Erano passate due settimane dal primo incontro tra Regulus e Lea. Poco tempo direte voi, eppure i due erano già diventati ottimi amici e trascorrevano molto del loro tempo insieme, anche in compagnia di Lily, che ogni tanto si portava dietro Severus Piton, un ragazzo dalla pelle giallastra, mingherlino, con il naso ricurvo e i capelli così lisci da sembrare unti facente parte dei serpeverde. A Lea faceva piacere averli intorno, non aveva mai pensato a altre persone che le stessero simpatiche al di fuori di Lily, forse semplicemente perché era troppo timida per iniziare una qualsiasi conversazione con qualcuno.
Comunque... La sua sceneggiata durante difesa contro le arti oscure non era passata inosservata, tanto che allora ancora molte persone la indicavano per i corridoi o si facevano insolitamente silenziosi. Questa cosa ovviamente non piaceva a Lea. Si sentiva continuamente osservata e questa cosa non faceva altro che accrescere la sua ansia. Durante i pasti si guardava sempre intorno per vedere se qualcuno la stesse osservando e aveva paura di entrare da sola in qualche aula, perché una volta aprendo la porta le era caduto addosso un secchio pieno di lumache giganti, posizionato lì da Lucius Malfoy col solo scopo di farla arrabbiare per poi andare a raccontare tutto in giro. Invece aveva ottenuto solo una punizione da parte di Lumacorno che lo costrinse ad aiutare il guardiacaccia Hagrid per una settimana.
MA non è mica finita qui.
La cosa che faceva pentire di più Lea di aver fatto quel che aveva fatto era il ragazzo che era seduto di fianco a lei durante quella fatidica lezione, Sirius Black.
Da quella volta, Sirius non le staccava mai gli occhi di dosso e quando lei alzava lo sguardo sentendosi osservata, il ragazzo ammiccava o ghignava cosa che faceva immediatamente tingere la sua faccia di rosso.
Una volta si era ritrovata da sola in un aula con lui dopo una lezione di trasfigurazione e Sirius si avvicinó così tanto a lei da farla quasi svenire per lo stress, cosa che sarebbe successa se Lily non fosse tornata in classe per controllare come mai la sua amica ci mettesse tanto a raggiungerla, per poi rendersi conto della situazione e tirare un libro in testa al ragazzo e scappare fuori dall'aula con l' amica.
Da allora Lea aveva il terrore di restare indietro rispetto agli altri quando aveva lezione coi grifondoro, così Lily o Marlene o Piton erano costretti ad aspettarla.
Quella giornata era iniziata come tante altre, i Serpeverde del 5º anno stavano uscendo insieme ai Tassorosso dalle serre dopo una lezione di erbologia, erano tutti sporchi di terriccio e stanchi e avevano solo dieci minuti per tornare nel loro sotterraneo e darsi una ripulita.
La prossima lezione che avrebbero avuto sarebbe stata quella di Storia della magia con i Corvonero. L'insegnante di storia della magia era il signor Ruf, l'unico insegnante fantasma di tutta la scuola, giravano voci che non si fosse nemmeno accorto di essere morto e che semplicemente si fosse alzato dalla sua sedia e avesse lasciato lì il corpo. Le voci sulla sua morte erano molte, ma una cosa era certa, rendeva le lezioni di storia della magia più noiose di quel che erano già.
Alcuni ragazzi si erano addormentati sui banchi e altri stavano per imitarli. Nemmeno i più volenterosi sarebbero riusciti a seguire una delle sue lezioni senza sbadigliare almeno una volta.
Come molti altri, Lea era in procinto di addormentarsi e lottava con se stessa per cercare di prendere appunti per via dell'imminente compito che ci sarebbe stato. Affianco a Lea un biondo ragazzo corvonero dai capelli ricci dormiva beato. La tentazione di toccargli i capelli era tanta, ma lei resistette.
Al contrario però, la sua voglia di dormire prevalse e la ragazza si mise a sonnecchiare per un tempo indefinito.
Una strana sensazione di disagio la invase e le rovinó il sonno, qualcosa, qualcuno di molto vicino la stava osservando.
Lei sbarró gli occhi di scatto ritrovandosi davanti la figura ghignate di Sirius Black che le fece un cenno con la mano non appena notó che la ragazza si era svegliata.
A lei quasi scappó un urlo per la sorpresa. Dov'era l'altro ragazzo? Come mai Sirius era lì? E perché cazzo aveva indosso l'uniforme dei Corvonero?
<<sorpresa di vedermi~? >> la guardó col suo classico ghigno provocandole un leggero rossore che lo divertì molto. La ragazza si prese qualche minuto per pensare e non rispose. Inizió a guardarsi intorno, come convinta che gli altri malandrini fossero sparsi per la classe. E appunto girandosi si trovó Remus che le sorrise dolcemente, per poi girarsi verso Sirius e guardarlo male, probabilmente lui era lì contro la sua volontà. Peter era appostato davanti, cercando di coprirsi il più possibile dietro libri e compagni per paura che il professor Ruf potesse vederlo, anche se il vecchio fantasma era troppo impiegato a rendere noiosa una delle rivoluzioni dei goblin che, a parer di tutti, sarebbe stata anche appassionante se il professore non avesse usato schemi o avesse parlato con quella voce strascicata. James, dal canto suo, era tranquillamente seduto di fianco a Sirius con i piedi sul tavolo. Erano tutti e quattro lì. Come avevano fatto ad entrare? La ragazza era sicura di non aver sentito la porta aprirsi... Poi l'illuminazione... Pozione polisucco. Tutto quadrava. Aveva notato che il ragazzo accanto a lui, in genere timido e pacato, l'aveva guardata più di una volta mordendosi il labbro con uno strano sorriso. Lì per lì non c aveva fatto caso, si era limitata a continuare a parlare con Severus entrando in classe morendo dentro, ma ora le sembrava che anche i ragazzi tutt'attorno a lei sembravano strani. Ma quando avevano trovato il tempo per preparare quella pozione? E soprattutto, dove avevano trovato gli ingredienti?
