Capitolo 6

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Arrivò a casa e non vedo le mie amiche così vado a prendermi una bottiglietta

d'acqua e vado a cercarle nelle loro stanze, è le trovo a truccarsi.

< Ragazze dove andate?> loro mi trafiggono con gli occhi.

< Te ne sei dimenticata vero? usciamo con quei tre maschioni che abbiamo

conosciuto la settimana scorsa come puoi averlo dimenticato> mi dicono stupite.

< Oh scusate se sono così impegnata nel lavoro da non ricordarmi di avere un

appuntamento> dico in tono ironico.

<corri a prepararti streghetta, è metti il vestito argento che abbiamo comprato

martedì che ti sta un incanto>

<d'accordo mammina> dico ridendo mentre vado a prepararmi.

Faccio una doccia veloce ma rilassante, poi mi asciugo i miei lunghi capelli

facendo dei morbidi boccoli alle punte, poi mi trucco gli occhi e poi metto il

amato rossetto rosso e vado ad indossare il mio nuovo vestito che è ricoperto di

lustrini argento, ma non di quelli volgari, sono di un argento delicato.

Mi fascia come una seconda pelle, con le maniche lunghe e uno scollo a V che fa

intravedere lo scollo del seno, poi indosso le décolleté nere e la borsetta,

anch'essa nera e vado a vedere a che punto sono le ragazze.

Appena mi vedono fanno tanti gridolini.

< oddio questo vestito è stato creato per te tesoro> mi dice la mia amica.

< anche voi siete uno schianto, forza andiamo a stendere quei tre maschioni>

dico facendole ridere.

Appena arriviamo nel ristorante dove ci hanno dato appuntamento capiamo subito

che uno di quelli lussuosi e ringrazio il cielo di avere questo vestito. Quando

entriamo mi guardo intorno ammirando la classe di questo posto ci avviciniamo

al consierge per dire con chi siamo e nel frattempo continuo a guardarmi intorno

sentendomi osservata. Quando i miei occhi incontrano gli occhi blu, che ormai

vedo quasi ogni giorno, lui Aron, che anche se e in compagnia di altri

quattro uomini la sua attenzione e su di me e mi fa tremare.

<Chloe forza andiamo i ragazzi sono già seduti> mi dice la mia amica

trascinandomi, mi guardò intorno per vedere dove sono e li trovo ad un tavolo

di distanza da quello di Aron, quindi dovrò fermarmi per forza a salutarlo.

< c'è il mio capo devo salutarlo, dobbiamo passare per forza dal suo tavolo> dico

indicando lo sguardo.

< oooh mio dio, ma sei sicura che sia reale quell'uomo è un incanto> mi dice

Emily.

< si lo so> dico sospirando ad un passo dal suo tavolo.

< salve signor carter, signori> dico sorridendo.

<salve Chloe, signori questa è la mia segretaria> mi dice non togliendomi gli

occhi di dosso, come se fossimo solo io e lui in questa stanza piena di gente.

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora