10:13, il giorno prima.
Camminando verso la sala comune, il piccolo Malfoy non riusciva a trattenere l'emozione. Saltellava felice scuotendo il suo amico e tirandogli la manica del mantello.
"Non ci posso credere che l'ho fatto", ripeté per la terza volta con il sorriso stampato sul viso.
Era quella felicità e soddisfazione che il piccolo Potter sperava segretamente di vedere in lui da un po' di tempo a questa parte. Albus quindi, lo fissò per qualche istante, godendosi il suo momento di felicità. I suoi capelli biondi e i suoi occhi azzurri brillavano sotto la luce proveniente dalla finestra di fronte a lui. Albus gli posò una mano sulla guancia e gli fece una carezza, amichevolmente.
"Nemmeno io posso crederci". Disse, sospirando, un po' irritato, cercando di trattenere un sorriso. "Hai chiesto a mia cugina di uscire e ti ha detto di no. Non ti sopporta".
La luce negli occhi di Scorpius si spense per un attimo, ma si riaccese quando la vide passare, con i suoi capelli rossi che dondolavano a ritmo con la sua camminata svelta, mentre si dirigeva verso la Sala Grande. Lui sospirò. Stava per dire qualcosa quando Polly Chapman si fermò davanti a lui e lo guardò dritto negli occhi sorridendo leggermente, in modo un po' malizioso. Restò in silenzio fino a quando non ebbe l'attenzione di entrambi e, per questo non ci volle molto tempo.
"bene". Iniziò. "Scorpius Malfoy, vorrei che tu, davanti a Potter, mi invitassi ad uscire insieme. Visto e considerato il modo in cui, ossessivamente, il fratello di Potter mi osserva per il corridoio e mi segue dovunque vada cercando di fare in modo che io gli rivolga anche solo una parola mi spaventa alquanto e io non lo tollero più".
Ci fu una lunga pausa di riflessione e nel mentre i due amici si guardarono. Il loro sguardo si trasformò in una grassa risata che lasciò Polly confusa.
"Non capisco... perché ridete?"
"James!" Dissero in coro. "Ecco cos'ha che non va ultimamente!"
Continuarono a ridere di gusto davanti alla faccia sempre più confusa della ragazzina. Durante l'ultima settimana James sembrava sempre un po' ubriaco, ma anche pensieroso e innamorato.
Mentre erano a pranzo, il giorno prima, chiese ad Albus se preferiva, sulle ragazze, i capelli lisci o ricci. Il poverino si trovò in difficoltà a rispondere. James disse che li preferiva lisci, lisci come la seta e lasciò trasportare da questo pensiero, per lui, quasi paradisiaco.
"Dev'essere stata una pozione d'amore molto potente, Polly, non dovrebbe darti più fastidio". Spiegò Albus.
Polly fece un sospiro di sollievo e un mezzo sorriso, rivolgendosi a Scorpius.
"In tal caso non farmi nessun invito, Malfoy" disse Polly, altezzosa.
Si girò e fece per andarsene ma qualcosa la trattenne. I due ragazzi la guardavano, in silenzio.
"Non farmelo, l'invitò," ribadì, avvicinandosi, fino ad essere ad una distanza pericolosa per Scorpius. "Perché forse... potrei accettarlo." Gli sfiorò la guancia con le dita, teneramente, facendolo arrossire. Poi sorrise, allo stesso modo. Rivolse uno sguardo ad Albus e finalmente se ne andò. Il silenzio scese su di loro mentre la guardavano andarsene.
"Ma... Scorpius!" Disse Albus, esasperato.
"Sc... scusa Albus, mi sono... imbarazzato, mi ha..." Provò a parlare, con la voce tremante.
"Ti ha. Sfiorato. La guancia." Albus finì la frase dell'amico, deciso. "E poi vorresti uscire con mia cugina? Potresti semplificarti la vita e uscire con Polly." Sbottò.
"Ma Albus... Polly è giusto popolare. Carina, più o meno. Ma Rose è Rose."
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La Maledizione Dell'erede / Solo Più Interessante
Fantezie"Delle lacrime inumidirono le dita del piccolo Potter, cosicché lui lo strinse a sé. Scorpius stava guardando in viso l'uomo morto. Aveva gli occhi persi ma sembrava guardasse il cielo della notte. La bocca semichiusa come se stesse per urlare qualc...