Bacheca di Sara.
Giovedì 8 Dicembre, ore 21:00 :"Questa mattina in ufficio né ho parlato con Marco.
Alla fine ho sentito il bisogno di confidarmi con qualcuno di reale.
Questo stupido social non serve a niente!!!
Tutti pensavano stessi scherzando .
Ma è la verità .
L'uomo dal pastrano verde esiste davvero.
Marco è rimasto sorpreso.
Mi ha consigliato di fare presente alla polizia questa situazione, se l'uomo tornasse a farsi "vivo" di nuovo.
Essenzialmente la giornata di oggi è stata tranquilla.
Spero di riposare e lasciarmi tutto alle spalle."Bacheca di Sara.
Notte profonda:"Poco fa , sono stata svegliata da uno strano odore.
Nella stanza da letto la temperatura è scesa.
Ho avvertito un freddo pesante che mi è entrato nelle ossa.
Mi sono seduta a bordo letto.
Accoccolandomi su me stessa, mentre brividi intensi mi scuotevano come un fuscello.
Stavo tremando.
Ho preso la coperta di tweed rossa e mi ci sono avvolta.
Una breve occhiata alla sveglia sul comodino :
ore 03:05.
Sono andata a controllare le finestre.
Tutte chiuse alla perfezione.
Eppure il livello di umidità e gelo si stendeva come un velo pesante.
E poi quell'odore acre.
Qualcosa...non so dire cosa, mi ha indirizzato verso il bagno.
Ho indossato il ciondolo che avevo lasciato sul ripiano sopra il lavandino.
Mi sono guardata allo specchio.
Ho raccolto i capelli e ho sorriso al mio riflesso.
Sembravo una dama dell'Ottocento.
Di quelle che si vedono dipinte nei vecchi quadri d'autore.
Il manto rosso stesso sulle mie spalle e i capelli neri corvini mi davano un aria importante.
Gli occhi riflessi mi somigliavano , per un attimo non mi sono riconosciuta.
Il ciondolo d'argento per uno strano effetto di luci sembrava scintillare.
Emetteva un bagliore intenso riflesso sullo specchio.
Mi sono avvicinata alla superficie.
Ho toccato lo specchio leggermente, sfiorandolo appena con la punta delle dita.
Qualcosa mi ha preso .
Risucchiata dentro, trascinata nel vortice.
Mi sono trovata in un altra dimensione.
Lo specchio mi ha inglobato.
Ero dentro.
Ero dentro lo specchio!!Istintivamente mi sono voltata per cercare dì uscire.
Di tornare dov'ero.
Sbattendo i pugni contro .
Ho notato presto che più mi affannavo, più i tentativi sembravano vani.
Da qui , riuscivo a vedere l'interno del mio bagno.
Una parete trasparente ma infrangibile ci separava.
Potevo scorgere la vasca e il mobiletto dei profumi.
Per terra , la mia coperta rossa.
Realizzai in quel momento che qui, non avevo più freddo.
Indossavo soltanto la mia sottana di seta nera.
Ero scalza.
La temperatura era calda.
Uno strano tepore risaliva dal pavimento.
Mi girai per vedere dove ero stata appena catapultata.
Sembrava una stanza lattea.
Non ben definita.
I contorni sembravano inclinarsi,e poi girare .
Era tutto sfocato.
Strizzai gli occhi e
guardai giù.
La superficie che dapprima era liscia e bianca, ora prendeva le sembianze di un acciottolato.
Stavo camminando lungo un sentiero.
Vedevo i miei piedi sporcarsi di polvere ad ogni passo.
Sentivo il dolore dei sassi più spigolosi sotto le piante.
Ora lo scenario stava mutando , divenendo sempre più chiaro e nitido.
Davanti a me si ergeva maestoso, un vecchio palazzo antico.
Ricoperto in larga parte da rampicanti di edera rigogliosa.
Continuai ad avanzare.
Giunsi al cospetto di un enorme porta di legno scuro , adornata da pesanti battenti di ottone.
La soglia era socchiusa, entrai.
Al suo interno l'arredamento era molto pittoresco.
Sembrava di essere tornata indietro nel tempo.
Tutto era antico e in stile barocco.
Eppure mi sembrava un posto familiare.
I grandi dipinti appesi lungo tutta la parete i tappeti in seta broccata le stoffe damascate dei tendaggi.
Perfino l'odore aveva un richiamo.
L'ingresso al cui centro sostava un grazioso tavolino rotondo abbellito da un vasto vaso di ceramica pregiata, introduceva due direzioni diverse.
Sulla sinistra una scala conduceva ad un piano attiguo.
Sulla destra una porta di vetro fumé aperta a metà.
Presi la direzione della porta."( Continua....)