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1/05/2020

Eveleen

Gli occhi sono lo specchio dell'anima, dicono, rispecchiano la nostra vera natura, gli angoli più profondi di una verità che nasconde ciò che siamo veramente, allora perché? Perché gli occhi in cui mi sto rispecchiando in questo momento, in cui guardo alla ricerca di quella verità, sono così cupi e vuoti? Questi occhi sono privi di luce, solo due iridi piene di inchiostro nero, senza una minima sfumatura che li renda umani, eppure, nella loro ambigua e particolare mestizia, io li trovo affascinanti e so che raccontano una storia. Una storia diversa, particolare ed oscura. Mi perdo dentro le loro tenebre senza esitare, come se non avessi aspettato altro da tutta la vita, come se la mia mente fosse legata ad essi, in un modo che non so spiegare, in un modo che mi spaventa ma da cui non cerco salvezza. Per la prima volta nella mia miserabile vita, ho davanti a me qualcosa che desidero scoprire, che la mia mente vuole disperatamente districare, senza porsi alcun principio, solo puro istinto contorto...

Con ancora una tazza fumante di caffè nella mano, apro le ante del piccolo armadio leggermente logoro, tuttavia, ancora utile. Prendo fuori il solito abbigliamento dell'ennesimo lunedì, l'ennesimo giorno di lavoro e la mia mente ancora avvolta e scossa dagli incubi che mi perseguitano ormai da anni. Ci ho fatto abitudine ormai, gli effetti devastanti che mi creano sono solo la stanchezza mattutina e il sudore freddo appena mi sveglio.

Bevo un altro sorso di caffè, buttando i vestiti sul letto e sbuffando per la leziosità di quel gusto amaro. Lo odio ma devo pur fare qualcosa per ritrovare l'equilibrio perso dopo ogni nottata a combattere i mostri e placare la stanchezza inevitabile. Devo essere in forma per tenere il passo al lavoro, per le dieci ore di tortura che inizieranno fra poco meno di due ore. Finisco il caffè ormai freddo sul fondo della mia tazza preferita e lo appoggio sopra il mobiletto, vicino alla cornice di una foto di me e i miei genitori. Uno scatto sereno di un giorno lontano che mi piace pensare possa sempre aiutarmi a sorridere quando ne ho bisogno.

Mi sfilo la vestaglia e indosso velocemente la camicetta bianca a maniche lunghe e la gonna nera elegante. Afferro anche il blazer del medesimo colore della gonna e lo indosso sopra la camicia. A pochi passi dallo specchio cerco di sistemare anche i miei capelli e come al solito, uso un fermaglio per raccogliere tutta la chioma castana e intrappolarla sulla nuca, lasciando che poche ciocche più corte incorniciano il mio viso.

Metto un paio di sneakers ai piedi con le décolleté che mi aspettano in macchina, quei maledetti strumenti di tortura, che dovrò tenere incollati ai miei piedi fino a tardi. Nell'altra mano, afferro la borsa, le chiavi e il vestito che dovrò indossare per stasera. "Ottima scelta, lavorare lo stesso giorno di un evento." Penso e nel frattempo raggiungo la porta ed esco dal mio monolocale, camminando goffamente con le mani occupate, mentre cerco di fare le scale senza inciampare.

Le strade di Chicago non sono mai vuote il lunedì mattina, le persone non perdono attimo a suonare il clacson o a dimenticare le regole della guida. Ascolto la radio per ridurre al minimo la noia del tragitto di quaranta minuti e canto alcune canzoni mentre schiaccio l'acceleratore a fondo.

Lascio la mia cara e vecchia Toyota Yaris nei parcheggi sotterranei, nei posti riservati al personale del hotel. Alla reception le due ragazze- Nina e Ruth- mi salutano, mentre mi dirigo alla caffetteria dell'hotel, per prendere il caffè del vecchio. Leggo di sfuggita le scritte "Heavenly Sins" incise dovunque e mi meraviglio ancora una volta di essere qui, a lavorare per il proprietario in persona. Quattro mesi fa, appena laureata, non avevo la minima idea di quale strada avrei preso e in qualche modo sono arrivata alle porte di Thomas Halem, il proprietario dei quattro locali più ambiti dai ricchi snob di questa città. Non è stato facile i primi tempi fare da assistente personale a un vecchio bisbetico, ma, in qualche modo, ci ho preso l'abitudine.

I Saved The DevilDove le storie prendono vita. Scoprilo ora