<<In che senso Regulus e Sirius sono fratelli?!>> le parole della rossa eccheggiarono in tutta la sala d'ingresso facendo girare molte delle persone che la stavano attraversando.
Lily non vi badó e tornó a scuotere Lea come se lei fosse un regalo di Natale incartato e stesse cercando di indovinare cosa ci fosse dentro, causando alla ragazza una sensazione di vomito.
<TE L-L'HO DETTO SONO STUPITA QUANTO TEE->> La testa della povera ragazza continuava a sballonzolare a destra e sinistra mentre Lily non dava segno di voler smettere con quella buffa tortura.
<<e se uscisse con noi per dare informazioni a Black o a.... POTTER. SONO SICURA È UN'IDEA DI QUEL DANNATO SBRUFFONE DI UN POTTER!>>
<<mi hai chiamato Evans? >>
Lily lasció le spalle di Lea per poi girarsi mentre quest'ultima cercava di riprendersi da quelle scosse senza cadere a terra o vomitare.
La banda dei Malandrini al completo di avvicinava a loro e a passo lento e moderato, James come al solito inizió a spettinarsi i capelli e mise su il suo ghigno migliore, Sirius che era alla sua destra, tratteneva le risate per quel suo comportamento idiota, per poi fissare lo sguardo malizioso su Lea che in quel momento voleva solo sotterrarsi o scappare, ma non voleva lasciare Lily da sola, quindi optó per usare la rossa come scudo umano. Dietro Sirius e James c'era Peter che li seguiva come un cagnolino mentre Remus era poco più dietro che leggeva.
I ragazzi si fermarono a circa due metri di distanza da loro, James guardó Lily negli occhi con quel sorrisetto che alla rossa stava dando altamente sui nervi, avrebbe voluto tirargli un bello schiaffo per fargli abbassare la cresta, ma si trattiene.
<<allora? Cosa desideri Evans? Uscirai con me finalmente?>> il ragazzo alzó un sopracciglio divertito mentre la ragazza sbuffó.
<<ti sembra normale andare ad una lezione non tua per chissà quale scopo? E togliti quella cavolo di divisa. Farai perdere dei punti a grifondoro! >> Gli occhi di Lily sprizzavano scintille, come se stesse cercando di fulminare James che sembrava davvero divertito da quella situazione.
<<Quindi vorresti che io mi spogli qui? Adesso? Non preferisci salire nel mio dormitorio?>> Il ghigno di James si allargó, mentre la rossa sentiva di star per vomitare. Il solo pensiero di vedersi in quella situazione con Potter le faceva disgusto che si mischió alla sua rabbia nel vederlo così sorridente a quel pensiero, come se pensasse che prima o poi quella situazione si sarebbe avverta.
<<Si certo, ti piacerebbe>> sputó acida Lily
<<In realtà si e anche molto>> l'occhialuto si passó una mano tra i capelli e sorrise, mentre a Lily scappó uno sbuffo più sonoro e iniziò a tamburellare le dita sul braccio irritata come non mai, la voglia di tirare uno schiaffo a quello sbruffone di Potter, così forte da fargli cadere gli occhiali, ma ancora una volta si trattenne.
<<Mettitelo in quella testa piena d'ego Potter. Io non uscirò mai con te. MAI. Nemmeno se tu fossi l'ultimo uomo su questo mondo. Mi dai ai nervi solo alla vista. Smettila di provarci!>> Quelle parole erano cariche di disgusto e odio verso James che non sembrava affatto turbato da quelle parole, ma i suoi occhi si erano fatti più freddi e avevano perso un po' della loro luce. Ovviamente non si perse d'animo perché si ripassó la mano tra i capelli e avvicinó il viso a quello della Evans, che a quell'insolita azione si fece scappare un sussulto.
Lo sguardo di James era così profondo che stupì Lily, che per una volta sembrava ascoltarlo
<<Vuoi venire a Hogsmeade con me questo weekend Evans?>>
Lily portó la mano alla tempia e inizió a massaggiarla, per una volta sembrava che Potter stesse per dire qualcosa di sensato e invece no, era il solito coglione.
Idiota lei che c'aveva sperato.
La ragazza sospiró e si giró.
<<Andiamo Lea... Lea?>> la ragazza si giró e sgranó gli occhi.
Appiccicati al muro della sala d'ingresso, c'erano Lea e Sirius.
