... <<Non ci credo.. >> espresse Elizabeth,
che sopraffatta dall'emozione, iniziò ad avere gli occhi lucidi. ''... 𝔘𝔫 𝔣𝔦𝔢𝔳𝔬𝔩𝔢 𝔰𝔢𝔤𝔫𝔬 𝔩𝔞𝔰𝔠𝔦𝔞𝔱𝔬 𝔡𝔞 𝔡𝔢𝔦 𝔠𝔞𝔫𝔦𝔫𝔦.''
Affacciata la realtà, elizabeth avanzò fulminante verso l'uscita, singhiozzando amaramente.La andò dietro guardandola,
incompetente di capire. <<𝓣𝓾.. '>> sembrava iniziare a intendere, perché il suo corpicino fremeva come un bambino, in compenso, teneva ben saldo il suo pugno come quello di un uomo.
Dopo che sembrava aver oltrepassato la semplice pazienza,
Urlò ferocemente il nome di Sebastian.{Yes, 𝑴𝒚 𝒍𝒐𝒓𝒅.}
Reagì il maggiordomo, mentre si era inginocchiato dinanzi la sagoma del conte."Questo é opera tua, non é vero?!
Non conosco nessun'altro individuo dotato di canini a contrario tuo. Ho sempre considerato che voi la avreste potuta disdegnare, tuttavia mai avrei concepito che la vostra indignazione avrebbe toccato il fondo."
Protrasse nascondendo gli occhi;
'Mi hai profondamente illuso, Sebastian.'-Sono rammaricato, signorino.- replicò il maggiordomo, che sembrava a modo suo devastato. Al contrario, dentro la sua testa vi era un conflitto, sul dire o meno la vicenda della scorsa notte, la sera in cui il maggiordomo gli procurò il noto segno rossiccio, ovvero un 𝖲𝗎𝖼𝖼𝗁𝗂𝗈𝗍𝗍𝗈. Alla fine, decise di non raccontarglielo, timoroso nel rancore che serberà nei suoi confronti. E optò per andare dritto al sodo.
[Sono a conoscenza di non avere la dimestichezza di giudicare tale cosa, ma, trovo molto riluttante la vostra relazione con Lady Elizabeth. nonché vostra 𝗖𝘂𝗴𝗶𝗻𝗮.
Voi non sembrate amar-]Ciel lo interruppe freddamente, irato: {Trovo molto più riluttante il fatto che abbia sciupato il mio tempo a fare cose insignificanti con un demone centenario invece che trascorrerlo con Lizzy.}
Se ne andò portando un'espressione, non gelida, glaciale. non l'aveva mai visto così adirato.
Ma a Sebastian non sembrava importare più di tanto.
ma non perché non gli pesava, ma perché non era piú incapace di interagire e rispondergli. Dato che lui era già sprofondato nel suo subconscio.
le parole "cose insignificanti" continuavano a rieccheggiare nelle pareti della sua mente, che lo accerchiarono, senza lasciargli via di scampo. Quando il padroncino s'intromise nella sua vita, si rese conto che pian piano il vuoto insondabile che camuffava nell'intimo del suo cuore iniziava a colmarsi di reminiscenze e memorie che occupava con lui.
E in quel singolo momento vennero cancellati, ridotti in mille frammenti. I ricordi che si erano contruiti in tantissimo tempo, furono distrutti da una singola frase. "𝑪𝒐𝒔𝒆 𝒊𝒏𝒔𝒊𝒈𝒏𝒊𝒇𝒊𝒄𝒂𝒏𝒕𝒊".Metà del volto di Sebastian era dissimulato come erano i suoi sentimenti..
D'altra parte, Ciel s'impegnò nel trovare la sua fidanzata, fortunatamente la trovò in non molto tempo, rannicchiata e protetta dall'imponente chioma della quercia, che creava un'immensa distesa d'ombra.
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{𝗡𝗮𝗿𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗶𝗻𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗼}-Come finirà la vicenda? Cosa faranno i due protagonisti dopo aver toccato argomenti talmente amari? Come reagiranno, soprattutto Ciel, quando noterà che la condotta di Sebastian varierà drasticamente dopo il fatto avvenuto? Lo scoprirete nel seguito, che verrà aggiornato domani sempre nel medesimo capitolo.-
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ℜΰℛΦ⅀Њⅈ₮§ΰⅉℹ:Kakusareta kankei; darenimo iwanaide~! Yaoi18+
FanfikceSebastian, che veniva visto solo come il semplice maggiordomo del signorino Ciel Phantomhive, in realtà covava da tempo un sentimento ben più profondo del legame maggiordomo e padrone, dal primo momento in cui lo vide ricoperto di sangue e gli occhi...