Chloe Price conosceva Max Caufield meglio di chiunque altro.
Sapeva a che ora le piaceva svegliarsi la mattina, cosa mangiava, le frasi che ripeteva più spesso, conosceva il modo in cui si muoveva e aveva capito come pensava.Ogni singolo particolare della sua migliore amica era impresso nella sua memoria come l'inchiostro indelebile dei suoi tatuaggi incideva la sua pelle.
Quindi ci mise poco a capire che quel giorno qualcosa non andava.
Le due vivevano a New York da quasi un anno ormai. Gli sfortunati e tragici eventi di Arcadia Bay erano distanti, un lontano ricordo che però era vivido come non mai.
Dopo la morte di sua madre, Chloe e il suo patrigno, David, si erano avvicinati parecchio, e potevano finalmente dire di essere una famiglia.
Max ora stava provando a diventare una fotografa professionista, e ci stava riuscendo brillantemente, mentre Chloe aveva iniziato a lavorare.
Le due erano complici come non lo erano mai state in tutta la loro vita ora che vivevano insieme. Già da quando si erano ritrovate, nella loro cittadina di nascita, la ragazza i quali capelli erano un tempo tinti di blu (ora sono di una sfumatura verdognola) aveva capito che non provava solo una forte amicizia per la castana, e pure quest'ultima lo realizzò dopo poco.
Tuttavia, nessuna delle due fece mai niente a riguardo. Probabilmente erano entrambe ancora molto scosse dalla perdita di molti dei loro amici e parenti dovuta alla distruzione di Arcadia Bay, tanto da non avere la forza mentale di agire.
Tornando a noi, quel giorno Max era davvero giù di tono. Aveva lo sguardo perso nel vuoto, mangiava a malapena, sembrava che tutte le energie la avessero abbandonata.
Preoccupata, Chloe quella sera decise di entrare in camera sua per chiedere cosa la tormentasse. Non si preoccupò nemmeno di bussare, dato che nessuna delle due l'aveva mai fatto. Era diventata un'abitudine irrompere l'una nella stanza dell'altra senza preavviso, cogliendo molto spesso alla sprovvista la vittima.
Aprí la porta dolcemente, e subito vide la sua migliore amica rannicchiata sul pavimento con la schiena contro il muro e le ginocchia strette al petto.
Chloe si guardò intorno. La camera era sempre la stessa. Colorata, stravagante e luminosa. Era cosí... Max. Il letto a una piazza era accostato al muro e ricoperto da un coloratissimo piumino le cui sfumature variavano dall'azzurro al viola, dal giallo al verde, dal rosso all'arancione. Vicino si trovava la scrivania in legno di ciliegio, con penne, quaderni, attrezzi e fotografie sparse su tutta la superficie. La proprietaria non era mai stata una ragazza estremamente ordinata e tutto ciò sfociava ampiamente in tutto l'ambiente, data la presenza di vestiti e scarpe buttate sul pavimento con noncuranza. La libreria, però, era un altro mondo. Ogni libro era posizionato in un posto specifico, e guai a chi osava rompere quell'armonia perfetta che la ragazza aveva creato. Era proprio una nerd.
Tuttavia, la parte della stanza che Chloe preferiva, era quella che affiancava la bandiera bisessuale che la sua migliore amica amava sfoggiare con orgoglio. La parete era interamente ricoperta di luci e meravigliose fotografie scattate dalla ragazza. Moltissime ritraevano alcuni dei piú bei ricordi che le due possedevano, solo guardandole si sentivano a casa.Chloe si posiziono vicino all'amica, che si accorse della sua presenza. Rimasero in quella confortevole posizione per diverso tempo, prima che la ragazza rompesse il silenzio.
«Si può sapere che ti succede?» disse, e nonostante le parole potessero sembrare canzonatorie, il suo tono di voce era estremamente dolce.Max fece un sospiro profondo, sapendo che non sarebbe stata capace di nascondere qualcosa alla ragazza che amava piú di chiunque altro.
«Non lo so Chloe. A volte ripenso a tutta la storia di Arcadia Bay sai? E mi vengono in mente tutte le persone che sono morte per colpa mia. Tutti quelli che non ce l'hanno fatta perché io ho scelto di essere egoista e salvare te.»
Non si può dire che l'amica fosse spiazzata o sorpresa, sapeva che prima o poi avrebbero dovuto affrontare questo discorso. Inspirò, e poi parlò: «Devi smetterla di darti la colpa per tutta quella situazione Max. Hai fatto del tuo meglio, e tutto quel potere sarebbe stato TROPPO per chiunque.»
«Non é questo Chloe.» affermò lei.
«E allora qual'é il problema? Ti sei pentita della tua scelta?»
«No. Ed é proprio questo ció che mi tormenta.»
Chloe la guardó spalancando gli occhi. Lei fece una piccola pausa e continuò.
«Il problema é che ho causato la morte di non so quante persone e non me ne pento minimamente, finché ci sei tu qui con me. Perché sei sempre una spanna piú in alto degli altri, perché nonostante tutto sei e rimmarrai sempre la mia priorità assoluta. E mi sento da schifo per questo! Sono un egoista, ma non posso proprio farne a meno quando c'é la tua vita in ballo...»
Chloe sentí il respiro mozzarsi in gola. Era davvero cosí importante per Max?
«Tu sei tutto tranne che egoista. Andiamo, per tutta la tua vita hai cercato di rendere felici gli altri, quindi va bene se per una volta hai fatto qualcosa per te. Poi ogni supereroina deve fare delle scelte, e tu hai fatto la tua. Hai compiuto il tuo destino, Super Max!» disse, riuscendo a rubare una risatina alla ragazza, che ruotó la testa verso di lei.
Si guardarono per svariati secondi, entrambe con una calda e piacevole sensazione nel petto e centinaia di farfalle che svolazzavano imperterrite nel loro stomaco.
"Se la teoria del caos é vera, allora dall'altra parte del mondo si stanno scatenando un centinaio di uragani.", pensò Chloe.Fu Max a prendere coraggio e far sfiorare le loro labbra all'inizio timidamente, poi con piú trasporto.
Avevano il viso in fiamme e il cuore pieno, il sapore l'una dell'altra impresso nella bocca e nella mente. Sentivano di essere già diventate dipendenti da quel sapore.
Era un bacio lento, dolce, ma allo stesso tempo pieno di desiderio, che toglie il fiato, ma che ti fa pensare di non essere mai riuscito a respirare per davvero fino a quel momento.
Quando finalmente si separarono per prendere aria, si guardarono e si sorrisero.
Andava tutto bene.
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Questa era la Oneshot!
Sinceramente non so cosa pensare, possiamo dire che mi piaccia a tratti😂.Mi fareste molto piacere se mi deste il vostro parere e eventuali consigli per migliorare!
Spero davvero che abbiate apprezzato.
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𝑩𝒖𝒕𝒕𝒆𝒓𝒇𝒍𝒚 𝑬𝒇𝒇𝒆𝒄𝒕 || a Pricefield Oneshot
أدب الهواة«Non é questo Chloe.» affermò lei. «E allora qual'é il problema? Ti sei pentita della tua scelta?» «No. Ed é proprio questo ció che mi tormenta.» Chloe la guardó spalancando gli occhi. Lei fece una piccola pausa e continuò. «Il problema é che ho ca...