Helen

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Eppure ogni giorno t'alzi,
Trovando la forza di reagire;
Ma dimmi, come fai a vivere
Con tutto quel male da patire?
Nata disagiata, divenuta ribelle,
In atteggiamento maschio,
Ma femmina sopra pelle,
Cresciuta tra tre fratelli
E fanciulleschi sogni riposti,
Che hanno trovato la fine
In Dei con piani opposti.
E tutto bene con la prima figlia
Ma il secondo fu la meraviglia:
Cammina, osserva e mangia
Ma non saprà mai dire mamma;
Non avrà le opportunità
Di chi chiamiamo 'normali',
Quando intorno, nel mondo,
Siam più bestie che umani.
E adesso pure sola
Con un amore terminato,
Scaduto nel tempo
Da un rapporto logorato;
Non per colpa di qualcuno
Non per alcun dramma,
Ma perché delle volte l'amore
È più piaga che manna.
E con le tasche spesso vuote
E con un vizio che tossisce fumo
Trovi ancora, e per ciò ti amo,
La speranza nel tuo futuro.
Trovi ancora, in mezzo al male,
La brillantezza d'un gesto,
Che nel quieto vivere
Ha riposto un sogno maldestro.

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