovermi firmare con un altro nome sul MIO diario segreto. Il non esprimere i miei sentimenti mi ha portato via troppe cose. È tempo di cambiare. Apro un nuovo file word. Inizio a scrivere. Scrivo perché chi legge le mie storie non faccia i miei stessi errori. Non bisogna avere paura di ciò che si prova. Anche ora sono tentata di cancellare tutto, spegnere il computer e fare altro. Ma non si può andare avanti così. Spero che questa storia possa aiutare coloro che, come me, non fanno altro che alzare muri, e lamentarsi perché nessuno riesce a valicarli. Sono certa però, che questa storia, in questo momento, stia aiutando me. Quando la testa dice di tenersi tutto dentro, il cuore non deve permetterlo. Metto il muto alla voce che mi dice di smettere di scrivere, di cancellare tutto, e ascolto ciò che il mio cuore ha da dirmi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 09, 2020 ⏰

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