I capitoli brevi mi accompagneranno in eterno. Me ne rendo conto. Ciccia a tutti.
Kor le si avvicinò, aprendo la gabbia che la rinchiudeva da settimane. Le ossa della ragazza erano ormai artofizzate e Unia dovette gattonare con la schiena curva, i palmi delle mani che strisciavano a terra. I capelli le erano allungati di poco e le punte scure stavano impiastricciate tra loro. La puzza era insopportabile. Le occhiaie erano tanto evidenti da far sparire gli occhi e le vene lungo il collo, bluastre, pulsavano. Kor la fece raddrizzare e con una corda le fece una catena a strozzo che con la quale le legò i polsi e il collo, come un collare. Kor diede uno strattone e Unia cadde a terra, incapace di alzarsi. Era stanca. Sentiva la morte aleggiare su di lei."Uccidimi" sussurrò, sputando sangue. Ma non l'aveva fatto quel giorno, non c'erano motivi per farlo adesso.
"Somigli a lei" disse Kor, e frugò nelle sue tasche alla ricerca di qualcosa, fino a che non trovò una foto. Unia se la mise davanti, con gli occhi piccoli e rossi : c'era Kor, ancora umano, dalla carnagione sana, gli occhi scuri e i capelli lucidi. E c'era lei, una ragazzina, dai capelli neri, che gli stava in braccio. Sua sorella ? La sua fidanzata ? Sua figlia ?
"Chi è ?"
"Non lo so ... io ... non lo ricordo. Ma c'era, e adesso non più"
Kor si tastò le tempie chiarissime e chiuse gli occhi, come se cercare di ricordare gli provocasse un dolore indicibile. Kor diede uno strattone alla corda e Unia dovette alzarsi di nuovo.
La luce del sole l'accecò e dovette coprirsi il volto con le mani e quasi urlò, come se stesse venendo ustionata. Le faceva male. Quando riuscì ad aprire gli occhi capì di essere stata dentro la vecchia casa per tutto il tempo e non essersene accorta. Nulla era cambiato da quando era morta, ma i ricordi diventavano sempre più piccoli, come un fumo leggero che sta per svanire.
C'era silenzio. Solo qualcuno come loro si aggirava lento, senza nessuna emozione. Aveva in grembo il suo braccio, che era caduto. Alla fine, anche loro morivano. Unia guardò Kor, che osservava la stessa scena.
Sarebbero tornati cadaveri. Mangiati dai vermi.
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C'mon, little bird
HorrorUnia sta scappando, ma sa di non potere nascondersi. Perchè lui la troverà ovunque lei sia. Morto e poi risorto, come lui ormai troppi mostri. Veloci, forti, senza memoria, schiavi di rabbia e fame. Ed è la fame a spingerli ad agire, ad uccidere, a...