Jack's pov
Arrivo a casa con l'enorme regalo che mi ha dato Finn,lo adoro. Entrò in camera mia e inizio a disegnare qualsiasi cosa che mi possa far dimenticare almeno per un secondo il Natale che sto per passare.
***
Suona il campanello.
Non può essere cazzo. È già arrivato?
Chiudo la porta a chiave con la speranza che mia madre non mi chiami per andare a salutare,perché non saluterò quello stronzo.
"JACK SCENDI A SALUTARE TOM È ARRIVATO"
Oh porca puttana. Sono fottuto.
"JACK!SCENDI"
"ARRIVO"
Mi limito a ubbidire perché non mi va per niente di litigare.
Mio fratello come ad ogni Natale torna a casa. Vi starete chiedendo 'perché odi così tanto tuo fratello cosa ti ha fatto?'..beh.Tom se ne andato quando ha scoperto che soffrivo di depressione,dicendo alla mia famiglia che non avrebbe vissuto nella stessa casa di un 'malato mentale'. Questo è ciò che ha detto mentre io lo supplicavo piangendo di non andarsene.
Lo avrei anche perdonato se avesse chiesto scusa. Ma lui non lo ha fatto,ora non ho più niente che mi leghi a lui se non i nostri genitori. L'ho pregato di portarmi insieme a lui ma lui mi ha solo detto che ero un 'mostro' che andava curato. Sono stato cacciato via dal mio stesso fratello. L'unica persona di cui mi fidavo. L'unica a cui volevo veramente bene.L'unica che mi faceva stare bene..quindi sì,quando Tom se ne andò io mi ruppi. E non mi ricomposi mai più.
"hei fratellino"
"Ciao Tom"
"È da tanto che non ci vediamo"
"Non è colpa mia se tu te ne sei andato. No aspetta lo è,no? Perché sono 'malato' e gente come me va curata"
"Lo sai che è vero"
"..." non sapevo cosa rispondere,aveva ragione. Non l'avevo mai pensata in questo modo. Però io avevo bisogno di essere curato. Peccato che non voglio essere curato
"Jack.."
"Che cosa c'è?"
"In America,in California ci sono dei buoni psicologi dentro degli ospedali psichiatrici e tu potresti-"
"Cosa dovrei farmi chiudere in uno di quei posti?"
"Jack lascialo finire" disse mia madre
"Per quanto tempo?"chiesi io
"Fino a quando non guarisci,oppure 18 anni,dovresti-"
"DOVRESTI UN CAZZO.TAPPATI QUELLA CAZZO DI BOCCA E SPARISCI DALLA MIA VISTA."
"JACK NON USARE QUEL TONO" disse mio padre
"NO ORA ASCOLTATE.non andrò a farmi chiudere dentro uno di quei posti di merda. Se volete che io me ne vada basta chiederlo. E tu Tom. Vuoi sapere qual'è il mio problema con te?"
"Certo io-"
"STA ZITTO.IL MIO FOTTUTO PROBLEMA CON TE È CHE TU MI HAI DATO DEL 'MOSTRO'. E la cosa peggiore che è che io mi fidavo di te. Eri l'unicam persona a cui volevo bene. E mi hai dato del mostro.TI HO PREGATO DI PORTARMI CON TE CAZZO.LO SAI CHE CAZZO HO PASSATO
QUI? Però no. Tu te ne sei andato.Mi hai perso. Quel giorno mi sono rotto.Continuo ad essere un mostro per te vero?"
"Non è così l'ho detto perché ero arrabbiato"
"tu lo pensavi veramente,perché non mi hai mai chiesto scusa"
"Io..mi dispiac-"
"NON USCIRTENE CON QUELLA MERDA SOLO ADESSO.NON HAI DETTO UN CAZZO PER TUTTI QUESTI ANNI E ORA CON UNO 'SCUSA' PENSI CHE QUALCOSA CAMBIERÀ?"
"STA ZITTO JACK" disse Tom
"DEVI TAPPARTI QUELLA CAZZO DI BOCCA.TU NON HAI LA MINIMA IDEA DI QUANTO SIA STATO DIFFICILE ANDARMENE."
"E DIMMI PERCHÉ TE NE SEI ANDATO?"faceva male ricordare quei momenti,dove lo avevo visto andare via..
"Me ne sono andato perché non potevo sopportare che tu.."si fermò senza continuare la frase
"Che io cosa?avanti continua ascolto"ero sempre più incazzato volevo solo sparire
"Non potevo sopportare di sapere che tu fossi morto dentro. Che non eri più quel bambino allegro che sorrideva. Che ormai avevi pasticche nel sangue ad ogni ora del giorno. Che ti facevi male da solo. Che non riuscivi più ad essere felice..io volevo solamente rimanere con l'immagine di te che eri ancora quel bambino.." disse mentre la voce gli iniziò a tremare e incominciò a piangere
Lo guardai con sguardo freddo.poi girai lo sguardo verso i miei genitori..anche loro stavano piangendo. Ero incazzato..volevo solo finirla
"Tom.."
"S-si?" Mi disse con balbettando mentre si asciugava le lacrime
diedi alla mia famiglia il colpo di grazia.
"quel bambino non c'è mai stato.E se c'era..
ora è morto."
Mentre salivo le scale sentii mia madre scoppiare in lacrime. Mio fratello era accasciato al suolo piangendo.E mio padre si stava coprendo il volto per non far vedere le lacrime e il dolore.*******
Entrai nel bagno.
Presi i sonniferi che lo psicologo mi aveva prescritto perché non riuscivo più a dormire,ed una lametta.
Iniziai a tagliare.Non volevo uccidermi. Volevo solo evadere da quella situazione. E questo era l'unico modo.
"JACKKK"prima di perdere i sensi vidi mio fratello piangere mentre diceva il mio nome.
Girai lo sguardo..mia madre era a terra mentre piangeva gridando il mio nome
Mio padre stava chiamando un'ambulanza
Dopo buio più totale.
***
"Si è svegliato a quanto vedo" sentii la voce di un'infermiera,aveva la voce incrinata. Avevo capito chi era..Loren,l'infermiera che mi assisteva sempre ormai.
Questo vuole dire solo una cosa..sono dentro il reparto di neuropsichiatria.di nuovo.
Starò qui fino all'inizio di scuola almeno.
Almeno non sono con loro.
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/Mio anche se non mi appartieni\|𝖋𝖆𝖈𝖐|
De Todo"Ti amo." E so che non posso più dirlo,ma forse non era poi così falso.