Mano Nella Mano

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Sei andata via.
Nel tuo dolore silente
Hai abbracciato una pura agonia.
Hai pianto, poi riso,
Sei caduta e hai disperato
Ma sul tuo tiepido viso
Il sorriso non se n'è andato.
Hai corso, hai demorso,
Un tempo perso, un altro vinto,
Hai sognato, sei crollata
Su un pavimento variopinto
Di petali e profumi,
Di steli e fili d'erba,
Abbracciata dai colori
D'una primavera in festa.
Non giocare col dolore
Se non puoi averla franca,
Ma ridi, gioisci; il giorno
Rispunterà dalle finestre
Dell'anima e del cuore.
E allora vieni vicino
E dammi la mano,
Ogni nostro male svanisce
Nel tuo iridato giardino.
Correrai, ricadrai
E forse sarà anche peggio
Di come fu allora,
Ma la forza è meno obliata
Quando non sei più sola. 
Prendi la paura, dalle la mano,
Stringila e portala
In un giardino lontano,
Sarà mite il tempo,
Infinito il momento,
Sarà un attimo infinito
In un infinito spavento
D'esser colta di sorpresa,
D'esser colta troppo bella
In una storia originale,
In questa favola novella.

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