𝐋'𝐞𝐧𝐧𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐛𝐚𝐥𝐥𝐨♕

320 18 22
                                    


Milano, 13 febbraio - 3.12 p.m

Il pranzo è appena finito e io sono corsa subito fuori per allenarmi con l'arco. Giulia, la mia istruttrice è appena andata via, e io sono qua in uno dei campi del castello che tento di colpire quel maledetto bersaglio.

L'aria è frizzante, il vento mi solletica le gambe poco scoperte alzandomi leggermente la gonna. Una volta presa la mira mi accingo a scoccare la freccia ma un rumore riesce a distrarmi. Faccio un saltello sul posto visibilmente spaventata e mi volto ancora impugnato l'arco verso il diretto interessato.

<<ehi, ehi calma non voglio morire! Cioè insomma, sono troppo bello per morire così!>> Gio è a due metri da me, con le mani in alto.

È un coglione, basta.

Abbasso l'arco guardandolo interrogativa.

<<ti vuole Luca, non si sa mai che ti perda di vista un secondo>> borbotta avvicinandosi.

<<tu dici?>>

<<vuole sempre sapere se stai bene, dove sei, è pazzo di te Barby>> mi dice cominciando a camminare al mio fianco.

<<a me ha detto che non lo sa>>

<<come non lo sa, è stupido lascialo perdere>>

beh, non so quanto sia credibile detto da Gionata Boschetti ma vedrò di farmelo andare bene.

•••

<<signorina mi concede questo ballo?>> Elia mi sta davanti impaziente con la sua solita faccia buffa.

Sorrido e afferro la sua mano, d'altronde non ho nulla da fare e questo è già il terzo ballo questa settimana.

Nessuno dei due sa cosa fare o come ballare realmente ma ci divertiamo e a noi va bene così.
I suoi dreads verdi - colore preferito e di conseguenza consigliato dalla sottoscritta -viaggiano da un lato all'altro della sua testa, cosa che lo rende ancora più buffo.

Dopo una decina di minuti, già sfinita e con i piedi che implorano pietà mi siedo sul mio "trono".

Si, avete capito bene, un trono, noi della famiglia reale abbiamo un trono apposito per le serate di gala.

Sento la pelle bruciare e mi guardo intorno alla ricerca di qualche viso conosciuto. Vedo solo estranei quindi rassegnata mi alzo per prendere un cocktail, ma essendo un po' brilla vado a sbattere contro qualcuno.

<<sta più attenta>> sputa acidamente qualcuno che poi riconosco essere Luca.

Lo guardo alzando un sopracciglio, ce da dire che è bipolare.

Che poi, le buone maniere le ha buttate nel cesso assieme alla sua dignità?

E no, non sono io che sparo cazzate perché l'altro giorno il signorino qua presente ha perso una scommessa con Gionata e ha dovuto farsi tutto il giardino del castello correndo in mutande.

Una scena a dir poco esilarante, se non fosse che sono rimasta incantata a fissare il suo fisico asciutto.

Maledetti ormoni in subbuglio, non vedo un cazzo da parecchio a dir la verità.

𝐒𝐎𝐋𝐄 𝐄 𝐋𝐔𝐍𝐀; L.DDove le storie prendono vita. Scoprilo ora