Lea era schiacciata al muro come una sardina, sembrava non desiderare altro che diventare tutt'uno col muro. Sirius era appoggiato alla parete col gomito e copriva completamente la ragazza che stava tremando come una foglia.
Ovviamente a quella vista il ghigno di Sirius non poteva fare altro che allargarsi, poggió una delle sue mani sui fianchi della ragazza, cosa che le scaturì non pochi brividi.
Lily si riprese dallo shock della scena e estrasse la bacchetta e la puntó contro Sirius. Il ragazzo si sollevó da terra a testa in giù e inizió a imprecare.
Gli altri malandrini scoppiarono a ridere mentre Lea si rannicchiava per terra completamente rossa in volto e tremante, la rossa la raggiunse e la aiutó a rialzarsi per poi dirigersi verso le scale.
<<EVANS NON STARAI SCORDANDO QUALCOSA?! >> gridó Sirius con tutto il fiato che aveva in gola mentre i malandrini si scompisciavano dal ridere guadagnandosi uno sguardo pieno d'odio dal corvino che gli fece il medio.
La rossa riestrasse la bacchetta e la ripuntó contro Sirius, che cadde a terra come un salame imprecando.
Mentre le due se ne andavano, si sentì un <<te lo sei meritato>> da parte di Lunastorta, si poteva notare una nota di divertimento nella sua voce.
Salirono fino alla sala comune di Grifondoro e filarono subito nel dormitorio femminile dove sia Lily che Lea, ancora rossa, si sedettero sul letto della Evans.
<<Lea devi imparare a contrastare Black, non è possibile che ogni volta che ti di avvicina o ti parla tu vada in panico e gli lasci fare quello che vuole>> sentenzió la rossa guardando l'altra dritta nei suoi occhi nero pece.
La serpeverde annuì debolmente, per poi guardare l'amica.
<<ma... Ma che dovrei fare? No-non riesco a rispondere o... Altro... Semplicemente quando fa così vado n-nel pallone e... M-mi irrigidisce... Non riesco nemmeno a prendere la bacchetta...>> Lea inizió a giocare con i suoi ricci bianchi evitando in tutti i modi lo sguardo di Lily. La rossa aveva ragione, doveva fare qualcosa o Sirius avrebbe continuato con il suo gioco e a tormentarla.
<<devi fare come faccio io con Potter, o lo ignori o gli rispondi a tono>> la Evans incroció le braccia al petto non togliendo per un secondo lo sguardo dall'amica che inizió a grattarsi furiosamente il braccio, cosa che faceva notare che l'ansia stesse prendendo il controllo di lei.
<<M-ma io non sono come te L-lily... Non sono forte e coraggiosa come te! Non so farle quelle cose... Sono solo... La timida e ingenua Lea Ackerman che non sa nemmeno rispondere alla domanda di un professore... >> gli occhi di Lea si riempirono di lacrime.
Notandolo, Lily le porse un fazzoletto e le inizió ad accarezzare il braccio per poi sorriderle dolcemente.
<<ehi ehi... Devi solo essere più sicura di te>>
<<non... Non ci riesco... Vedo solo imperfezioni in me... Mi faccio schifo... >>
<<questo non è affatto vero Lea! Sei la persona più dolce e premurosa che abbia mai incontrato e sei anche molto carina. Forse devi... Solo trovare il tuo stile... >>
Lea alzó lo sguardo.
<<... Il mio... Stile? >> chiese titubante.
Gli occhi di Lily di illuminarono e diventarono ancora più verdi di quanto già fossero.
<<è stagione di cambiamenti amica mia>> la rossa le sorrise e Lea ricambió, sempre con la paura di quello che stesse passando per la testa a quella grifondoro dai capelli fiammanti.*KONO DIO DA*
ehi gente, come state?
Piaciuto il capitolo? Spero di sì uwu
Non so mai che ciufolo scrivere in sti spazi qui ma nel dubbio concedetemi uno sclero su Dacre Montgomery...
QUELL'UOMO È PERFETTO.
ok ora vado a esplodere ciuao~
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~Il mio malandrino~ | Sirius Black
FanfictionLea Ackerman è una timida ragazza serpeverde che frequenta il quinto anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. I suoi primi quattro anni scolastici non furono un granché, non si faceva notare, tanto che metà della scuola non sapeva nemmen...