02:40, la notte stessa.
"Albus... psst!"
Albus aprì lentamente le palpebre per trovarsi davanti a due occhioni azzurri che lo fissavano e brillavano di una strana luce bianca, leggera, che proveniva dal centro del dormitorio. Era soffusa ma per Albus appena sveglio sembrava una fortissima scarica di luce che lo colpì dritto negli occhi addormentati.
"Scorpius..." farfugliò all'amico, con la voce masticata dal sonno. "Stavo sognando la zia...". Mezzo addormentato non si rese conto di cosa aveva appena detto, si girò da un lato e il silenzio di Scorpius gli lasciò il tempo di pensare.
"Come, scusa?" Domandò Scorpius dopo poco, a bassa voce, facendo finta di non capire.
Aveva sempre saputo, infondo, che il piccolo Potter avesse una lieve cotta per la sua bellissima zia. "Parliamoci chiaro, chi non ce l'ha mai avuta?" Pensava. Spesso anche il padre gli dava l'impressione di essere un po' infatuato di lei, anche quando la madre era ancora in vita. Questo pensiero gli passò velocemente per la mente e gli fece male alla testa. Così cercò di scacciarlo via.
Albus si girò di scatto, quasi completamente sveglio.
"Cosa? Volevo dire, che succede? Perché mi hai svegliato? Cos'è questa luce?". Strizzò gli occhi.Scorpius puntò il dito sul punto della stanza da dove proveniva la luce. Il bellissimo Patronus di una cerva luminosa li stava osservando. Non ci misero molto a riconoscere il Patronus di Severus Piton, che avevano studiato a Storia Della Magia l'anno prima.
Albus si strofinò gli occhi. "Quella è ...".
Scorpius lo precedette. "È il Patronus di Severus Piton!" Sussurrò, tutto contento. "È proprio com'è descritta nel libro di Storia Della Magia... wow." Concluse, poi, senza parole.
Sorrise di nuovo all'amico e la guardò ancora. Con un lieve movimento del muso, indicò la porta del dormitorio e la Cerva cominciò a camminare.
Rimasero così esterrefatti da quella visione che non riuscirono a muoversi, rimasero impietriti. Non capivano cosa stesse succedendo.
Prima di uscire dal dormitorio la Cerva li guardò un'ultima volta e voltò l'angolo.
A quel punto Albus scattò in piedi, si mise le scarpe, allungò una mano all'appendiabiti di fianco al letto per arrivare a prendere il suo mantello che tirò giù. Poi corse verso l'uscio. Se lo mise sulle spalle alla rinfusa e, precipitoso, guardò storto Scorpius.
"Che fai? Sbrigati, vuole che la seguiamo!"Seguirono la Cerva fino all'entrata della Biblioteca, dove esitarono un attimo. Lei si aggirava in mezzo ai libri e si guardava da una parte, poi dall'altra, attraversando la stanza.
Quando giunse al muro opposto, si girò ad osservarli.
"Sai che...". Bisbigliò Scorpius, sporgendosi verso l'orecchio dell'amico. "Sai che ho quasi cambiato idea...".
Albus fece spallucce. In realtà pensò che il suo amico stesse pensando a suo padre. Dà l'idea di uno che potrebbe arrabbiarsi tantissimo ma a conoscerlo, si sa che non lo farebbe.
Quindi fu lui a fare il primo passo. Dietro di lui sentì i passi incerti di Scorpius che lo seguivano. Sapeva che avrebbe funzionato. L'avrebbe seguito ovunque. Attraversarono la Biblioteca.I due si bloccarono improvvisamente. Davanti a loro, si materializzò una piccola porta nera, con ornamenti dorati, che ricordavano dei fiori. La Cerva ci passò attraverso.
Dopo un altro esito, Albus si avvicinò e tentò di aprirla, senza successo."È chiusa." Senteziò. "Oh, beh, che peccato...". Anche lui, segretamente, aveva un po' di fifa.
"Alohomora!" Formulò Scorpius. La serratura della porta fece un rumore, come se i cardini si muovessero con una chiave che ci girava dentro.
Albus si girò a guardare il suo amico che in quel momento aveva un sorriso soddisfatto sulle labbra, mentre teneva in mano la bacchetta, puntata dritta sulla serratura.
Un attimo di silenzio. Poi si fece avanti e girò il pomello. La porta dava direttamente sull'esterno."Guarda! Siamo dal lato della casetta di Rubeus Hagrid... o, almeno, di quel che ne rimane.". Disse Scorpius, non più sussurrando, trovandosi ormai all'esterno. "Dopo che Bellatrix Lestrange le diede fuoco. Mio padre vide tutto, sai? Lei era pazza davvero. Ma da quel che ho capito, era anche molto interessata a lui... anche se aveva diversi anni in più... ed era suo nipote.... Aspetta un attimo. Dov'è finita la Cerva?".
Albus ne intravide la luce tra gli alberi della Foresta Proibita.
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La Maledizione Dell'erede / Solo Più Interessante
Fantasy"Delle lacrime inumidirono le dita del piccolo Potter, cosicché lui lo strinse a sé. Scorpius stava guardando in viso l'uomo morto. Aveva gli occhi persi ma sembrava guardasse il cielo della notte. La bocca semichiusa come se stesse per urlare qualc...