Il suo tocco sulla mia pelle è così delicato, come se avesse paura che mi rompessi.
Le mie gambe ormai affaticate e stanche cedono al mio peso.
Mi afferra sui fianchi con entrambe le mani e fa forza sulle braccia per tenermi su.Nel fare questo movimento preme la mia pelle dolente e gemo dal dolore. In un'istante mi ritrovo tra le sue braccia, mi irrigidisco per qualche istante, ma troppo stanca mi lascio andare appoggiando la testa al suo petto.
Il suo profumo mi invade le narici e non posso fare altro che bearmi di questa nostra vicinanza.Tengo gli occhi chiusi, e sento i suoi movimenti delicati per evitare di farmi del male penso.
Fa qualche passo, probabilmente verso il letto. E infatti poco dopo mi appoggia sulla superficie morbida del letto.Sospiro di sollievo e mi rilasso, nel mentre lui mi copre con la coperta che mi avvolgeva poco prima che mi svegliassi.
Quando riapro gli occhi il suo viso e a pochi centimetri da me e la sensazione che mi provoca questa nostra vicinanza e indescrivibile.
Riprenditi Ariel, non abbassare la guardia.
Mi allontano velocemente e nel farlo vedo un velo di delusione formarsi sul suo viso, che viene poi subito nascosto dalla solita espressione seria."Riposati che ne hai bisogno, più tardi verrò a controllarti e ti porterò anche il pranzo" prima di allontanarsi da me, avvicina le sue labbra al mi viso e mi lascia un leggero bacio sulla fronte. Da quando questa confidenza?
Non reagisco, anzi, chiudo gli occhi e fingo l'indifferenza quando in realtà il mio cuore palpita per il contatto appena avvenuto. Mi addormento con ancora la sensazione delle sue labbra su di me.
***
Quando mi risveglio la stanza è inoltrata nel buio, probabilmente ho dormito più del previsto. Mi alzo agilmente in piedi, le mie ferite sono guarite, e i lividi sono quasi completamente scomparsi. Questa è una delle fortune di essere licantropi, le ferite guariscono in fretta, tranne quando a causarle è un oggetto d'argento.
Mi strofino gli occhi per vederci più chiaro e quando li riapro una figura esile e poco più alta di me è affianco al letto.Un urlo mi esce dalla gola.
"No no scusa, non volevo spaventarti, non urlare, se mio fratello scopre che sono qui mi disintegra" esclama la giovane ragazza.
Improvvisamente la stanza viene illuminata da una forte luce che mi fa socchiudere gli occhi.
La ragazza davanti a me ha un viso famigliare, capelli ribelli che le cadono sulle spalle. Occhi scuri, labbra carnose.
Ma certo!! È la fotocopia di Derek
"Sei davvero bella come pensavo, anzi di più" esulta sedendosi sul bordo del letto.
Cala un silenzio imbarazzante. Lei continua ad osservarmi sorridendo ampiamente.
"Ah non mi sono presentata, mi chiamo Isabell e sono la sorella di quel burbero di Derek" mi porge una mano, che però non stringo.
Rimango ad osservarla, mentre con delusione ritrae la mano, per poi tornare a sorridere."Posso capire la tua agitazione, ma stai tranquilla, qui sei al sicuro, nessuno ti farà del male" il suo tono di voce e dolce e delicato, un sorriso mi si forma sul viso. Non sanno nemmeno chi sono e si sono preoccupati per me.
Accarezzo con il palmo della mano il morbido materasso sul quale sono seduta. Le coperte emanano un profumo di pulito misto uomo che mi fa impazzire e mi devo trattenere dall'annusare la stoffa profumata.
Isabell richiama la mia attenzione con un colpo di tosse.
"Sentiti importante - ridacchia - nessuna ragazza ha mai dormito in questo letto" per un'istante mi sento davvero importante, poi però torno alla realtà, e mi ricordo che sono solo Ariel e niente di più.
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IL MIO ALPHA, la stella più brillante
WerewolfScappare da tutto ciò che riguarda il suo passato è stato l'unico modo per garantirsi un futuro. Ma Ariel non si sarebbe mai aspettata tutto quello che la dea luna ha deciso di riservarle. Mentre lui si ritroverà sconvolto dal non avere niente a rit...