È salito su altre torri.

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Qualche giorno dopo decisero di vedersi per questo "primo appuntamento", ma organizzarono una semplice serata a casa per paura che qualcuno potesse vederli in giro insieme e riconoscerli.

Dovevano cucinare insieme e vedere un film, che però vide solo Chewbe, perché loro appena toccarono il divano iniziarono prima a farsi le coccole, poi a baciarsi, fino a che decisero di andare nella stanza di Cesare a dormire, perché non volevano farsi trovare lì dai suoi o da suo fratello.

Avevano deciso di non dire ancora nulla a nessuno, specialmente ai loro amici, perché volevano trovare il modo giusto, e perché avevano paura che le cose potessero cambiare in studio.

Stavano registrando un salotto su Bologna, la loro città, e a un certo punto uscì l'argomento "torri". Nelson e Nicolas ammisero di non esserci mai saliti, e Tonno, da Bolognese doc, era molto contrariato. Mentre Tonno e Nicolas battibeccavano, Cesare se ne uscì dicendo "però è salito su altre torri eh" indicandosi in mezzo alle gambe.

Gli altri non ci fecero caso, abituati alle battute a sfondo sessuale, ma a Nicolas questo sembrò troppo. Finito il salotto si mise in disparte sul divano, e Cesare, capendo che c'era qualcosa che non andava lo raggiunse.

"Che succede amore?" sussurrò senza farsi sentire dagli altri. Nicolas non rispose e Cesare lo abbracciò.

"Ma ti rendi conto delle cose che dici? 'È salito su altre torri'. Stavamo registrando, non si potrà neanche tagliare questa cosa!"

"Ma Nic scherziamo sempre così, per una battuta in più cosa cambia?"

Avevano alzato entrambi la voce, infatti gli altri iniziarono a guardarli.

"Ma Nic, stavolta ha ragione Cesare, abbiamo fatto anche battute peggiori di questa." disse Tonno, confuso dalla reazione di Nic.

"Sì va bene, avete ragione voi, sono sempre esagerato io." e si alzò dal divano, uscendo fuori dallo studio.

I ragazzi si guardarono spaesati, non capivano il perché di questa reazione a loro parere esagerata.

Cesare si alzò e disse agli altri "gli parlo un attimo io, aspettate qui." e uscì anche lui.

Lo trovò appoggiato al muro esterno allo studio col cellulare in mano, appena sentì la porta aprirsi alzò lo sguardo e quando vide Cesare sbuffò.

"Cosa vuoi adesso?"

Cesare si avvicinò e lo abbracciò.

"Scusa."

Sentì Nicolas sciogliersi sotto il suo tocco.

"Scusami tu, ho esagerato, avete ragione. Ma staccati adesso, potrebbero vederci."

Cesare si staccò, ma continuando a tenere le mani sulle sue braccia.

"Tranquillo, gli ho detto di stare dentro."

"Ma sei scemo? Chissà cosa stanno pensando adesso!"

Nicolas si allontanò mettendosi una mano sulla testa.

"Ma che dovrebbero pensare Nic? Anche prima stavamo sempre appiccicati eh, anzi adesso tu ti avvicini molto meno; magari pensano che abbiamo litigato, ma di certo non che stiamo insieme."

Nicolas lo guardò male, appoggiato al muro a braccia conserte.

Dopo qualche attimo di silenzio gli disse: "e poi non sono mai salito neanche su quel tipo di torri".

Cesare scoppiò a ridere, per poi avvicinarsi e sussurrargli all'orecchio: "Non ancora."

Nicolas rabbrividì e mentre Cesare si allontanò verso la porta dello studio gli rispose: "Magari ci salirai tu."

"Non credo proprio." ribatté Cesare mentre aprì la porta entrando dentro, non prima di sentirlo rispondere "Vedremo."


...

Ecco la parte due! L'ho pubblicata subito perché la prima da sola non aveva molto senso.

La copertina è provvisoria, la cambierò domani probabilmente.

Ringrazio chiunque leggerà questa storia e vorrà lasciarmi una stellina o un commento!


Le due torri // CesolasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora