Past Life's Memories

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Eren's PoV

Sveglia.
Colazione.
Pullman.
Scuola.
Pullman.
Cena.
Letto.

La mia vita non potrebbe essere più noiosa e ripetitiva di così.
Per fortuna Armin e Mikasa mi tirano sempre su di morale, senza di loro non so cosa farei.

Questa mattina il prof è particolarmente noioso, ma proprio mentre stavo per addormentarmi tranquillo sotto l'effetto della sua voce soporifera, sento la campanella suonare: finalmente è ora di pranzo.

Di solito mangio con i miei due migliori amici, ma oggi voglio rimanere un po' da solo con i miei pensieri, quindi avverto Armin e Mikasa e vado a mangiare nel cortile, seduto sull'erba con la schiena contro un albero.

È piacevole ogni tanto un po' di silenzio.

Chiudo gli occhi.
La mia mente vaga nel nulla per qualche minuto finché non riapro gli occhi e poso lo sguardo su una figura solitaria.

È Levi Ackerman. È più grande di me di un paio di anni. Durante le pause e l'ora di pranzo è sempre solo, quindi decido di fargli compagnia, anche perché penso di avere una piccola cotta per lui.

Appena cerco di alzarmi inizia a girarmi la testa e poco dopo comincia anche a farmi male, sembra che qualcuno mi stia aprendo il cranio.
Mi prendo la testa fra le mani e mi massaggio le tempie, ma non migliora, anzi, mi fa ancora più male, finché non vedo tutto buio.

Levi's PoV

Oggi la lezione è piuttosto pesante, come sempre, e faccio fatica a stare attento, quindi decido di guardare fuori dalla finestra.
Dopo quelli che mi sono sembrati secoli la campanella suona.

Finalmente un po' di pace.

Come sempre vado in cortile per pranzo, ma noto qualcosa di strano.

Ma che ci fa quel moccioso qua? Non sta sempre insieme agli altri due?

Lo ignoro finché non vedo che si tiene la testa tra le mani e poco dopo si accascia a terra svenuto.
Così decido di chiamare aiuto.

Eren's PoV

Mi sveglio su un letto, mi guardo intorno e mi accorgo che sono nell'infermeria della scuola.

Che cosa è successo?
L'ultima cosa che ricordo è che sono andato nel cortile della scuola per pranzo.
Ho come l'impressione di aver fatto un lungo, lunghissimo sogno.
Ma che cosa ho sognato?
Riguardava qualcosa sui giganti e su delle mura, non ricordo bene.
Non fa niente, in fondo era solo un sogno.

In quel momento sento la porta sbattere e Mikasa e Armin si fiondano su di me.

- Come ti senti? Stai bene? Hai male da qualche parte? -

- Ti preoccupi troppo, Mikasa, non ho mica rischiato di morire - ridacchio.

Mikasa è sempre stata iperprotettiva nei miei confronti.

- Comunque, come ci sono arrivato fin qui? Siete stati voi? -

- No - risponde prontamente Armin

- È stato Levi Ackerman ad avvisare del tuo svenimento, hai presente chi è, giusto? -
Annuisco in segno di risposta.

Levi? Al solo pensiero di Levi che mi porta in salvo arrossisco leggermente.
La domanda di Mikasa mi riporta alla realtà.

- Cosa è successo di preciso? -

- In realtà non lo so neanche io. So solo che che ad un certo punto mi è venuto un gran mal di testa e poi sono svenuto -

- Comunque non è importante - conclude Armin.

One Shot Ereri/RirenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora