chi siamo? cosa facciamo? dove andiamo?

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La situazione era grave, molto grave.
Il coach entrò in classe con un bel plico di test di economia a sorpresa. Molto a sorpresa, Stiles -come al solito- si era "dimenticato" di studiare. Stava già riflettendo su quale dolore simulare quando l'interfono invitò il signor Stilinski a recarsi IMMEDIATAMENTE nell'ufficio della signora Martin.
Preparandosi all'ennesima paternale dell' adorabile madre della sua fidanzata, Stiles si incamminó verso la presidenza.
Fortunatamente ad aspettarlo nell'ufficio c'era Lydia, con i capelli tirati su e lo sguardo corrucciato che consultava antichi tomi che dall'aspetto potevano benissimo essere stati rilegati in pelle umana.
-'' A quanto pare'' esordì Lydia alzando lo sguardo stanco "ho trovato conferma a tutto quello che ci ha raccontato Clara''.
-" Dove li hai presi'' chiese stupito Stiles
-" La biblioteca di Deoton, non immagini cosa puoi trovare nei sotterranei della clinica''.
-" Quindi com'è la situazione? ''
-" Stiles,  la situazione è catastrofica''

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Tornato a casa Styles tiro fuori dall'angolo la sua lavagna, era molto impolverata nonostante i pochi mesi di pausa che le erano Stati concessi; "troppo poco" Sospirò Stiles ".
Era passato veramente poco tempo dalla loro ultima "Avventura" Mortale.
Spolverò la lavagna, recuperò da una scatola di cartone mezza sfondata del filo verde, giallo e rosso. La matassa del filo verde era pressoché intonsa. Mentre di quella rossa non rimanevano che tre filetti annodati tra loro.
"Fantastico dovrò passare in cartoleria" Pensò scocciato Stiles.
Però Stiles non era scocciato era disperato ma a tratti apatico, si svegliava la  mattina senza motivazione. Erano ormai molti giorni che Stiles arrivava di fronte ai cancelli della scuola per poi continuare versi il bosco.
Nessuno a scuola ci faceva caso, sia gli insegnanti che i suoi amici erano abituati alle sue stramberie.
Nel bosco Stiles a volte urlava come un pazzo altre volte ululava facendo scherzo di se stesso e chiedendosi se Scott potesse sentirlo.
Un alpha dovrebbe sentire quando il suo beta è in pericolo.
V  E poi si sentiva in colpa, lui sarebbe po tutto essere un lupo, sarebbe potuto essere un lupo nel branco di Scott il primo Alfa da cent'anni; e invece aveva scelto di fare il codardo di non accettare il morso di Peter.
Una volta controllava i fulmini e ora era un semplice umano che ulula va al cielo alle 11:34 Am  di Mercoledì.

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