<<allora? Ti sei imbambolata a fissarmi? Non pensavo sarebbe stato così facile~>> sussurró il ragazzo guardandola nei suoi occhi nero pece con i sui di un grigio splendente. Lea poté scorgere una punta di malizia in quegli occhi... E la cosa non la rassicurava molto.
Cercó di farsi coraggio per porre le domande per placare i suoi dubbi, ma con gli sguardi che le lanciava Sirius era sicura che non sarebbe riuscita a dire niente senza balbettare e tremare come una foglia, così, con sgomento del ragazzo, si giró verso Remus. Il ragazzo, dapprima stupito, le sorrise dolcemente e aspettava pazientemente che parlasse.
Lea ricambió il sorriso timidamente.
<<perché siete qui? >>
<<Fidati me lo sto chiedendo anche io... >> sospiró Remus
<<gli altri ragazzi d-dove sono?>>
<<ci stanno coprendo a pozioni>>il ragazzo inizió a grattarsi la nuca
<<e-e le uniformi? Dove avete preso due uniformi dei Corvonero e due dei serpeverde? >> le pupille di Lea erano così dilatate da pensare che avesse fatto uso di polvere di corna di drago.
Remus trovó molto tenera la sua curiosità,così, col suo solito sorriso, mise la testa tra le braccia e la guardó.
<<semplice scambio di uniformi, ci abbiamo messo un po' a trovarne una adatta anche per Peter... Infatti gli va stretta, sembra un cotechino>> ridacchió leggermente.
Dal canto suo Lea si tenne una mano sulla bocca per non ridere, si rigiró sul suo posto facendo molta attenzione a non guardare Peter per non scoppiare a ridere e cercó di tornare alla lezione.
Seduto di fianco a lei, Sirius era molto contrariato dal fatto che lei avesse posto tutte quelle domande a Remus invece che a lui. James sembrava divertito dalla cosa, probabilmente pensava che avrebbe potuto vendicarsi di tutte quelle volte che Sirius lo prendeva in giro per la Evans gli dava due di picche, ma Sirius Black non è uno che viene respinto, era un dato di fatto. Si giró a guardare Lea, aspettando che lei facesse altrettanto. La ragazza non dava segni di cedimento ma probabilmente si era accorta del fatto che la stessero fissando perché pian piano il rossore sulla sua faccia arrivó a ricoprirle anche le orecchie che spiccavano in mezzo a quei suoi capelli bianchi. Anche se titubante, Lea si girò a guardare Sirius, il quale sorrise e le fece l'occhiolino. La ragazza sentiva la faccia bollire e si costrinse a guardare il professore per evitare di perdersi a fissare quelle iridi di un grigio splendente che aveva Sirius.
<<allora.... Non sei curiosa di sapere perché siamo qui~? >> una lampadina si accese nella mente di Lea. Voleva saperlo. Oh eccome se voleva saperlo. Tornó a guardare il ragazzo che ghignó soddisfatto alla riuscita del suo piano. La ragazza lo guardó aspettando che lui parlasse, nel mentre la campanella suonó e i ragazzi iniziarono ad uscire dalla classe. Remus posó il libro che stava leggendo riponendolo con cura nella borsa, Peter metteva apposto le sue cose posizionate a mo di muraglia cinese e James tornó col la sedia a quattro zampe sul pavimento e guardó Sirius meditando qualcosa.
<<siamo qui.... Perché.... >>
<<PERCHÈ SIRIUS È STATO COLPITO DALLE FRECCE DI CUPIDO MIA CARA E ORA STRAVEDE PER TE >>
James si era alzato in piedi sul banco guardando Sirius, shockato come poche cose al mondo, ghignando. Al ragazzo ci vollero due secondi per scaraventarsi addosso all'amico per iniziare quella che più che una scazzottata sembrava il rito di accoppiamento tra due gnu spastici, mentre Peter e Remus cercavano di dividerli ovviamente. Lea, dal canto suo, era arrossita moltissimo e si apprestó a correre fuori dalla classe. Venne raggiunta da un felicissimo Regulus che la salutó amichevolmente, ma che quando notó il suo colorito, alzó un sopracciglio ed guardó in classe. Vedendo la scena tra James e Sirius, gli scappó una risata.
<<ma non avevi lezione coi Corvonero? >>
<<si... Teoricamente... >>
<<E perché mio fratello e i suoi amici sono lì dentro? >> chiese perplesso ma anche divertito il ragazzo
<<ma io che ne S-ASPE TUO FRATELLO? >> Lea lo guardó shockata, pregando di aver sentito male. Regulus sorrise in modo nervoso e annuì.
Lea inizió a lanciare sguardi prima a Reg e poi a Sirius sempre più confusa. Come faceva il mirabolante playboy ribelle Sirius Black a essere il fratello maggiore del beneducato e timido Regulus?
Lea rimase con una faccia attonita per tutta la giornata, con grande divertimento del minore.*ok tocca a me figli de na babbana*
Salve signori
Vi starete chiedendo perché aggiorno sempre a orari improponibili
Bhe.
Non ho un cavolo da fare :'D
Spero come sempre che il capitolo vi piaccia uwu
Ci vediamo alla prossima
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~Il mio malandrino~ | Sirius Black
FanfictionLea Ackerman è una timida ragazza serpeverde che frequenta il quinto anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. I suoi primi quattro anni scolastici non furono un granché, non si faceva notare, tanto che metà della scuola non sapeva nemmen...