I Acknowledgement

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III Persona P.O.V. Tyler

Diventare Troye Sivan Mellet dev'essere una delle cose peggiori che ti potrebbe mai accadere, disse Tyler tra sé e sé mentre guardava il suddetto australiano mettere un braccio sulla spalla di una ragazza mora. Troye aveva la brutta abitudine di contraddirsi da solo, era un tipo da flirt, uno di quelli che trovi urlare con i suoi compagni durante i cinque minuti di pausa che intercorrono tra una lezione ed un' altra, e se eri fortunato abbastanza lo trovavi in biblioteca con i suoi occhiali quasi sulla punta del naso con la faccia immersa in 500 pagine di libro (tipo, seriamente? che nerd). Era anche il tipo che predicava sul diventare "un ragazzo che può fare tutto con tutti" ma la cosa migliore restava prendere bei voti a scuola ed aiutare i pensionati della porta accanto quando nessuno vede.

E la migliore di tutti: aveva casualmente dichiarato di essere omofobo di fronte ad una folla di gente mentre, casualmente, stava guardando il fantastico culo di Tyler mentre passava per il corridoio.

Troye Sivan Mellet era chiaramente confuso e avere la sua testa sarebbe stato come vivere in un inferno.

Nonostante ciò a Tyler piaceva guardare Troye Sivan Mellet. Troye era quel tipo di ragazzo che puoi capire molto facilmente ma allo stesso tempo non puoi. Era l'uomo delle contraddizioni, della confusione, ed era la personificazione della frustrazione e quella del fascino. A Tyler piaceva il modo in cui si comportava Troye - il modo in cui parlava e componeva parole con il suo accento, trascurando il fatto che una buona parte di quello che usciva dalla sua bocca era sonstanzialmente merda. A Tyler piaceva guardare Troye sorridere, la stranezza della sua bocca e la lucentezza dei suoi brillanti occhi blu e la presa delle sue mani, il modo in cui Troye mordeva il suo labbro inferiore quando era nervoso e il modo in cui giocherellava con le sue dita sottili e sbatteva le sue estremamente attraenti, lunghe ciglia quando mentiva.   A Tyler piaceva com’era Troye.

Era da tanto tempo ormai, ed era ora che Tyler Oakley realizzasse che la gravità lo sta portando lentamente verso Troye Sivan Mellet.

***

Stranamente non era stato Tyler ad iniziate la conversazione tra i due.

Era seduto sulle gradinate da abbastanza tempo ormai, rilassato e con le gambe incrociate, con il telefono sbloccato tra le sue mani (stava scrivendo alla sua migliore amica, Zoe) e una cuffia in un orecchio, il sole stava tramontando all'orizzonte. La luce arancione del sole che stava rendendo difficile per lui vedere sullo schermo del cellulare venne oscurata, e guardando Tyler trovò il familiare giubbotto di pelle vicino alla sua faccia.

Troye era davanti a lui con curiosità nei suoi occhi blu.

Tyler si tirò subito su con il suo interrogativo e con lo sguardo dell’altro addosso, strizzando gli occhi contro la luce del sole.

«Frocio» lo schernì Troye, mettendo le mani nella tasca del suo cappotto. Le mani di Tyler ebbero un fremito e si sedde nella sedia più lontana da Troye, il suo sguardo accusatorio diventò truce e con le sopracciglia alzate. Oh, doveva essere pronto ad ucciderlo*.

«Cosa vuoi da me Sivan?» chiese Tyler.

La curiosità negli occhi dell'altro rimase, ora con più intensità, e Tyler, sentitosi attraversato dai suoi occhi, buttò lo sguardo sul campo e passò una mano tra i suoi capelli tinti di lilla, ordinandosi di ignorare l'altro. Poi sentì una risatina. «Quindi sei veramente un frocio, hm?»

Tyler apparentemente lo ignorò. Se solo fosse stato un' altra persona...

Dio, desiderò che Zoe fosse lì a supportarlo e a tirare la sua vita via dal dannato ciuffo di Troye. Ma ancora, tre mesi prima, fu lei quella che disse che se Troye fosse stato gay, sarebbero stati bene assieme. Mai perdere le speranze.

L'ombra si mosse e ci fu uno strusciare di vestiti. Sentì un piccolo rumore dalle sedie di metallo delle gradinate, seguito da una vibrazione che pensò essere un sasso. Ci fu silenzio per qualche attimo prima che Troye disse «Che stai facendo?».

«Davvero vuoi provare ad iniziare una conversazione con un ragazzo che vuole chiaramente scopare con un altro ragazzo?» chiese in risposta, con evidente sfacciataggine nella sua voce. Si sentì orgoglioso della sua capacità di restare in piedi contro questo (perché lui é Tyler Fucking Oakley, e Tyler Oakley non viene smerdato da nessuno), ma allo stesso tempo si rimproverò perché potrebbe aver iniziato un litigio, e non aveva voglia di colpire nessuno.

Intanto, Troye buttò la sua testa all'indietro e rise. Era strano e vuoto e più che altro, derisorio, quindi, naturalmente, Tyler si sentì offeso. Diede all'australiano uno sguardo di traverso, con una risatina di bonus, ma Troye fece un sorriso vuoto «Vai via Sivan, ho cose più importanti da fare».

«Non sono parte delle cose importanti da farti?»

«Oh, ti farò dopo, ma ora ho cose più importanti da fare».

Quindi si alzò e camminò con grazie giù dalla scalinata, con un andatura sia orgogliosa sia sicura, e se Tyler avesse scelto di guardare la faccia mortificata (ed ancora meglio, molto frustrata) di Troye, il suo petto si sarebbe gonfiato per la soddisfazione.

*La frase era “to cut a bitch, no matter how said bitch was an attractive SOB” ma non sapevo davvero come tradurla.

Well, hello everyone!

Sono Anna e, sì, non ho una cazzo di vita sociale e quindi mi metto a tradurre fanfiction (vai Anna, così!) e boh, ditemi se è leggibile e se magari avete idee su come tradurre quella frase maledetta, ditemelo!

Anna. X

Denial ➸Troyler AU [ita]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora